Ciao a tutti,
ringrazio il cielo di aver trovato questo forum e ringrazio tutti quanti perche' ho trovato un sacco di informazioni utili.
Come ho spiegato nel titolo, mi sto aprendo una attivita' di dropshipping con fornitori in loco.
I fornitori con cui sto facendo degli accordi sono locati uno in Inghilterra ed uno in Italia. La mia azienda e' registrata in Romania.
Volevo sapere come regolarmi per l'IVA in quanto altrove, cercando con Google, ho letto quanto segue (faccio copia incolla).
EDIT: Nel mio caso IT2 pero' non e' una azienda, quindi non emette fattura, bensi' un privato cittadino che compra un bene.
Quindi in soldoni me la prenderei in saccoccia perche' mi farebbe molto comodo invece sfruttare questa situazione per avere un ulteriore sconto sui prodotti del 22%.
Volevo capire poi, seguendo la legge alla lettera, nel caso in cui non vi sono "workaround", quali sarebbero i costi e gli eventuali svantaggi di un rappresentante fiscale in Italia oppure di un deposito fiscale in Italia.
La seconda domanda poi riguarda i Terms And Conditions da inserire sul sito.
Infatti, ogni fornitore trovandosi in stati diversi opera in base a legislazioni diverse, fermo restando i paletti imposti dall'UE ed inoltre puo' offrire condizioni piu' vantaggiose per il cliente o piu' svantaggiose fermo restando i paletti UE.
La logica mi dice che nei TOS dovrei inserire le condizioni del fornitore (drop-shipper, colui che ha e spedisce la merce), nel mio caso 2 per fortuna, a maggior ragione che la merce viene spedita dall'Italia in Italia e dagli UK in UK anche per cercare di rendere i costi di spedizione i piu' bassi possibile.
Tuttavia, essendo la societa' di diritto Rumeno, qualche dubbio continuo ad averlo.
Per concludere, se ve lo state chiedendo, sono un cittadino Italiano residente in Romania da 3 anni ed ho costituito una societa' da qualche mese che ha proprio come primo oggetto dell'attivita' il commercio elettronico tramite Internet come intermediario (ovvero non sono io ad occuparmi dello stoccaggio e della spedizione).
In attesa di un vostro cortese riscontro (qui in Romania di professionisti con le palle ce ne sono veramente pochi), vi porgo i miei piu' cordiali saluti.
Buon weekend.
ringrazio il cielo di aver trovato questo forum e ringrazio tutti quanti perche' ho trovato un sacco di informazioni utili.
Come ho spiegato nel titolo, mi sto aprendo una attivita' di dropshipping con fornitori in loco.
I fornitori con cui sto facendo degli accordi sono locati uno in Inghilterra ed uno in Italia. La mia azienda e' registrata in Romania.
Volevo sapere come regolarmi per l'IVA in quanto altrove, cercando con Google, ho letto quanto segue (faccio copia incolla).
IT1 vende a UE1 che vende aIT2 (la merce va da IT1 a IT2)
- IT1 emette fattura a UE1 con Iva 20% (e’ una cessione interna); non compila Intra.
- UE1 emette fattura a IT2 senza applicazione d’imposta tipo art. 7/633;
- IT2 emette autofattura art. 17 c. 3 sulla fattura di UE1 e la registra sia nel registro acquistiche nel vendite;
- Non si compila nessun Intra.(N.B. se UE1 non vuole perdere l’Iva applicatagli deve nominareun rappr. Fiscale in Italia oppure utilizzare un deposito fiscale).
- IT1 emette fattura a UE1 con Iva 20% (e’ una cessione interna); non compila Intra.
- UE1 emette fattura a IT2 senza applicazione d’imposta tipo art. 7/633;
- IT2 emette autofattura art. 17 c. 3 sulla fattura di UE1 e la registra sia nel registro acquistiche nel vendite;
- Non si compila nessun Intra.(N.B. se UE1 non vuole perdere l’Iva applicatagli deve nominareun rappr. Fiscale in Italia oppure utilizzare un deposito fiscale).
EDIT: Nel mio caso IT2 pero' non e' una azienda, quindi non emette fattura, bensi' un privato cittadino che compra un bene.
Quindi in soldoni me la prenderei in saccoccia perche' mi farebbe molto comodo invece sfruttare questa situazione per avere un ulteriore sconto sui prodotti del 22%.
Volevo capire poi, seguendo la legge alla lettera, nel caso in cui non vi sono "workaround", quali sarebbero i costi e gli eventuali svantaggi di un rappresentante fiscale in Italia oppure di un deposito fiscale in Italia.
La seconda domanda poi riguarda i Terms And Conditions da inserire sul sito.
Infatti, ogni fornitore trovandosi in stati diversi opera in base a legislazioni diverse, fermo restando i paletti imposti dall'UE ed inoltre puo' offrire condizioni piu' vantaggiose per il cliente o piu' svantaggiose fermo restando i paletti UE.
La logica mi dice che nei TOS dovrei inserire le condizioni del fornitore (drop-shipper, colui che ha e spedisce la merce), nel mio caso 2 per fortuna, a maggior ragione che la merce viene spedita dall'Italia in Italia e dagli UK in UK anche per cercare di rendere i costi di spedizione i piu' bassi possibile.
Tuttavia, essendo la societa' di diritto Rumeno, qualche dubbio continuo ad averlo.
Per concludere, se ve lo state chiedendo, sono un cittadino Italiano residente in Romania da 3 anni ed ho costituito una societa' da qualche mese che ha proprio come primo oggetto dell'attivita' il commercio elettronico tramite Internet come intermediario (ovvero non sono io ad occuparmi dello stoccaggio e della spedizione).
In attesa di un vostro cortese riscontro (qui in Romania di professionisti con le palle ce ne sono veramente pochi), vi porgo i miei piu' cordiali saluti.
Buon weekend.
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