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VERA DIFFERENZA TRA RESIDENZA E DOMICILIO IL FISCO COME SI COMPORTA

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  • VERA DIFFERENZA TRA RESIDENZA E DOMICILIO IL FISCO COME SI COMPORTA

    Buona sera a tutti quanti. Sono una new entry del Forum e premetto che è la mia primissima esperienza a riguardo. arriviamo subito al tema centrale della discussione che voglio aprire. Essendo "vergine" in questione, vorrei capire qual'è la vera differenza tra essere domiciliato e essere residenti. Mi spiego meglio: sono in un momento di pura organizzazione/costruzione della mia futura società che condividerò con un mio caro collaboratore. Siamo entrambi residenti in Italia ma ovviamente vorremmo muoverci all estero per ragioni ovvie che non sto qui ad elencare. Dopo svariate ricerche, (abbiamo girato sul forum per due settimane intere ) abbiamo appurato che il Ticino, per vari motivi, potrebbe essere la nostra destinazione ideale. Ora la domanda che pongo è abbastanza articolata: Posso io, individuo X costituire una società con un collaboratore Y, fondare una sede fiscale legalmente autorizzata e di conseguenza appropiarsi di un permesso di soggiorno di tipo B e quindi risultare al fisco Svizzero un normale imprenditore che svolge attività? dal momento in cui tutto questo Iter burocratico va fino in fondo, dal punto di vista Italiano, l'Ade perchè mai dovrebbe venirmi a bussare alla porta? L'obiettivo sarebbe quello di riuscire a rinnovare/prolungare l'eventuale permesso di soggiorno di tipo B cosicchè potremmo sbarazzarci una volta per tutte di questa dannata e odiosissima residenza italiana. RINGRAZIO IN ANTICIPO TUTTI QUANTI. E MI SCUSO SE NON SONO RIUSCITO AD ESSERE CHIARISSIMO. SONO APERTO A QUALSIASI GENERE DI CRITICA E CONSIGLIO

    P.S mi piacerebbe avere dei consigli dai vari guru del Forum (Afratton, David, Avv. Pallini, Edmond ecc..)

  • #2
    Benvenuto . Se ti traferisci realmente in Ticino l ade non avrà niente da ridire .
    Evita però di mantenere troppi legami con l Italia , altrimenti contestarti il trasferimento è un attimo

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    • #3
      Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
      Benvenuto . Se ti traferisci realmente in Ticino l ade non avrà niente da ridire .
      Evita però di mantenere troppi legami con l Italia , altrimenti contestarti il trasferimento è un attimo
      ok fino a qui ci siamo. per legami cosa intendi? consideriamo il fatto che io ad oggi sono nullatenente e non ho alcuna società da dover constatare con il fisco IT, ma poniamo l'ipotesi che entro fine anno dovessi aprire anche una società nello Stivale. La mia domanda è: avedo già acquisito il permesso B in Svizzera e quindi, domiciliato in una sede qualunque ma realamente residente in Italia, dal momento in cui apro anche una società in Italia sono ovviamente costretto a pagare anche le tasse in It giusto? quindi per la società mia e del mio collab (XY) pago le tasse in Ticino e fin qui va tutto bene, ma per la società che vado a costituire in Italia pago le tasse ovviamente in Italia giusto? non vorrei che L'Ade mi venga a fare storie anche per la società che ho in Svizzera. La ragione dell Ade quale sarebbe per venirmi a rompere, dato che si tratta di due società completamente differenti? spero che mi abbiate capito tutti quanti!

      vi ringrazio anticipatamente

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      • #4
        Gli affetti familiari non fanno più fede ovvero se avessi moglie e figli in Italia e tu risiedi 184 giorni fuori dalla stessa non sei più attaccabile.
        Residenza fiscale estera – Sentenza Cassazione 31/03/2015 n° 6501

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        • #5
          Originariamente Scritto da Josh DelNegro Visualizza Messaggio
          ok fino a qui ci siamo. per legami cosa intendi? consideriamo il fatto che io ad oggi sono nullatenente e non ho alcuna società da dover constatare con il fisco IT, ma poniamo l'ipotesi che entro fine anno dovessi aprire anche una società nello Stivale. La mia domanda è: avedo già acquisito il permesso B in Svizzera e quindi, domiciliato in una sede qualunque ma realamente residente in Italia, dal momento in cui apro anche una società in Italia sono ovviamente costretto a pagare anche le tasse in It giusto? quindi per la società mia e del mio collab (XY) pago le tasse in Ticino e fin qui va tutto bene, ma per la società che vado a costituire in Italia pago le tasse ovviamente in Italia giusto? non vorrei che L'Ade mi venga a fare storie anche per la società che ho in Svizzera. La ragione dell Ade quale sarebbe per venirmi a rompere, dato che si tratta di due società completamente differenti? spero che mi abbiate capito tutti quanti!

          vi ringrazio anticipatamente
          ragioniamo prima sul concetto di residenza . Poi passiamo alle tasse .
          Lei ora in che zona d Italia risiede ?

          Comment


          • #6
            Originariamente Scritto da CGR Visualizza Messaggio
            Gli affetti familiari non fanno più fede ovvero se avessi moglie e figli in Italia e tu risiedi 184 giorni fuori dalla stessa non sei più attaccabile.
            Residenza fiscale estera – Sentenza Cassazione 31/03/2015 n° 6501
            Non ho ne moglie ne figli fortunatamente

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            • #7
              Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
              ragioniamo prima sul concetto di residenza . Poi passiamo alle tasse .
              Lei ora in che zona d Italia risiede ?
              Nord Italia chiaramente. se vuole possiamo parlare anche in pvt di modo che posso spiegarle in tutta tranquillità la mia situazione.

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              • #8
                puoi anche mantenere la residenza in Italia: de-localizzi il business

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                • #9
                  Originariamente Scritto da Edmond_Dantès Visualizza Messaggio
                  puoi anche mantenere la residenza in Italia: de-localizzi il business

                  Grazie Edmond per il consiglio, ma quello che cerco è avviare due attività completamente diverse in due luoghi differenti. la società A la voglio aprire in Svizzera con il mio socio e seguire tutta la normale pratica come da regolamento nel Cantone Italico (permesso di soggiorno B ecc..). La società B la devo aprire in Italia per motivi personali ma che non centra assolutamente nulla con la società A. L'Ade potrebbe mai rompermi le scatole avendo la società A in svizzera con regolari permessi nonostante la mia residenza in Ita ma con domicilio in Svizzera? l'Ade potrebbe mai rompermi gli zebedei per la società B regolarmente costituita in Ita? un pò contorta come situazione lo sò

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da Josh DelNegro Visualizza Messaggio
                    Nord Italia chiaramente. se vuole possiamo parlare anche in pvt di modo che posso spiegarle in tutta tranquillità la mia situazione.
                    Beh non è così ovvio avere la residenza in nord Italia . Detto ciò , innanzi tutto và stabilito dove intende risiedere ( io consiglio la Svizzera ) e da lì impostare tutta la parte societaria . Trattandosi di Svizzera e Canton Ticino eviterei assolutamente " furbate" con residenza fittizia . A seguire , in base a come strutturerete le società ed a come andrete ad amministrarle / operare , avrete più o meno vantaggi .

                    Spostando la residenza in Svizzera , Le consiglio di escludere a priori la cattiva abitudine di molti comaschi e limitrofi :
                    continuare a vivere tranquillamente nella propria casa in Italia , con tanto di BMW con targa ticinese parcheggiata in garage .

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                    • #11
                      Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                      Beh non è così ovvio avere la residenza in nord Italia . Detto ciò , innanzi tutto và stabilito dove intende risiedere ( io consiglio la Svizzera ) e da lì impostare tutta la parte societaria . Trattandosi di Svizzera e Canton Ticino eviterei assolutamente " furbate" con residenza fittizia . A seguire , in base a come strutturerete le società ed a come andrete ad amministrarle / operare , avrete più o meno vantaggi .

                      Spostando la residenza in Svizzera , Le consiglio di escludere a priori la cattiva abitudine di molti comaschi e limitrofi :
                      continuare a vivere tranquillamente nella propria casa in Italia , con tanto di BMW con targa ticinese parcheggiata in garage .
                      Rivolgo anche a lei la stessa domanda che ho posto ad Edmond.Sto cerca di avviare due attività completamente diverse in due luoghi differenti. la società A la voglio aprire in Svizzera con il mio socio e seguire tutta le pratiche come da regolamento nel Cantone Italico (permesso di soggiorno B ecc..). La società B la devo aprire in Italia per motivi personali, ma che non centra assolutamente nulla con la società A. L'Ade potrebbe mai rompermi le scatole avendo la società A in svizzera con regolari permessi nonostante la mia residenza in Ita ma con domicilio in Svizzera? l'Ade potrebbe mai rompermi gli zebedei per la società B, che regolarmente ho costituito in Ita ma che allo stesso tempo sono possessore anche di una società A in Svizzera? un pò contorta come situazione lo sò, ma voglio studiare a tavolino la procedura prima di incampare in errori "fiscali" chiedo aiuto anche all Avv. Pallini che sicuramente sarà estremamente esperto in materia

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                      • #12
                        Se fa tutto per bene , dichiara e paga il dovuto nessuno " rompe le scatole ".
                        Lei puó detenere quote di una Srl italiana risiedendo in Svizzera e viceversa . Se rimane residente italiano , come tale paga le tasse sui redditi prodotti ovunque nel mondo . Questo significa che con la SRL lei paga tutto il dovuto come qualsiasi altro italico imprenditore , con la società Svizzera ne dichiarerà le quote e pagherà le tasse sui redditi che a Lei ne derivano ( dividendi ,compensi ) . Andrà prestata attenzione su come entrambi la gestite perché è un attimo ( specie nel Vostro caso Ticino-Italia ) finire sotto la lente e cadere nell esterovestizione .

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                        • #13
                          Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                          Se fa tutto per bene , dichiara e paga il dovuto nessuno " rompe le scatole ".
                          Lei puó detenere quote di una Srl italiana risiedendo in Svizzera e viceversa . Se rimane residente italiano , come tale paga le tasse sui redditi prodotti ovunque nel mondo . Questo significa che con la SRL lei paga tutto il dovuto come qualsiasi altro italico imprenditore , con la società Svizzera ne dichiarerà le quote e pagherà le tasse sui redditi che a Lei ne derivano ( dividendi ,compensi ) . Andrà prestata attenzione su come entrambi la gestite perché è un attimo ( specie nel Vostro caso Ticino-Italia ) finire sotto la lente e cadere nell esterovestizione .

                          Tutto perfettamente chiaro. Era proprio qui che volevo arrivare. Sà anche dirmi per caso a qualle percentuali in Italia verranno tassati i redditi prodotti in svizzera? Secondo lei perchè potrebbe diventare un attimo finire sotto la lente? quale potrebbe essere l'errore più comunumente fatto da noi "vergini" ?
                          Ringrazio Anticipatamente

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                          • #14
                            vorrei aggiungere un punto, che spesso qui non viene menzionato (anzi a dire la verita non è mai stato menzionato o perlomeno messo in evidenza...)
                            se sei residente italiano e hai societa estera che fattura zero € in italia, in base a molti trattati bilaterali (verificate gli stati che vi interessano prima) l'esterovestizione (praticamente) non esiste!!!
                            cito la convenzione italia bulgaria come esempio per farvi capire meglio (ma c'e ne sono altre)
                            4. La partecipazione di un residente dell'Italia in una società mista costituita in Bulgaria
                            conformemente al Decreto n. 535 del Consiglio di Stato della Repubblica popolare di Bulgaria del
                            25 marzo 1980 è considerata «stabile organizzazione» ai fini della presente Convenzione.
                            quindi loro danno per scontato la stabile organizzazione se c'è un residente italiano di mezzo, ma nei punti successivi:
                            Articolo 6 - Utili delle imprese
                            1. Gli utili di un'impresa di uno Stato contraente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che
                            l'impresa non svolga la sua attività nell'altro Stato contraente per mezzo di una stabile
                            organizzazione ivi situata. Se l'impresa svolge in tal modo la sua attività, gli utili dell'impresa sono
                            imponibili nell'altro Stato ma soltanto nella misura in cui detti utili sono attribuibili alla stabile
                            organizzazione.
                            4. Nessun utile può essere attribuito ad una stabile organizzazione per il solo fatto che essa ha
                            acquistato merci per l'impresa.
                            se io fatturo zero euro in italia non puo esserci stabile organizzazione a prescindere (a meno che non mi trovano i libri contabili della societa estera nella residenza italiana ihihi)

                            per quanto riguarda il fatto della targa estera anche con le nuove normative che sono in via di approvazione

                            Allo stato attuale, la circolazione dei veicoli con targa straniera in Italia è disciplinata dall’art. 132 del Codice della Strada, che stabilisce che “Gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero e che abbiano già adempiuto alle formalità doganali o a quelle di cui all’articolo 53, comma 2 del D.L. 30 agosto 1993 n. 331, se prescritte, sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno, in base al certificato di immatricolazione dello Stato di origine.”

                            dovrebbero aggiungere il 132 bis che dice

                            1. Fermo restando il disposto dell’articolo 132, chiunque, residente anagraficamente in Italia, vi circola alla guida di veicoli immatricolati, in via provvisoria o definitiva, in uno Stato appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo deve essere in grado di documentarne le regolari detenzione e circolazione, affinché esse non integrino l’elusione delle disposizioni amministrative e tributarie italiane, in particolare in caso di veicolo proveniente da una precedente immatricolazione in Italia.
                            2. Qualora manchi una documentazione idonea ai fini del comma 1, si applica al conducente la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 84 a euro 335. Alla violazione consegue il ritiro della carta di circolazione del veicolo per trenta giorni. Dell’avvenuto ritiro viene data informazione allo Stato di emissione, e la carta di circolazione è restituita solo all’esito favorevole delle opportune verifiche, oppure decorso tale periodo senza che siano stati adottati ulteriori provvedimenti sanzionatori, cautelari o inibitori, compreso, ove possibile, l’obbligo di reimmatricolazione in Italia. Durante il periodo in cui la carta di circolazione è ritirata la circolazione è consentita attraverso un’apposita menzione da apporre sul verbale di contestazione.
                            3. Nel caso di veicoli di proprietà di imprese estere di leasing o di locazione senza conducente in disponibilità a persona fisica residente anagraficamente in Italia, o a persona giuridica, anche di diritto estero, con una sede legale o secondaria o di altro genere in Italia, per un periodo superiore a trenta giorni, circolanti nel territorio nazionale, è prescritta la reimmatricolazione con targa italiana, attraverso la domiciliazione di cui all’articolo 134, entro sessanta giorni dall’acquisizione in disponibilità. In mancanza si applica al conducente e all’utilizzatore, separatamente e in solido tra di loro, la sanzione di cui al comma 2 e la carta di circolazione è ritirata e inviata all’ufficio del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici competente per il luogo del ritiro per l’effettuazione dell’adempimento omesso. Anche in tale caso è data notizia del ritiro, nonché della reimmatricolazione, allo Stato di emissione della carta stessa.
                            4. Con il regolamento possono essere, ove necessario, stabilite disposizioni di dettaglio, nonché modalità di controllo identificativo dei veicoli con targa estera da reimmatricolare in Italia.

                            quindi se tu sei titolare /amministratore/dipendente di questa societa estera puoi girare con targa estera e parcheggiare l'auto in garage italico la sera (posso sempre dire che in qualita di dipendente/amministratore /socio sono in italia per aquistare merci per l'impresa

                            attendo conferme o smentite su tutto quanto ho detto

                            PS ovvio che la societa estera deve essere dichiarata su quadro rw


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                            • #15
                              buonasera , direi che è già stato detto molto per non dire tutto.. dato che nel territorio elvetico ci sono, sottolineo e ribadisco quanto detto da Afratton: se sta in nord italia sarebbe meglio evitare como e la fascia che definisce il frontaliere. A quel punto molto meglio andare diretti su Bellinzona, Locarno... o anche solo Mendrisio, ma almeno si è realmente in Svizzera. e a proposito di targhe... qui sono personali non come in Italia.. se a qualcuno interessa c'è la targa TI-6 attualmente in asta per 14.000 CHF
                              www.best-privacy.com

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