Argomento giàampiamente trattato, di cui credo però sarebbe necessario fare ilpunto.
Sebbene tutti sannoche sarebbe opportuno provvedervi prima, nella stragrande maggioranzadei casi si arriva a tentare di salvare il salvabile solo edesclusivamente quando il rischio di perdere tutto diviene realmenteattuale, più o meno come nel seguente esempio:
Pippo è un privatocittadino, o piccolo imprenditore, o professionista, o altro ancora,proprietario di prima casa, con Equitalia alle costole, che non haancora ipotecato l’immobile, ma che potrebbe farlo in ogni momento.
Lo stesso potrebbedirsi nel caso di ulteriori debiti verso terzi, ecc.
Modi per disfarsidell’immobile e non rischiare di rimanere in mezzo ad una strada,escludendo la donazione, la fondazione di famiglia, il trust, cherichiamerebbero immediatamente l’azione revocatoria:
In tutti i casi,Pippo dovrebbe riservarsi il diritto di abitazione, anche per ridurreconsiderevolmente il valore della casa in questione e le conseguentitasse.
Le ipotesi accennatesono solo alcune delle prospettabili soluzioni e sono volutamentegeneriche e non dettagliate per costituire solamente una base didiscussione, onde consentire il più ampio dibattito ed isuggerimenti per integrazioni e ben più valide alternative.
Con lo stesso scopo,ecco subito la più evidente criticità: il denaro. Ma ve ne sonomoltissime altre, anche molto importanti.
Se Pippo disponessedel denaro necessario per costituire le suddette società, perfinanziarle e per dimostrare di ricevere il corrispettivo dellevendite effettuate, probabilmente non sarebbe nei guai.
Nei casi normali,Pippo è invece disperato ed anche poche migliaia di Euro sarebberogià un problema, seppur necessariamente da risolvere.
Oppure: quali icosti da affrontare, supponendo il valore catastale dell’immobilepari a € 100k già moltiplicato per 115,5.
Ove e comeeventualmente reperire, almeno parzialmente, le somme necessarie?
Senza volernaturalmente istigare all’evasione fiscale, né tanto meno allasottrazione fraudolenta di beni, ma anche solo come caso di studio, seriuscissimo ad impostare una piccola “Guida” per i povericristinelle condizioni suddette, pur nel rispetto dei segretucci che ognunovolesse legittimamente non diffondere, faremmo cosa buona e giusta.
Grazie per lapreziosa collaborazione.
Sebbene tutti sannoche sarebbe opportuno provvedervi prima, nella stragrande maggioranzadei casi si arriva a tentare di salvare il salvabile solo edesclusivamente quando il rischio di perdere tutto diviene realmenteattuale, più o meno come nel seguente esempio:
Pippo è un privatocittadino, o piccolo imprenditore, o professionista, o altro ancora,proprietario di prima casa, con Equitalia alle costole, che non haancora ipotecato l’immobile, ma che potrebbe farlo in ogni momento.
Lo stesso potrebbedirsi nel caso di ulteriori debiti verso terzi, ecc.
Modi per disfarsidell’immobile e non rischiare di rimanere in mezzo ad una strada,escludendo la donazione, la fondazione di famiglia, il trust, cherichiamerebbero immediatamente l’azione revocatoria:
- il conferimento in società estera EU non riconducibile a Pippo e successiva cessione di quote societarie ad altra società estera, meglio OS, con azioni al portatore;
- vendita a società estera non riconducibile a Pippo, meglio se con azioni al portatore, con dimostrazione del passaggio di denaro, ovviamente destinato a sparire.
In tutti i casi,Pippo dovrebbe riservarsi il diritto di abitazione, anche per ridurreconsiderevolmente il valore della casa in questione e le conseguentitasse.
Le ipotesi accennatesono solo alcune delle prospettabili soluzioni e sono volutamentegeneriche e non dettagliate per costituire solamente una base didiscussione, onde consentire il più ampio dibattito ed isuggerimenti per integrazioni e ben più valide alternative.
Con lo stesso scopo,ecco subito la più evidente criticità: il denaro. Ma ve ne sonomoltissime altre, anche molto importanti.
Se Pippo disponessedel denaro necessario per costituire le suddette società, perfinanziarle e per dimostrare di ricevere il corrispettivo dellevendite effettuate, probabilmente non sarebbe nei guai.
Nei casi normali,Pippo è invece disperato ed anche poche migliaia di Euro sarebberogià un problema, seppur necessariamente da risolvere.
Oppure: quali icosti da affrontare, supponendo il valore catastale dell’immobilepari a € 100k già moltiplicato per 115,5.
Ove e comeeventualmente reperire, almeno parzialmente, le somme necessarie?
Senza volernaturalmente istigare all’evasione fiscale, né tanto meno allasottrazione fraudolenta di beni, ma anche solo come caso di studio, seriuscissimo ad impostare una piccola “Guida” per i povericristinelle condizioni suddette, pur nel rispetto dei segretucci che ognunovolesse legittimamente non diffondere, faremmo cosa buona e giusta.
Grazie per lapreziosa collaborazione.
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