+++ POST LUNGO, SORRY! INSERIRO' DEI RECAP PER FACILITARE LETTURA :-) +++
Ciao a tutti e complimenti per il forum: lo seguo da mesi per "lurkare" informazioni e lo trovo decisamente utile!
Scrivo questo mio primo post perchè vorrei un po' di aiuto nel mio processo di ottimizzazione aziendale e fiscale. @Moderatori: giuro che ho fatto larghissimo uso della funzione CERCA, ma non ho trovato tutto quello che mi serviva - almeno, non tutto in un puzzle unico Inoltre, spero possa essere di aiuto ad altri nella mia situazione.
La mia situazione attuale è: sono una consulente freelance con P. IVA in regime dei minimi specializzata in ambito web. Lavoro su pochi progetti ma molto "consistenti" (l'anno scorso con 5 fatture ho raggiunto, di fatto, la soglia per rimanere nei minimi) e i miei unici strumenti sono il mio portatile, il mio telefono ed una connessione internet. Ho una sorta di spazio in condivisione che uso ogni mille anni per ricevere collaboratori o amici dall'estero, ma sostanzialmente potrei fare tutto via Skype. RECAP 1: freelance ambito web, clienti B2B, P. IVA regime minimi, costi operativi bassissimi
Fino all'anno scorso, principalmente per pigrizia, ho lavorato solo con aziende italiane ma con risultanti deprimenti. Dal 2016 ho voluto cambiare le carte in tavola e ho cominciato a rivolgermi principalmente ad aziende estere nel territorio Europeo. Nel frattempo sono stata affiancata da un ex compagno di studi, anche lui in P. IVA in regime dei minimi, con il quale abbiamo fatto una sorta di società de facto (per come approcciamo i clienti, per come svolgiamo i progetti e per come dividiamo gli introiti) e, nella pratica, fatturiamo una volta a testa.
Questo sviluppo internazionale si è, in questi primi 3 mesi, rivelato estremamente positivo con vari clienti dal centro ed est Europa così come dalle isole del Mediterraneo (quindi, potremmo dire, altri estimatori della fiscal optimization): se tutto va bene, dovremmo riuscire a fatturare molto di più rispetto alla soglia consentita. RECAP 2: maggioranza di clienti non italiani in territorio UE, società de facto con collega in P. IVA
A fronte di questa situazione, sarebbe controproducente "perdere" il regime dei minimi in quanto, anche impegnandomi al massimo, non riuscirei a ridurre il reddito imponibile in maniera fiscalmente vantaggiosa. Allo stesso tempo, reputo stupido non tutelare la mia posizione fiscale pur potendo lavorare in qualsiasi parte del mondo e generando fatturato da aziende non italiane. Infine, la questione della società de facto non mi convince molto. RECAP 3: possibilità di lavorare in remoto in qualsiasi paese, interesse a tutelare il volume d'affari crescente
Per questo motivo, facendo tesoro di tutte le info reperibili qui, ho stilato una sorta di piano d'azione per ottimizzare la questione. Vi sarei grata se, di fronte a queste premesse, foste in grado di darmi il vostro giudizio :-)
1. Aprire una società LLC nel Delaware, a patto di non lavorare in ambito USA e non avere conti in banca lì. Su internet ho trovato mille siti italiani (o gestiti da) che offrono questo servizio nel range 800 - 1500€. Essendo madrelingua inglese ho valutato opzioni di società americane che fanno la stessa cosa (registered agent + costituzione + mantenimento) a 200 - 600€. QUESITO 1: c'è differenza nell'aprire LLC tramite italiani o tramite americani? Circa il discorso della privacy, molti parlano di costituire ancora prima della Delaware LLC una società nelle Seychelles che deterrà la LLC: è una necessità così fondamentale?
2. Da cosa ho letto nel forum e nei siti, è preferibile che la LLC sia una holding piuttosto che una società operativa. Mi pare anche logico dal punto di vista operativo, visto che sembra sempre più difficile aprire un conto in banca per una LLC al di fuori degli USA. Ricordo un post dove si parlava di avere la Delaware LLC operativa abbinata ad un conto in Lituania dove ricevere i pagamenti, ma mi sembra una situazione decisamente da allarme rosso...
3. QUESITO 2: per far funzionare l'attività, posso/devo costituire una seconda società operativa in territorio UE? Questa società, immagino, sarà posseduta al 100% dalla Delaware LLC e avrà un proprio conto aziendale nel paese di costituzione. Quale paese è consigliabile per questa operazione intermedia? Purtroppo mi tocca escludere Malta poichè alcuni clienti "big" sono di diritto maltese, quindi la società perderebbe il vantaggio fiscale fatturando ad un'altra azienda maltese. Vedo che molte aziende italiane vengono disciolte e poi ricreate in Olanda, Polonia, Danimarca, Svizzera: sono davvero i posti migliori per farlo?
4. QUESITO 3: per massimizzare l'output di questo sistema, devo utilizzare il transfer pricing fra società UE e Delaware LLC? In un post che parlava di un caso abbastanza analogo, l'autore suggeriva di azzerare l'utile generato dalla società operativa facendolo passare come una royalty fee da pagare alla holding LLC: è questo il passaggio logico corretto?
5. In un post recente, spiegato benissimo, l'utente NomadBill raccontava come il vantaggio fiscale dell'azienda deve procedere di pari passo con il vantaggio fiscale della persona fisica. Immagino che sia inutile un sistema del genere se poi nel 740 racconto del mio reddito generato da una holding in Delaware. QUESITO 4: qual è la miglior opzione per una residenza vantaggiosa in termini di tempistiche/requisiti/benefici? Sempre in quel post si parlava di Malta come ottima possibilità (residenza non-dom), ma il fatto che parte del reddito sia generato da clienti maltesi può essere un problema?
Questi, insomma, i miei passaggi operativi/dubbi. Sicuramente ho fatto qualche casino e confuso qualche concetto, ma vi sarei grata se potessi ricevere i vostri consigli per una situazione del genere. Mi scuso di nuovo per il posto lungo, ma mi auguro che la formattazione faciliti la lettura e sia di aiuto anche per altre persone
Grazie
L.
Ciao a tutti e complimenti per il forum: lo seguo da mesi per "lurkare" informazioni e lo trovo decisamente utile!
Scrivo questo mio primo post perchè vorrei un po' di aiuto nel mio processo di ottimizzazione aziendale e fiscale. @Moderatori: giuro che ho fatto larghissimo uso della funzione CERCA, ma non ho trovato tutto quello che mi serviva - almeno, non tutto in un puzzle unico Inoltre, spero possa essere di aiuto ad altri nella mia situazione.
La mia situazione attuale è: sono una consulente freelance con P. IVA in regime dei minimi specializzata in ambito web. Lavoro su pochi progetti ma molto "consistenti" (l'anno scorso con 5 fatture ho raggiunto, di fatto, la soglia per rimanere nei minimi) e i miei unici strumenti sono il mio portatile, il mio telefono ed una connessione internet. Ho una sorta di spazio in condivisione che uso ogni mille anni per ricevere collaboratori o amici dall'estero, ma sostanzialmente potrei fare tutto via Skype. RECAP 1: freelance ambito web, clienti B2B, P. IVA regime minimi, costi operativi bassissimi
Fino all'anno scorso, principalmente per pigrizia, ho lavorato solo con aziende italiane ma con risultanti deprimenti. Dal 2016 ho voluto cambiare le carte in tavola e ho cominciato a rivolgermi principalmente ad aziende estere nel territorio Europeo. Nel frattempo sono stata affiancata da un ex compagno di studi, anche lui in P. IVA in regime dei minimi, con il quale abbiamo fatto una sorta di società de facto (per come approcciamo i clienti, per come svolgiamo i progetti e per come dividiamo gli introiti) e, nella pratica, fatturiamo una volta a testa.
Questo sviluppo internazionale si è, in questi primi 3 mesi, rivelato estremamente positivo con vari clienti dal centro ed est Europa così come dalle isole del Mediterraneo (quindi, potremmo dire, altri estimatori della fiscal optimization): se tutto va bene, dovremmo riuscire a fatturare molto di più rispetto alla soglia consentita. RECAP 2: maggioranza di clienti non italiani in territorio UE, società de facto con collega in P. IVA
A fronte di questa situazione, sarebbe controproducente "perdere" il regime dei minimi in quanto, anche impegnandomi al massimo, non riuscirei a ridurre il reddito imponibile in maniera fiscalmente vantaggiosa. Allo stesso tempo, reputo stupido non tutelare la mia posizione fiscale pur potendo lavorare in qualsiasi parte del mondo e generando fatturato da aziende non italiane. Infine, la questione della società de facto non mi convince molto. RECAP 3: possibilità di lavorare in remoto in qualsiasi paese, interesse a tutelare il volume d'affari crescente
Per questo motivo, facendo tesoro di tutte le info reperibili qui, ho stilato una sorta di piano d'azione per ottimizzare la questione. Vi sarei grata se, di fronte a queste premesse, foste in grado di darmi il vostro giudizio :-)
1. Aprire una società LLC nel Delaware, a patto di non lavorare in ambito USA e non avere conti in banca lì. Su internet ho trovato mille siti italiani (o gestiti da) che offrono questo servizio nel range 800 - 1500€. Essendo madrelingua inglese ho valutato opzioni di società americane che fanno la stessa cosa (registered agent + costituzione + mantenimento) a 200 - 600€. QUESITO 1: c'è differenza nell'aprire LLC tramite italiani o tramite americani? Circa il discorso della privacy, molti parlano di costituire ancora prima della Delaware LLC una società nelle Seychelles che deterrà la LLC: è una necessità così fondamentale?
2. Da cosa ho letto nel forum e nei siti, è preferibile che la LLC sia una holding piuttosto che una società operativa. Mi pare anche logico dal punto di vista operativo, visto che sembra sempre più difficile aprire un conto in banca per una LLC al di fuori degli USA. Ricordo un post dove si parlava di avere la Delaware LLC operativa abbinata ad un conto in Lituania dove ricevere i pagamenti, ma mi sembra una situazione decisamente da allarme rosso...
3. QUESITO 2: per far funzionare l'attività, posso/devo costituire una seconda società operativa in territorio UE? Questa società, immagino, sarà posseduta al 100% dalla Delaware LLC e avrà un proprio conto aziendale nel paese di costituzione. Quale paese è consigliabile per questa operazione intermedia? Purtroppo mi tocca escludere Malta poichè alcuni clienti "big" sono di diritto maltese, quindi la società perderebbe il vantaggio fiscale fatturando ad un'altra azienda maltese. Vedo che molte aziende italiane vengono disciolte e poi ricreate in Olanda, Polonia, Danimarca, Svizzera: sono davvero i posti migliori per farlo?
4. QUESITO 3: per massimizzare l'output di questo sistema, devo utilizzare il transfer pricing fra società UE e Delaware LLC? In un post che parlava di un caso abbastanza analogo, l'autore suggeriva di azzerare l'utile generato dalla società operativa facendolo passare come una royalty fee da pagare alla holding LLC: è questo il passaggio logico corretto?
5. In un post recente, spiegato benissimo, l'utente NomadBill raccontava come il vantaggio fiscale dell'azienda deve procedere di pari passo con il vantaggio fiscale della persona fisica. Immagino che sia inutile un sistema del genere se poi nel 740 racconto del mio reddito generato da una holding in Delaware. QUESITO 4: qual è la miglior opzione per una residenza vantaggiosa in termini di tempistiche/requisiti/benefici? Sempre in quel post si parlava di Malta come ottima possibilità (residenza non-dom), ma il fatto che parte del reddito sia generato da clienti maltesi può essere un problema?
Questi, insomma, i miei passaggi operativi/dubbi. Sicuramente ho fatto qualche casino e confuso qualche concetto, ma vi sarei grata se potessi ricevere i vostri consigli per una situazione del genere. Mi scuso di nuovo per il posto lungo, ma mi auguro che la formattazione faciliti la lettura e sia di aiuto anche per altre persone
Grazie
L.
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