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Nel corso del 2014, le aliquote d’ imposta sul reddito delle società, le esenzioni IVA e le altre agevolazioni si sono tradotte in uno sgravio fiscale per le piccole imprese e micro-imprese (SME) pari a circa 9.8 miliardi di dollari Usa.
Le agevolazioni fiscali, nel paese cinese, sono considerate molto importanti, in quanto queste entità rappresentano oltre il 75% del numero complessivo di imprese e tali agevolazioni sono state prorogate fino alla fine del 2016, consentendo alle aziende di ridurre il reddito imponibile del 50%. Inoltre, l’ esenzione dall’ imposizione IVA e dalla business tax, prevista per le imprese con vendite mensili fino a 30.000 Renminbi (circa 4.8 milioni di dollari Usa), è stata prorogata fino al 31 dicembre 2015.
Sono state anche previste esenzioni dall’ imposta di bollo e per alcune tasse di registrazione e canoni di licenza.
Il 25 febbraio 2015 Cina e Corea del Sud, tra l' atro, hanno siglato il testo del loro accordo di libero scambio.
I dazi doganali sui prodotti non sensibili verranno eliminati in parte da subito e in parte entro 10 anni, mentre quelli sui prodotti sensibili saranno aboliti entro 10-20 anni dall’ entrata in vigore del FTA.
L’ accordo di libero scambio non si limita a disciplinare solo il commercio di beni e servizi, ma anche l’e-commerce, le politiche sulla concorrenza e gli appalti pubblici, mentre le due parti dell’ accordo si sono impegnate a intraprendere ulteriori colloqui in materia di servizi finanziari e di investimento nel prossimo futuro.
Al solito, buon business offshore a Voi tutti...