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LTD Inglese deve pagare IVA?

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  • LTD Inglese deve pagare IVA?

    Ciao a tutti.
    Sclusate ma sono nuovo in questo forum e nonostante la ricerca non trovo la risposta.

    Da qualche mese ho una societa LTD Inglese. Sono unico socio e proprietario.

    Visto che mi occupo di export di Made in Italy in Europa spesso trovo difficolta nei acquisti di prodotti da distributori in quanto questi vogliono vendere prodotti con IVA.

    Il problema che alcuni mi trattano come una societa estera e non inseriscono IVA al interno del documento, altri invece non trovando una risposta "per sicurezza" vendono con IVA.

    Per me e difficoltoso perche mi trovo ad avere la merce con un 22% in piu e a questo punto non riesco ad essere competitivo.

    Ho anche un altra societa che ha la partita IVA EU e quando ricevo la fattura non ho IVA ma ho questa informazione: Non Imp. Art. 41 Cessioni UE

    Ma esiste nella legge Italiana una legge che si potrebbe inserire mio fornitore Italiano senza addebbitarmi il 22% di IVA che non riesco a recuperare?

    Se si, mi potete scrivere quale legge risolve questo problema?

    Purtroppo vedo che anche i commercialiti Italiani non sono d'accordo. Alcuni dicono Ok, va bene senza IVA, altri dicono di NO e in ogni caso meglio vendere con IVA.

    Grazie per Vostro aiuto.

  • #2
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    • #3
      Originariamente Scritto da Oskar Visualizza Messaggio
      Ciao a tutti.
      Sclusate ma sono nuovo in questo forum e nonostante la ricerca non trovo la risposta.

      Da qualche mese ho una societa LTD Inglese. Sono unico socio e proprietario.

      Visto che mi occupo di export di Made in Italy in Europa spesso trovo difficolta nei acquisti di prodotti da distributori in quanto questi vogliono vendere prodotti con IVA.

      Il problema che alcuni mi trattano come una societa estera e non inseriscono IVA al interno del documento, altri invece non trovando una risposta "per sicurezza" vendono con IVA.

      Per me e difficoltoso perche mi trovo ad avere la merce con un 22% in piu e a questo punto non riesco ad essere competitivo.

      Ho anche un altra societa che ha la partita IVA EU e quando ricevo la fattura non ho IVA ma ho questa informazione: Non Imp. Art. 41 Cessioni UE

      Ma esiste nella legge Italiana una legge che si potrebbe inserire mio fornitore Italiano senza addebbitarmi il 22% di IVA che non riesco a recuperare?

      Se si, mi potete scrivere quale legge risolve questo problema?

      Purtroppo vedo che anche i commercialiti Italiani non sono d'accordo. Alcuni dicono Ok, va bene senza IVA, altri dicono di NO e in ogni caso meglio vendere con IVA.

      Grazie per Vostro aiuto.
      Scusa, basta che richiedi la registrazione VAT ad HMRC e operi in esenzione IVA intra EU.
      Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by. And that has made all the difference.

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      • #4
        Non essendo residente in UK, e la attivita da 7 mesi, la HMRC mi ha rifiutato partita IVA. Ridicolo!
        Altra cosa ridicola, che in Italia 1 su 4 aziende mi fa fattura senza IVA e altre 3 dicono che mi devono fare fattura con IVA, tutte 4 sono di stesso settore,
        non ci capisco piu niente.

        Comment


        • #5
          Oskar la legge è chiara e mi spiace che molti commercialisti italiani non la conoscano, la situazione è molto semplice e ti spiego di seguito.

          1. La società che vuole acquistare merce da uno stato europeo diverso da quello in cui si trova deve avere la partita iva e questa deve essere iscritta al VIES. Se anche hai la partita iva ma non puoi iscriverti al VIES, come accade per chi si iscrive al regime dei minimi in Italia, non puoi importare in esenzione IVA.

          2. Le società UK senza partita iva non vanno bene per il commercio import export come quello che stai facendo tu. hai scelto male o ti hanno consigliato male. Per avere la partita iva in uk devi essere residente. quindi devi fare una scelta o risiedi in Uk o usi una società di un altro stato. In UK , mercato che conosco e in cui ho lavorato per più di un decennio, hanno avuto un grosso problema di "missing trader" come anche in Italia. Cioè gente non residente che apriva la partita iva, importava merce in uk e poi dopo un anno senza pagare l'iva dovuta "scappava". Hanno risolto il problema in due modi : 1 reverse charge specie sull'elettronica e 2: non danno partita iva ai non residenti, perchè se non paghi non sanno dove venirti a prendere.

          3. Le aziende italiane fanno bene a farti pagare l'IVA, quelle che non lo fanno avranno problemi in seguito quando arriverrano i dati del VIES inglese e saranno incrociati con quello italiano scopriranno che la merce è stata venduta ad una società non iscritta al VIES, gli sarà chiesto di versare l'IVA e pagare anche una bella multa, spero solo che da questi fornitori non acquisti tanta merce se no quando saranno "matematicamente scoperti" avranno seri problemi a pagare e sicuramente tu li perderai come fornitori se ti rifiuti di pagare quello che non stai pagando ora e che invece dovresti pagare visto che non hai una partita iva.

          4. Se i tuoi clienti sono delle aziende e non dei privati ad esempio un ristorante in Germania, a questo dovresti fare fattura esente iva ma tu non puoi farlo perchè come dicevo non sei iscritto al VIES. Creerai problemi anche a queste persone e quando lo scopriranno li perderai come clienti.

          Se il tuo business non è temporaneo e vuoi costruirti una reputazione a lungo tempo : NON USARE PIU' LA UK SENZA PARTITA IVA.

          Ti devi dotare di una società in uno qualunque degli stati EU che abbia partita iva iscritta al VIES. Non c'è altra strada.

          E se per caso sei residente in Italia avrai anche problemi di esterovestizione con il fisco italiano che ti chiederà di pagare le tasse in Italia come se la tua LTD fosse residente in Italia.

          Per i residenti in Italia aprire una LTD UK è la scelta più economica che il mercato offre ma sicuramente la più sbagliata per lavorare senza avere problemi.
          Last edited by Nomad Bill; 07/08/2015, 12:30.
          Scopri il BLOG > NomadiFiscali.com

          Trasferire la residenza ed aprire società all'estero, teoria delle bandiere e nomadismo fiscale.

          Comment


          • #6
            Originariamente Scritto da Oskar Visualizza Messaggio
            Non essendo residente in UK, e la attivita da 7 mesi, la HMRC mi ha rifiutato partita IVA. Ridicolo!
            Altra cosa ridicola, che in Italia 1 su 4 aziende mi fa fattura senza IVA e altre 3 dicono che mi devono fare fattura con IVA, tutte 4 sono di stesso settore,
            non ci capisco piu niente.
            Oskar,
            registrati un marchio qualunque in UK, tipo la scritta "Il mio fiscalista è un coglione" con carattere stilizzato, costa 4 soldi farlo,
            fatto questo, con l'attestato di registrazione scansionato che attesta quindi che la tua LTD ha interesse ad operare sul mercato locale avendo marchio registrato con validità in UK e anche un business plan credibile, richiedi quindi ad HMRC l'apertura della VAT . Io l'ho aperta in questo modo quando ancora non ero residente.

            Ps. La tua posizione è al momento MOLTO pericolosa perché le autorità fiscali italiane potrebbero essere contattate da HMRC e informate della tua situazione e ti potrebbe venire attribuita una partita IVA in Italia dato che operi in Italia con le conseguenze del caso. Devi sistemare questa cosa subito o sono grossi problemi, anche per le aziende italiane che non ti hanno applicato l'IVA.

            Il numero di IVA/VAT è estremamente importante in EU perché non solo ti permette di operare in esenzione IVA nelle transazione intracomunitarie ma TI LEGA TERRITORIALMENTE AL PAESE CHE TE L'HA ATTRIBUITA !!
            Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by. And that has made all the difference.

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            • #7
              Originariamente Scritto da nomad bill Visualizza Messaggio
              Oskar la legge è chiara e mi spiace che molti commercialisti italiani non la conoscano, la situazione è molto semplice e ti spiego di seguito.

              1. La società che vuole acquistare merce da uno stato europeo diverso da quello in cui si trova deve avere la partita iva e questa deve essere iscritta al VIES. Se anche hai la partita iva ma non puoi iscriverti al VIES, come accade per chi si iscrive al regime dei minimi in Italia, non puoi importare in esenzione IVA.

              2. Le società UK senza partita iva non vanno bene per il commercio import export come quello che stai facendo tu. hai scelto male o ti hanno consigliato male. Per avere la partita iva in uk devi essere residente. quindi devi fare una scelta o risiedi in Uk o usi una società di un altro stato. In UK , mercato che conosco e in cui ho lavorato per più di un decennio, hanno avuto un grosso problema di "missing trader" come anche in Italia. Cioè gente non residente che apriva la partita iva, importava merce in uk e poi dopo un anno senza pagare l'iva dovuta "scappava". Hanno risolto il problema in due modi : 1 reverse charge specie sull'elettronica e 2: non danno partita iva ai non residenti, perchè se non paghi non sanno dove venirti a prendere.

              3. Le aziende italiane fanno bene a farti pagare l'IVA, quelle che non lo fanno avranno problemi in seguito quando arriverrano i dati del VIES inglese e saranno incrociati con quello italiano scopriranno che la merce è stata venduta ad una società non iscritta al VIES, gli sarà chiesto di versare l'IVA e pagare anche una bella multa, spero solo che da questi fornitori non acquisti tanta merce se no quando saranno "matematicamente scoperti" avranno seri problemi a pagare e sicuramente tu li perderai come fornitori se ti rifiuti di pagare quello che non stai pagando ora e che invece dovresti pagare visto che non hai una partita iva.

              4. Se i tuoi clienti sono delle aziende e non dei privati ad esempio un ristorante in Germania, a questo dovresti fare fattura esente iva ma tu non puoi farlo perchè come dicevo non sei iscritto al VIES. Creerai problemi anche a queste persone e quando lo scopriranno li perderai come clienti.

              Se il tuo business non è temporaneo e vuoi costruirti una reputazione a lungo tempo : NON USARE PIU' LA UK SENZA PARTITA IVA.

              Ti devi dotare di una società in uno qualunque degli stati EU che abbia partita iva iscritta al VIES. Non c'è altra strada.

              E se per caso sei residente in Italia avrai anche problemi di esterovestizione con il fisco italiano che ti chiederà di pagare le tasse in Italia come se la tua LTD fosse residente in Italia.

              Per i residenti in Italia aprire una LTD UK è la scelta più economica che il mercato offre ma sicuramente la più sbagliata per lavorare senza avere problemi.

              complimenti
              nomad bill , concordo al 100% con la tua analisi, che ha centrato perfettamente il problema...

              agli stessi tuoi risultati e conclusioni ci sono arrivato anche io a forza di consultare decine di commercialisti sloveni che, come in tutto il mondo, non te la contano mai giusta e per intero...
              sono troppo concentrati a richiederti il pagamento delle loro parcelle e sanno che se scopri la realtà perderanno il cliente...
              quanto dici ormai vale in tutta Europa: chi più, chi meno...
              non sono pentito di aver aperto un SP in SLO... per prudenza non ho ancora cominciato a fatturare a clienti italiani...
              attendevo il VIES regolarmente richiesto... e mi meravigliavo che dopo 60 gg non fosse ancora arrivato...
              davo per scontato fosse un atto dovuto ma haimè: così non è !
              ho scoperto che arrivano addirittura a costringere le ditte sospette a depositi cauzionari dai 20 ai 100€ per essere certi che non li fregherai... questo crea un enorme discrezionalità da parte dei controllori, come se di mafie non ce ne fossero già abbastanza, ed inoltre la filosofia resta sempre quella di fare cassa con le sanzioni...
              semplicemente questo non avrà influenze negative, sposterà solo la nazione dove verrà dichiarata e versata l'iva...

              ormai, i giochetti, i funzionari dei vari uff.imposte & dogane li conoscono tutti... e per tacito accordo intenzionale applicano la regola: " hacchà niscìuno è fesso !! "
              ora tocca agli inshore quando cominceranno con gli offshore...
              allora si: che saranno fuochi d'artificio...
              Io ve l'ho già detto e scritto quì, come prevedo andrà a finire:
              si accaniranno a sanzionare brutalmente il consumatore finale....
              come con <Velox & Tutor>/<repressione del mercato dei falsi>!!

              ...il mio Rolex "Vesuviano" !!



              Last edited by Edmond_Dantès; 07/08/2015, 23:11.

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