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Equitalia: cartelle esattoriali tutte nulle. La sentenza.

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  • Equitalia: cartelle esattoriali tutte nulle. La sentenza.

    27/05/2015 - Con una sentenza che farà tremare il fisco italiano e la tenuta dei conti pubblici, la CTP di Campobasso è la prima Corte a dichiarare la nullità delle cartelle esattoriali notificate da Equitalia, perché emesse a seguito di un atto dell’Agenzia delle Entrate firmato da uno dei “falsi dirigenti” (quelli, cioè, decaduti a seguito della sentenza della Corte Costituzionale di marzo scorso). La novità di questa pronuncia è che – confermando quanto avevamo anticipato in tutti questi anni, ad essere annullato non è più (solo) l’accertamento fiscale in sé, ma il successivo atto di Equitalia, la famigerata cartella, notificata quando ormai sono scaduti i termini per impugnare il primo.

    Il che non fa che avvalorare la tesi secondo cui gli atti delle Entrate sono radicalmente nulli, ossia non sanabili neanche con il decorso del tempo. E, in buona sostanza, apre la possibilità del ricorso non solo a chi ha ricevuto un accertamento fiscale, ma anche a chi abbia già presentato ricorso contro quest’ultimo, o a chi abbia già sostenuto il primo o il secondo grado (senza successo), ed ancora a chi non abbia fatto mai opposizione e si sia visto quindi notificare la cartella di Equitalia. O, addirittura, anche per quanti hanno fatto decorrere i sessanta giorni dalla notifica del plico dell’Agente della riscossione senza impugnarlo davanti al giudice. Questo perché, stando a quanto insegnano i manuali di diritto, se un atto è nullo, tale vizio può essere fatto valere in qualsiasi momento (ossia, in qualsiasi stato e grado di giudizio) ed anche dal giudice stesso: la nullità, insomma, non può essere mai sanata.

    LA VICENDA - Con la pronuncia in oggetto, il Collegio ha accolto il ricorso di un contribuente, annullando la cartella di pagamento a fini Irap e Iva.

    L’atto impositivo, notificato al debitore, era stato emesso in base a ruolo firmato da un funzionario con incarico di dirigente, ma non in possesso della relativa qualifica: questione sulla quale, di recente, si è pronunciata la Corte Costituzionale stabilendo la nullità di tali nomine perché avvenute senza concorso (per ricordare l’intera vicenda rinviamo a “Dirigenti delle Entrate senza poteri”). Il ricorrente, che tuttavia aveva già presentato ricorso alla data della sentenza della Consulta, ha integrato il proprio atto con un motivo aggiunto sostenendo l’illegittimità del conferimento d’incarico al funzionario firmatario dell’atto impugnato, citando la sentenza della Corte costituzionale.

    Ovviamente, la prima difesa dell’Agenzia delle Entrate è stata quella di sostenere che la sentenza della Corte Costituzionale non potrebbe essere applicata a tutti i rapporti che abbiano già “esaurito” i propri effetti, e quindi anche a quegli avvisi per i quali, essendo scaduti i relativi termini di impugnazione, siano già state emesse le relative cartelle di pagamento. Nulla di più falso, secondo la Ctp di Campobasso che rigetta le eccezioni del fisco e conferma la nullità della cartella esattoriale.

    NULLITA' ANCHE PER LE CARTELLE EQUITALIA - La pronuncia d’illegittimità costituzionale di una norma di legge – si legge in sentenza – determina la cessazione della sua efficacia nei confronti dell’intera popolazione italiana e impedisce, dopo la pubblicazione della sentenza, che essa possa essere applicata anche ai rapporti passati (come, per esempio, gli atti del fisco già notificati e i cui termini per l’opposizione siano scaduti), stante l’effetto retroattivo dell’annullamento.
    Il concetto è, dunque, molto chiaro: l’accertamento fiscale fondato su norme incostituzionali è radicalmente nullo e tale nullità – sebbene l’atto non sia stato impugnato nei termini – si ripercuote anche sulla successiva cartella esattoriale di Equitalia.

    Tratto da: http://www.quifinanza.it/9514/tasse/...-sentenza.html



    I commenti li lascio ad Edmont....
    Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

  • #2
    Bufera sull'agenzia delle Entrate: decadono 700 dirigenti e le cartelle esattoriali


    Milioni di cartelle esattoriali notificate negli ultimi anni sono a rischio nullità

    La Corte Costituzionale si è finalmente espressa su una questione che da tempo pendeva sui contribuenti: lo scandalo dei “falsi” dirigenti presso l’Agenzia delle Entrate, oltre 700 funzionari (su mille) che erano stati “elevati” al ruolo di dirigenti pur senza aver partecipato a un normale concorso. Ora, di conseguenza, potrebbero risultare nulle anche le cartelle di accertamento firmate dagli stessi. Vediamo nel dettaglio la vicenda, la sentenza e le conseguenze per i contribuenti con l'approfondimento dell'avvocato Angelo Greco. (vedi sopra)

    Tratto da: http://www.quifinanza.it/9278/foto/b...attoriali.html
    Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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    • #3
      ....e finalmente una "buona notizia"
      I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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      • #4
        secondo me queste notizie servono solo a creare lavoro per gli avvocati,
        i quali poi non si "indignano" troppo, quando il sistema giuridico fa porcate di ogni genere
        e vendono il culo dei cittadini dei loro clienti, con saldi sempre maggiori

        Fra qualche tempo non ci sara da meravigliarsi se fanno uscire la sentenza della corte costituzionale, che invece dice con un giro di parole poco compresibile, che tali cartelle sono perfettamente lecite.

        Quando qui abbiamo il presidente Mattarella, che che da giudice costituzionale ha bocciato il porcellum per incostituzionalita
        e poi firma l?italicum, che è ancora più incostituzionale,
        ad i più furbi puo fare capire quale livello mafioso raggiunge la giustizia in Italia.

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