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Precedenti penali e apertura conto corrente in Svizzera o in Europa

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  • Precedenti penali e apertura conto corrente in Svizzera o in Europa

    Ciao, sono un cittadino italiano con residenza in Italia. Ho precedenti penali a seguito di un patteggiamento con condanna a 4 mesi con pena sospesa e non menzione. Anche se ho la non menzione, in Italia le banche non mi aprono un conto corrente perchè a loro risulto una persona con problemi giudiziari. Riuscirò ad aprire un con corrente in Postfinance o in un paese europeo?


    La mia preoccupazione è che le centrali rischio, collegate alle banche italiane, sono a livello europeo e quindi qualsiasi banca europea mi rifiuti l'apertura di un conto corrente.


    Ho la necessità di depositare assegni circolari in dollari USA emessi da Citybank e il mio conto corrente, aperto precedentemente alla sentenza di patteggiamento, non accetta questi tipi di assegni.


    Ho la P.IVA e ricevo come pagamento un assegno di circa 500,00 $ ogni 3 mesi e non c'è modo di farmi pagare tramite bonifico bancario.


    Grazie mille.

  • #2
    non scrivetemi perche no me ne frega niente.

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    • #3
      Buona sera Erminios,
      a seguito l'entrata in vigore della normativa con cui e' stato sancito un tetto di 1.000 euro per i pagamenti in contanti ed a fronte della quale alcune categorie di cittadini non titolari di alcun conto corrente bancario sarebbero rimasti tagliati fuori, e' stato stipulato un accordo tra Min. dell'Economia, Banca d'Italia, ABI e Poste Italia che di fatto hanno l'OBBLIGO, supportato anche da specifica legiferazione in ambito comunitario, di aprirle un "conto di base" che prevede, addirittura, la possibilita' di apertura in favore di "senza fissa dimora e protestati".
      Se le faccia mettere per iscritto dalla banca che si rifiuta le ragioni della non apertura.

      Comment


      • #4
        Originariamente Scritto da erminios Visualizza Messaggio
        Ciao, sono un cittadino italiano con residenza in Italia. Ho precedenti penali a seguito di un patteggiamento con condanna a 4 mesi con pena sospesa e non menzione. Anche se ho la non menzione, in Italia le banche non mi aprono un conto corrente perchè a loro risulto una persona con problemi giudiziari. Riuscirò ad aprire un con corrente in Postfinance o in un paese europeo?


        La mia preoccupazione è che le centrali rischio, collegate alle banche italiane, sono a livello europeo e quindi qualsiasi banca europea mi rifiuti l'apertura di un conto corrente.


        Ho la necessità di depositare assegni circolari in dollari USA emessi da Citybank e il mio conto corrente, aperto precedentemente alla sentenza di patteggiamento, non accetta questi tipi di assegni.


        Ho la P.IVA e ricevo come pagamento un assegno di circa 500,00 $ ogni 3 mesi e non c'è modo di farmi pagare tramite bonifico bancario.


        Grazie mille.
        Mah!?!
        Sono perplesso sul contenuto del messaggio: conosco persone con condanne per omicidio (non colposo o della moglie... omicidi come si deve... ) ma conosco anche persone indagate e condannate per traffico di droga (non uno spinelllo... quintali!) e non hanno problemi in banca in Italia.
        Non è che il conto ti è stato sequestrato a seguito del procedimento giudiziario?

        PS. All'estero generalmente non frega nulla dei precedenti penali
        Last edited by paperone rothschild; 27/08/2016, 09:21.
        Ho disabilitato i messaggi privati. Se volete comunicare con me, usate la telepatia (attenti a non sbagliare destinatario)

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        • #5
          Originariamente Scritto da erminios Visualizza Messaggio
          Ciao, sono un cittadino italiano con residenza in Italia. Ho precedenti penali a seguito di un patteggiamento con condanna a 4 mesi con pena sospesa e non menzione. Anche se ho la non menzione, in Italia le banche non mi aprono un conto corrente perchè a loro risulto una persona con problemi giudiziari. Riuscirò ad aprire un con corrente in Postfinance o in un paese europeo?


          La mia preoccupazione è che le centrali rischio, collegate alle banche italiane, sono a livello europeo e quindi qualsiasi banca europea mi rifiuti l'apertura di un conto corrente.


          Ho la necessità di depositare assegni circolari in dollari USA emessi da Citybank e il mio conto corrente, aperto precedentemente alla sentenza di patteggiamento, non accetta questi tipi di assegni.


          Ho la P.IVA e ricevo come pagamento un assegno di circa 500,00 $ ogni 3 mesi e non c'è modo di farmi pagare tramite bonifico bancario.


          Grazie mille.
          Se non riesci ad aprire un conto in Italia, puoi sempre provare ad aprirlo in Austria.
          Purtroppo conti online (tipo Leupay) o carte conto (anche estere) per te sono inutili, dato che hai la necessità di versare assegni.


          Originariamente Scritto da krugerrand Visualizza Messaggio
          Buona sera Erminios,
          a seguito l'entrata in vigore della normativa con cui e' stato sancito un tetto di 1.000 euro per i pagamenti in contanti ed a fronte della quale alcune categorie di cittadini non titolari di alcun conto corrente bancario sarebbero rimasti tagliati fuori, e' stato stipulato un accordo tra Min. dell'Economia, Banca d'Italia, ABI e Poste Italia che di fatto hanno l'OBBLIGO, supportato anche da specifica legiferazione in ambito comunitario, di aprirle un "conto di base" che prevede, addirittura, la possibilita' di apertura in favore di "senza fissa dimora e protestati".
          Se le faccia mettere per iscritto dalla banca che si rifiuta le ragioni della non apertura.
          Nonostante il tetto dei 2999,99 per l'utilizzo del contante in Italia e nessuna legge che impedisca l'apertura di un conto a protestati o chi ha pregiudizievoli, in Italia molte volte risulta impossibile per costoro l'apertura del conto corrente.
          La risposta delle banche è che loro non sono tenute ad aprire un rapporto di conto corrente, in quanto aziende private.
          Purtroppo è un controsenso che molte volte rende la vita impossibile alle persone e non permette loro di potersi nuovamente mettere in gioco. Succede anche questo nel territorio italiano.

          Nessuna banca italiana mette per iscritto le ragioni del rifiuto e lo Stato italiano non le obbliga a farlo, facendo finta di non sapere.
          Last edited by International; 26/08/2016, 22:57.
          Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, l'ultimo animale libero ucciso.
          Vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. (Orso in piedi. Sioux)

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          • #6
            Mah....

            come dice paperone, quà molte cose non tornano...

            con tutti i conti online (con deposito contanti e assegni) che esistono ...
            molte limitazioni, vero, ma vanno più che bene per incassare...

            certo che se a una richiesta di prova AML non si è in grado di rispondere adeguatamente...

            capisco che in un forum non se la senta di esporre tutto, ma così sem
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            • #7
              Originariamente Scritto da International Visualizza Messaggio
              Se non riesci ad aprire un conto in Italia, puoi sempre provare ad aprirlo in Austria.
              Purtroppo conti online (tipo Leupay) o carte conto (anche estere) per te sono inutili, dato che hai la necessità di versare assegni.




              Nonostante il tetto dei 2999,99 per l'utilizzo del contante in Italia e nessuna legge che impedisca l'apertura di un conto a protestati o chi ha pregiudizievoli, in Italia molte volte risulta impossibile per costoro l'apertura del conto corrente.
              La risposta delle banche è che loro non sono tenute ad aprire un rapporto di conto corrente, in quanto aziende private.
              Purtroppo è un controsenso che molte volte rende la vita impossibile alle persone e non permette loro di potersi nuovamente mettere in gioco. Succede anche questo nel territorio italiano.

              Nessuna banca italiana mette per iscritto le ragioni del rifiuto e lo Stato italiano non le obbliga a farlo, facendo finta di non sapere.
              Comprendo che l'italiano medio si e' ormai abituato a fin troppe vessazioni ed ha magari assunto, ormai, un'atteggiamento di rassegnazione e di disponibilita' alla sopraffazione quotidiana non ravvisando piu' il desiderio di vedere riconosciuti i propri diritti.
              E quando parlo di diritti intendo quelli derivanti dall'esistenza di leggi, trattati, convenzioni.
              Nella fattispecie proprio quelle norme contenute nella Convenzione tra gli enti che ho precedentemente citato e che sanciscono l'obbligatorieta' per gli ististuti di credito ad aprire il "conto corrente di base"
              Obbligatorieta' sancita dall'Art.3 di detta Convenzione al comma 1 dove si indica che "I prestatori di servizi di pagamento (leggasi banche) sono tenuti ad offrire ai consumatori il conto di base".
              Non si tratta quindi di mera facolta' quanto di obbligo per le banche.
              Al comma 2 del medesimo Art.3 della Convenzione si esplicita altresi' che "In caso di riufiuto dell'apertura del conto di base, il prestatore di servizi di pagamento informa immediatamente il consumatore, per iscritto e senza alcun addebito".
              Ergo come si evince l'eventuale Istituto di credito inadempiente e' obbligato a motivare e per iscritto le ragioni del suo rifiuto.
              Ragioni che possono essere di duplice natura.
              La richiesta di apertura del conto di base, infatti, può essere rifiutata per motivi gravi legatiessenzialmente al contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché per assenza direquisiti previsti dalla Convenzione.
              Nella seconda ipotesi, il rifiuto va specificamente motivato peresigenze di trasparenza nonché per consentire l’esame sulla correttezza nell’applicazione delle norme.
              Tutto cio' premesso....la facilita' di una banca di liquidare il povero cittadino il 2 minuti non e' perche' ha facolta' di vita e di morte sul malcapitato ma e' direttamente proporzionale al silenzio, alla ignoranza delle cose ed alla disponibilita' del cittadino di assecondare pedissequamente un abuso senza opporre alcuna eccezione o, qualora necessario, una denuncia.

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              • #8
                Originariamente Scritto da krugerrand Visualizza Messaggio
                Comprendo che l'italiano medio si e' ormai abituato a fin troppe vessazioni ed ha magari assunto, ormai, un'atteggiamento di rassegnazione e di disponibilita' alla sopraffazione quotidiana non ravvisando piu' il desiderio di vedere riconosciuti i propri diritti.
                E quando parlo di diritti intendo quelli derivanti dall'esistenza di leggi, trattati, convenzioni.
                Nella fattispecie proprio quelle norme contenute nella Convenzione tra gli enti che ho precedentemente citato e che sanciscono l'obbligatorieta' per gli ististuti di credito ad aprire il "conto corrente di base"
                Obbligatorieta' sancita dall'Art.3 di detta Convenzione al comma 1 dove si indica che "I prestatori di servizi di pagamento (leggasi banche) sono tenuti ad offrire ai consumatori il conto di base".
                Non si tratta quindi di mera facolta' quanto di obbligo per le banche.
                Al comma 2 del medesimo Art.3 della Convenzione si esplicita altresi' che "In caso di riufiuto dell'apertura del conto di base, il prestatore di servizi di pagamento informa immediatamente il consumatore, per iscritto e senza alcun addebito".
                Ergo come si evince l'eventuale Istituto di credito inadempiente e' obbligato a motivare e per iscritto le ragioni del suo rifiuto.
                Ragioni che possono essere di duplice natura.
                La richiesta di apertura del conto di base, infatti, può essere rifiutata per motivi gravi legatiessenzialmente al contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché per assenza direquisiti previsti dalla Convenzione.
                Nella seconda ipotesi, il rifiuto va specificamente motivato peresigenze di trasparenza nonché per consentire l’esame sulla correttezza nell’applicazione delle norme.
                Tutto cio' premesso....la facilita' di una banca di liquidare il povero cittadino il 2 minuti non e' perche' ha facolta' di vita e di morte sul malcapitato ma e' direttamente proporzionale al silenzio, alla ignoranza delle cose ed alla disponibilita' del cittadino di assecondare pedissequamente un abuso senza opporre alcuna eccezione o, qualora necessario, una denuncia.
                In Italia purtroppo le banche (per fortuna non tutte) si comportano in questo modo, facendo leva sulla loro influenza in campo politico-economico e su molte sentenze filo bancarie. Generalmente le poste italiane o le ex BCC sono le più propense alle aperture, tranne nei casi di direttori bastian contrari. In questi casi basta cambiare filiale. Un esempio di legge poco rispettata è la 108/96.
                La 108/96 punisce l'usura, ma le banche in un modo o nell'altro trovano il modo di aggirarla. Lo hanno fatto anche grazie alla variazione del calcolo del tasso soglia d'usura a loro favore fatta dal governo italiano (TEGM+4%).
                Ci sono state sentenze di condanna nei confronti delle banche, ma troppe sentenze filo bancarie. In questo caso denunciare è più semplice, dato che si tratta di procedimento penale. Cosa diversa invece in caso di rifiuto della banca.
                Io sono per uno stato di diritto e per il rispetto di leggi e procedure, ma in caso di rifiuto c'è un piccolo problema. Denunciare la banca significa iniziare un lungo, costoso procedimento civile e non tutti sono in grado di affrontarlo economicamente (lascio fuori volutamente l'ABF).

                Spero che prima o poi le cose in Italia possano cambiare e che i cittadini possano godere dei propri diritti senza farsi in 4. [emoji106]
                Last edited by International; 27/08/2016, 01:19.
                Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, l'ultimo animale libero ucciso.
                Vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. (Orso in piedi. Sioux)

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                • #9
                  Originariamente Scritto da krugerrand Visualizza Messaggio
                  Comprendo che l'italiano medio si e' ormai abituato a fin troppe vessazioni ed ha magari assunto, ormai, un'atteggiamento di rassegnazione e di disponibilita' alla sopraffazione quotidiana non ravvisando piu' il desiderio di vedere riconosciuti i propri diritti.
                  E quando parlo di diritti intendo quelli derivanti dall'esistenza di leggi, trattati, convenzioni.
                  Nella fattispecie proprio quelle norme contenute nella Convenzione tra gli enti che ho precedentemente citato e che sanciscono l'obbligatorieta' per gli ististuti di credito ad aprire il "conto corrente di base"
                  Obbligatorieta' sancita dall'Art.3 di detta Convenzione al comma 1 dove si indica che "I prestatori di servizi di pagamento (leggasi banche) sono tenuti ad offrire ai consumatori il conto di base".
                  Non si tratta quindi di mera facolta' quanto di obbligo per le banche.
                  Al comma 2 del medesimo Art.3 della Convenzione si esplicita altresi' che "In caso di riufiuto dell'apertura del conto di base, il prestatore di servizi di pagamento informa immediatamente il consumatore, per iscritto e senza alcun addebito".
                  Ergo come si evince l'eventuale Istituto di credito inadempiente e' obbligato a motivare e per iscritto le ragioni del suo rifiuto.
                  Ragioni che possono essere di duplice natura.
                  La richiesta di apertura del conto di base, infatti, può essere rifiutata per motivi gravi legatiessenzialmente al contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché per assenza direquisiti previsti dalla Convenzione.
                  Nella seconda ipotesi, il rifiuto va specificamente motivato peresigenze di trasparenza nonché per consentire l’esame sulla correttezza nell’applicazione delle norme.
                  Tutto cio' premesso....la facilita' di una banca di liquidare il povero cittadino il 2 minuti non e' perche' ha facolta' di vita e di morte sul malcapitato ma e' direttamente proporzionale al silenzio, alla ignoranza delle cose ed alla disponibilita' del cittadino di assecondare pedissequamente un abuso senza opporre alcuna eccezione o, qualora necessario, una denuncia.
                  Le banche di per sè non possono sapere di procedimenti penali o condanne ai loro clienti. Devono essere interessate da un provvedimento della magistratura che sequestra conti, richiede informazioni sulla movimentazione del conto.
                  Quello che deve essere successo è stato un provvedimento del giudice durante il procedimento penale. Poi terminato il procedimento (con il patteggiamento si chiude il procedimento) nessuno ha avvisato la banca. Salvo ovviamente ci sia ancora un procedimento civile per i medesimi fatti ed il giudice civile abbia disposto il sequestro conservativo del conto.
                  Quindi la cosa da fare è andare alla procura competente e chiedere il dissequestro.
                  In nessun caso i precedenti penali di per sè sono ostativi al disporre di un conto bancario. Forse è la banca che per qualche motivo non gradisce più il cliente ( ma qui siamo nel campo delle ipotesi.
                  Continuo ad essere perplesso di fronte a tali provvedimenti per pene patteggiate di quattro mesi più la non menzione... possibile certo, ma che mi ricordi cose del genere le ho viste solo in un caso di traffico di stupefacenti e nei confronti di persona contigua alla ndrangheta.
                  Ho disabilitato i messaggi privati. Se volete comunicare con me, usate la telepatia (attenti a non sbagliare destinatario)

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                  • #10
                    un mio ex compagno delle elementari è stato condannato per omicidio volontario a 14 anni di reclusione....e da informazioni deduco che dispone ancora del suo cc....strano che non ti aprano un conto a te che hai preso solo 4 mesi.

                    Comment


                    • #11
                      Originariamente Scritto da Jason Bourne Visualizza Messaggio
                      un mio ex compagno delle elementari è stato condannato per omicidio volontario a 14 anni di reclusione....e da informazioni deduco che dispone ancora del suo cc....strano che non ti aprano un conto a te che hai preso solo 4 mesi.
                      Dovrebbe provare da Poste Italiane o dalle ex BCC.
                      Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, l'ultimo animale libero ucciso.
                      Vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. (Orso in piedi. Sioux)

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                      • #12
                        Originariamente Scritto da erminios Visualizza Messaggio
                        Ciao, sono un cittadino italiano con residenza in Italia. Ho precedenti penali a seguito di un patteggiamento con condanna a 4 mesi con pena sospesa e non menzione. Anche se ho la non menzione, in Italia le banche non mi aprono un conto corrente perchè a loro risulto una persona con problemi giudiziari. Riuscirò ad aprire un con corrente in Postfinance o in un paese europeo?


                        La mia preoccupazione è che le centrali rischio, collegate alle banche italiane, sono a livello europeo e quindi qualsiasi banca europea mi rifiuti l'apertura di un conto corrente.


                        Ho la necessità di depositare assegni circolari in dollari USA emessi da Citybank e il mio conto corrente, aperto precedentemente alla sentenza di patteggiamento, non accetta questi tipi di assegni.


                        Ho la P.IVA e ricevo come pagamento un assegno di circa 500,00 $ ogni 3 mesi e non c'è modo di farmi pagare tramite bonifico bancario.


                        Grazie mille.
                        Avevo capito che non ti facevano movimentare il tuo conto, poi rileggendo ho visto che non ti lasciano aprire un conto.
                        DUBBIO: non è che hai un fallimento o sei cattivo pagatore o cose del genere??
                        Per quale reato ti hanno condannato?
                        Ho disabilitato i messaggi privati. Se volete comunicare con me, usate la telepatia (attenti a non sbagliare destinatario)

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                        • #13
                          Io non ho più c/c in banche italiane da almeno 5 anni, e posso garantire che: la qualità della vita migliora enormemente non avendo più a che fare con quegli sciacalli...
                          fermo restando il fatto che: qualsiasi banca al mondo può rifiutarsi di aprirti un c/c, e/o qualsiasi banca privata al mondo può chiuderti i conti in qualsiasi momento senza nessuna giustificazione....
                          (è previsto praticamente in tutti i contratti che firmi)...
                          per le banche estere conta solo quello che hai commesso o commetterai a livello della loro giurisdizione.... (parliamo ovviamente al di fuori dai reati di competenza Interpol)...
                          Postfinance lasciala perdere: sono dei cagacazzi !

                          io li ho mandati a cagare e continuavano a pretendere commissioni per nulla con reiterate minacce... (arroganza tipica degli svizzeri)
                          ultimamente si sono calmati, probabilmente hanno capito che non gli darò mai più un cazzo....

                          vai con Bawag PSK (conto basic, tutto gratis)

                          Comment


                          • #14
                            Io l'ho interpretata in questo modo:
                            - A causa del processo, ha accumulato debiti e gli hanno pignorati i conti bancari
                            - Chiaramente non vuole piu aprirli in quella banca e in nessun altra per paura che quei 500 euro gli vengano pignorati

                            La banca te li apre sempre i conti, hanno tutto da guadagnarci.
                            Oltre il fatto che avere un conto in banca penso sia anche un diritto, altrimenti andrebbero a favorire l'evasione (come dicono loro)

                            Comment


                            • #15
                              Originariamente Scritto da paperone rothschild Visualizza Messaggio
                              Avevo capito che non ti facevano movimentare il tuo conto, poi rileggendo ho visto che non ti lasciano aprire un conto.
                              DUBBIO: non è che hai un fallimento o sei cattivo pagatore o cose del genere??
                              Per quale reato ti hanno condannato?
                              Personalmente non credo possa essere quella la motivazione.
                              Un mio cliente, pluriprotestato in Italia, aveva cmq accesso ad un conto di base per i servizi essenziali c/o BPN

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