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Società Bulgara ed identificazione diretta IVA in Italia

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  • Società Bulgara ed identificazione diretta IVA in Italia

    Salve a tutti,
    sto creando un business di corsi di aggiornamento professionale utilizzando una struttura societaria bulgara.
    I corsi di aggiornamento verranno forniti in Italia con diverse sessioni di un ora ciascuno in videoconferenza registrata con server basati fuori Italia. Al termine del corso di aggiornamento ci saranno degli esami da tenere in Italia e per questi mi appoggierò a figure professionali italiane che retribuirò dalla società bulgara.

    Vengo al dunque,
    il dunque è la modalità di fatturazione di questi corsi agli utenti finali che diciamo sono per il 90% possessori di partita iva italiana e per il resto soggetti con solo codice fiscale.
    La strada più semplice è per me quella di utilizzare alcune società "collegate" in Italia e riconoscergli una percentuale sulla vendita. E' probabilmente la strada che seguirò anche se i profitti di queste società sono giù pesantemente "sifonati" fuori Italia.

    La strada alternativa che sto valutando è l'identificazione diretta iva della società bulgara in Italia, in questo modo la società bulgara fatturerebbe direttamente all'utente finale e verserebbe l'iva all'erario mentre il 100% del profitto finirebbe tassato in Bulgaria. Relativamente a questo però ho due dubbi:
    - 1. Da quanto ho capito, l'identificazione diretta si fa quando serve fatturare a soggetti che non hanno partita iva, non soggetti con partita iva che nel caso in questione sarebbero un 90% vedi http://www.google.co.uk/url?sa=t&rct...MpS_c_s-3w-ggw

    -2. Ho paura che pagando i comensi degli esaminatori con la società bulgara e partita iva italiana possa prefigurarsi un presupposto di "stabile organizzazione" in Italia dovuta ad un rapporto subordinato di questi soggetti.

    Un vs. parere a riguardo ? Grazie in anticipo.
    Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by. And that has made all the difference.

  • #2
    in questo caso rientri nella fattispecie delle vendite on-line leggiti bene i 3 articoli che ho pubblicato...

    http://www.elusione-fiscale.com

    il tutto è più semplice di quanto pensi...
    per i clienti B2B non ci sono problemi... sono sorgetti passivi di IVA e quindi verseranno loro l'IVA allo stato italico con il modello intra...

    per i B2C ti puoi servire dei servizi che ogni stato con il VIES ed i portali collegati forniscono per poter tu pagare l'iva nella misura% del paese di competenza (quello di residenza del consumatore) allo stato BG che a sua volta provvederà a girarlo a quello italico...
    in alternativa ma non credo ti convenga devi provvedere un responsabile per l'IVA in IT e presentare la denuncia iva e versarla, come se tu fossi una ditta italica...


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    • #3
      Fabio leggi qui sotto, credo che troverai la risposta che cerchi.

      Scopri il BLOG > NomadiFiscali.com

      Trasferire la residenza ed aprire società all'estero, teoria delle bandiere e nomadismo fiscale.

      Comment


      • #4
        Originariamente Scritto da nomad bill Visualizza Messaggio
        Fabio leggi qui sotto, credo che troverai la risposta che cerchi.

        http://www.nap.bg/en/page?id=572

        per chi non mastica l'idioma della "Perfida Albione"


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        Last edited by Edmond_Dantès; 31/07/2015, 19:08.

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        • #5
          Grazie della risposta Edmond,
          il discorso è che il mio target è per il 90% partite iva italiane ma non società, in genere ditte individuali, quindi braccia strappate dalla terra per quanto riguarda le loro conoscenze fiscali. Sarebbe quindi un suicidio e conseguente accettata sulle mie palle spiegare a ciascun cliente che non c'è iva perché la società è bulgara e che devono fare una dichiarazione intra. Da qui l'idea dell'identificazione diretta iva in italia in modo che non si debbano occupare di niente e ricevano una fattura con iva italiana e buona notte.

          Il discorso che pure non mi è chiaro è che dalla documentazione tributaria che ho visto, non si capisce se una volta identificata la società bulgara ai fini iva in italia, questa identificazione va usata solo per fatturare a clienti italiani sprovvisti di p.iva che riceveranno quindi una fattura con iva italiana o anche per i soggetti italiani con p.iva. Sembrerebbe dalla documentazione che ai soggetti con p.iva la fattura va fatta sempre in esenzione usando la p.iva bulgara. Indago meglio comunque.
          Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by. And that has made all the difference.

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          • #6
            credo, ma devi chiedere conferma, che:
            un intra-comunitario abbia facoltà di richiedere una posizione IVA in Italia e fare solo il versamento e la dichiarazione iva relativamente a quanto dovuto e versato per i clienti B2B e B2C italiani... senza chiedere stabile organizzazione...
            per gli extra-UE, che: hanno facoltà di prendere una posizione IVA, con relativo responsabile, in uno qualunque dei 24 paesi membri e da qui: attraverso il MOSS del paese di accesso, ovviamente oltre a diciarare e versare l'IVA competente al paese di acceso, conguagliare gli altri 23 paesi che possono avere aliquote diverse... da stato a stato...

            almeno, così io ho capito !


            questo mi ha fornito la mia commercialista Slovena:




            anzi ! ...mò, lo pubblico su :

            http://www.elusione-fiscale.com/

            Last edited by Edmond_Dantès; 01/08/2015, 21:35.

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