Ciao a tutti, ho un caso di studio per voi!

Contesto: molte aziende di consulenza assumono personale sia come freelance sia come dipendente. Chiaramente ci sono vantaggi e svantaggi in entrambi i casi, ma vi vorrei chiedere un parere fiscale in merito al rapporto di indipendente.

Ipotizziamo quindi questo caso studio.

• Cittadino IT all'estero, residente in Paese A (non IT), con relativo numero VAT / VIES individuale, viene assunto come freelance da Azienda B, residente in Paese B (non IT). Azienda B inserisce il soggetto in progetti (ipotizziamo durata media 1 anno) presso i propri clienti (altre aziende residenti in Paese B).
• Il soggetto non dispone di un ufficio/studio proprio, ma lavora sempre presso strutture gestite e di proprietà di terzi (le aziende clienti).
• Il soggetto possiede un appartamento in locazione e utenze sia nel Paese A (durata lunga, per la residenza) sia nel Paese B (durata corta, tipo 1 anno, per le "missioni"). Conti correnti intestati sempre in Paese A.
• Paese A e B in area Euro. Ovviamente, la tassazione in Paese A è molto più favorevole che in paese B.
• La professione del soggetto non necessita di permessi o iscrizioni ad albi.
• Infine, ipotizziamo che tra Paese A e Paese B sia in vigore un trattato contro le doppie imposizioni modello OCSE (ante 2000) che esclude la tassazione dei redditi derivanti da "professional services or other activities of an independent character" a meno che uno non disponga di una "fixed base".

Domande:

• Il soggetto può continuare a rimanere residente in Paese A, fatturare a B dalla sua posizione VIES e pagare in A tutte le tasse legate al reddito prodotto in Paese B?
• Paese B può contestare la residenza in qualche modo?
• Cambierebbe qualcosa se Paese A (residenza) fosse extra EU / extra Schengen?
• Avete suggerimenti per abbassare il profilo di rischio per il soggetto?

Spero questo tema possa essere di aiuto a molti nelle condizioni del soggetto e aspetto le vostre opinioni! Grazie mille!