Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Convenienza banca estera " in chiaro"

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • Convenienza banca estera " in chiaro"

    Buongiorno a tutti. cominciando a pianificare fiscalmente l'attività, si presenta imperativa la necessità di scegliere gli istituti di credito con i quali si andrà a lavorare.
    In quest'ottica, quanto convenienza (nel senso sia economico che gestionale) c'è oggi ad aprire un C/C estero "in chiaro" su cui si dovrà compilare il quadro RW? Quali sono le motivazioni che dovrebbero far propendere verso una soluzione estera?

    Qual'è il paese che ha il miglior rapporto qualità/prezzo (costi in rapporto al servizio offerto)? Cosa ne pensate di Austria e Svizzera?

  • #2
    Se hai società italiana e non hai problemi di "oscurarti" ma vuoi rimanere perfettamente limpido mettendo alla luce tutto perché non aprire un conto in Italia ...
    Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

    Comment


    • #3
      Originariamente Scritto da bomber747 Visualizza Messaggio
      Se hai società italiana e non hai problemi di "oscurarti" ma vuoi rimanere perfettamente limpido mettendo alla luce tutto perché non aprire un conto in Italia ...
      infatti la discussione partiva dal presupposto : quanto convenienza (nel senso sia economico che gestionale) c'è oggi ad aprire un C/C estero (personale o societario) "in chiaro" su cui si dovrà compilare il quadro RW? Quali sono le motivazioni che dovrebbero far propendere verso una soluzione estera?

      Comment


      • #4
        Secondo me non ti conviene proprio per niente. Sia come costi che come visione agli occhi degli organi competenti (se si vogliono chiamare così). Società italiana con cc estero attira di più che una società italiana con cc italiano. Parlo in ambito di verifiche fiscali dalla gdf e ade.
        Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

        Comment


        • #5
          Originariamente Scritto da warriortrading Visualizza Messaggio
          Buongiorno a tutti. cominciando a pianificare fiscalmente l'attività, si presenta imperativa la necessità di scegliere gli istituti di credito con i quali si andrà a lavorare.
          In quest'ottica, quanto convenienza (nel senso sia economico che gestionale) c'è oggi ad aprire un C/C estero "in chiaro" su cui si dovrà compilare il quadro RW? Quali sono le motivazioni che dovrebbero far propendere verso una soluzione estera?

          Qual'è il paese che ha il miglior rapporto qualità/prezzo (costi in rapporto al servizio offerto)? Cosa ne pensate di Austria e Svizzera?
          Suppongo tu faccia riferimento ad un c/c personale...
          Sono due anni che scrivo su PF , David di più , ed ancora qualcuno non ha capito un cazzo...
          Peggio fioccano le cazzatte...
          Chi oggi non ha ancora un c/c estero, possibilmente non dichiarato, è un incosciente, a meno sia un politico o un fancazzista statale...
          Ricordo solo che sotto i 10K non c'è obbligo di RW...
          Tasto di ricerca >chiave>fusibile
          Guerra civile
          Prelievo forzoso
          Estero su estero
          Etc....
          Non ho facilità a scrivere, ora, quindi: se qualcuno osa contraddirmi lo demoliscono e lo gabbello per coglione alla gogna mediatica , entrò martedì prossimo
          Prometto !
          Last edited by Edmond_Dantès; 28/08/2015, 20:12.

          Comment


          • #6
            Beh certamente ognuno ne dovrebbe possedere ALMENO uno sopratutto se sei un imprenditore ma se non hai nulla da offuscare io rimango del parere che a dichiararlo è solo una ritorsione negativa nei confronti della tua società. Cosa differente se non lo dichiari... Non dico altro..
            Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

            Comment


            • #7
              Originariamente Scritto da Edmond_Dantès Visualizza Messaggio
              Suppongo tu faccia riferimento ad un c/c personale...


              Originariamente Scritto da Edmond_Dantès Visualizza Messaggio
              Sono due anni che scrivo su PF , David di più , ed ancora qualcuno non ha capito un cazzo...
              Peggio fioccano le cazzatte...
              Take It Easy, Man

              Originariamente Scritto da Edmond_Dantès Visualizza Messaggio
              Chi oggi non ha ancora un c/c estero, possibilmente non dichiarato, [] è un incosciente, a meno sia un politico o un fancazzista statale...
              Ok! got it! spauracchio bail in/prelievo forzoso....ma io stavo parlando di un conto estero "in chiaro" e quindi suppongo equiparato ad un C/C italico...se prelievo forzoso deve essere, non credo faccia differenza se i tuoi soldi sono di qua o di là: il fisco sà che ci sono e dove sono....magari arriva dopo, ma arriva....
              qundi....in soldoni: quanto mi conviene? quanto mi costa rispetto ad uno italico? la differenza di costo (se c'è) è compensata in altro modo?
              So di istituti che per esempio chiedono lo 0.8% sul capitale investito per l'acquisto di bond con minimo di 150€...cioè....+ fee di tenuta conto titoli (si sono adeguati alle tariffe italiche...) + cazzi + mazzi...conto deposito=0.5% se va bene...

              Originariamente Scritto da Edmond_Dantès Visualizza Messaggio
              Ricordo solo che sotto i 10K non c'è obbligo di RW...
              a me risulta che le persone fisiche, in sede di compilazione del quadro RW dovranno verificare, in caso possiedano conti correnti o depositi, se il saldo nel periodo di riferimento ha mai raggiunto o superato la somma di 15.000 euro e solo in caso affermativo procedere alla compilazione, mentre al di sotto di 15.000 euro nulla dovrà essere indicato. Con specifico riferimento a IVIE e IVAFE, invece, si è in ogni caso tenuti alla compilazione del quadro RW anche qualora lo stesso sia esonerato dal monitoraggio ma posso anche sbagliarmi

              Originariamente Scritto da Edmond_Dantès Visualizza Messaggio
              Tasto di ricerca >chiave>fusibile
              Guerra civile
              Prelievo forzoso
              Estero su estero
              Etc....

              Comment


              • #8
                Parrebbe necessario dichiarare nel quadro RW le attività patrimoniali e finanziarie detenute all'estero qualunque sia il loro valore.

                L'unica eccezione è rappresentata da depositi e conti correnti bancari esteri, per i quali sussiste obbligo di monitoraggio soltanto se il valore massimo complessivo raggiunto nel periodo d'imposta ha superato i 15.000 euro.

                Bisogna peraltro ricordare che la normativa sull'IVAFE prevede l'obbligo di dichiarazione e di versamento dell'imposta se il valore medio di giacenza è stato complessivamente superiore a 5.000 euro.

                Ciò è reso necessario dal coordinamento della normativa in oggetto con altre normative e disposizioni sia interne che europee.

                In definitiva se il deposito o conto corrente bancario estero presenta:
                valore massimo giornaliero minore di 15.000
                e
                giacenza media annuale minore di 5.000 euro
                si è esenti dalla presentazione del modello RW.
                Last edited by GualtieroDeFilippis; 29/08/2015, 16:26.

                Comment


                • #9
                  Originariamente Scritto da GualtieroDeFilippis Visualizza Messaggio

                  In definitiva se il deposito o conto corrente bancario estero presenta:
                  valore massimo giornaliero minore di 15.000
                  e
                  giacenza media annuale minore di 5.000 euro
                  si è esenti dalla presentazione del modello RW.
                  Grazie! chiaro e conciso

                  Comment


                  • #10
                    Originariamente Scritto da warriortrading Visualizza Messaggio
                    Quali sono le motivazioni che dovrebbero far propendere verso una soluzione estera?
                    . solidità, solvenza e liquidità della banca. (vorrai mica aprire il conto al monte dei paschi di siena vero?)
                    . accessibilità ad eventuali strumenti di credito (ma per questo sono meglio le banche locali nella giurisdizione di registrazione dlla società almeno che tu non abbia garanzie LIQUIDE o SOLIDE (metalli) da lasciare a garanzia di eventuali finanziamenti)
                    . differenziazione del rischio
                    . minore rischio di pignorabilità
                    . privacy e discrezione dell'istituto e della giurisdizione in cui opera
                    . facilità di pagamento per i clienti esteri e trasparenza nei loro confronti. (se hai una società italiana ma molti cleinti francesi, il fatto di avere un conto in francia per aumentare la percezione di affidabilità da parte loro può essere una buona idea se serve.)

                    queste olo alcune, l'elenco potrebbe continuare.

                    Qual'è il paese che ha il miglior rapporto qualità/prezzo (costi in rapporto al servizio offerto)? Cosa ne pensate di Austria e Svizzera?
                    In svizzera i costi dei conti sono sempre stati alti rispetto al resto. ne vale veramente la pena? la svizzera è praticamente "morta" da un punto di vista bancario per i cittadini europei. Con un secondo passaporto possiamo riparlarne..
                    I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

                    Comment


                    • #11
                      Ciao. Se a qualcuno interessa posso aprire conti correnti a Praga, sia personali che aziendali. Scrivere un messaggio privato per i dettagli.

                      Comment

                      Working...
                      X