Salve, sono un vostro assiduo lettore e da questo forum ho imparato molte cose utili.
E' la prima volta che scrivo e lo faccio per un problema che riguarda una persona a me molto cara.
Questa è una storia di vita reale, di quelle che quando ti capitano di fronte agli occhi capisci tante cose.
Nel giro di 6 mesi entrambi i suoi genitori sessantenni sono rimasti invalidi al 100% (nel senso che devono essere anche imboccati per mangiare, lavati o tirati su dal letto).
Lei e sua sorella, due trentenni del tutto inesperte di finanza, economia e tasse si trovano in questa situazione:
I genitori dispongono in un paese extra europeo che ha aderito all'accordo di scambio informazioni OCSE di un capitale di circa 200 mila euro depositato in una banca locale e di un immobile a reddito.
Questa disponibilità, mai dichiarata alle autorità italiane, si è formato nel seguente modo:
1) Depositi risalenti agli anni 80 e 90. Non c'è stato alcun trasferimento in alcun modo di capitale dall'Italia negli ultimi dieci anni.
2) Rendita dall'affitto mensile di questo appartamento, mese dopo mese.
3) L'appartamento (che ha un valore di circa 300 mila euro) è stato acquisito per donazione da un parente stretto (ormai defunto) circa 20 anni fa, anche la donazione non è mai stata segnalata in Italia in alcun modo.
4) Vista l'impossibilità dei genitori di viaggiare, è anche complicato pensare di andare a chiudere il conto e risolvere in qualche altra maniera (bitcoin?). La banca non intende collaborare in alcun modo, ha posto forti limiti al prelievo contanti e per ora non ha indicato nessuna soluzione per la chiusura conto senza la presenza dei titolari in loco.
5) L'immobile è intestato ad uno solo dei genitori. Mentre i conti correnti sono intestati ai due genitori più una delle figlie.
A vostro avviso quali sono le strade per queste ragazze per regolarizzare questa posizione spendendo il meno possibile?
Attualmente, per assistere entrambi i genitori hanno venduto l'attività di famiglia e sono in grosse difficoltà.
Ho già consigliato loro di rivolgersi ad un avvocato fiscalista, ma temo non lo faranno, per i costi e anche perché sono allo stremo delle forze.
Ho seriamente paura che finiscano con nei guai con questa storia dell'OECD, e veramente ne hanno già fino al collo di problemi, se perdono questi soldi (o una buona parte) non sanno più come assistere i genitori, di fatto questi sono gli ultimi risparmi rimasti alla famiglia per affrontare il futuro, dopo 40 anni di lavoro di questi sfortunati genitori.
Ho capito che ci potrebbero essere varie strade per regolarizzare questa situazione.
A vostro avviso quale potrebbe essere la soluzione migliore e quali costi aspettarsi?
Se può essere utile saperlo, questa famiglia vive a Roma.
Grazie a tutti.
E' la prima volta che scrivo e lo faccio per un problema che riguarda una persona a me molto cara.
Questa è una storia di vita reale, di quelle che quando ti capitano di fronte agli occhi capisci tante cose.
Nel giro di 6 mesi entrambi i suoi genitori sessantenni sono rimasti invalidi al 100% (nel senso che devono essere anche imboccati per mangiare, lavati o tirati su dal letto).
Lei e sua sorella, due trentenni del tutto inesperte di finanza, economia e tasse si trovano in questa situazione:
I genitori dispongono in un paese extra europeo che ha aderito all'accordo di scambio informazioni OCSE di un capitale di circa 200 mila euro depositato in una banca locale e di un immobile a reddito.
Questa disponibilità, mai dichiarata alle autorità italiane, si è formato nel seguente modo:
1) Depositi risalenti agli anni 80 e 90. Non c'è stato alcun trasferimento in alcun modo di capitale dall'Italia negli ultimi dieci anni.
2) Rendita dall'affitto mensile di questo appartamento, mese dopo mese.
3) L'appartamento (che ha un valore di circa 300 mila euro) è stato acquisito per donazione da un parente stretto (ormai defunto) circa 20 anni fa, anche la donazione non è mai stata segnalata in Italia in alcun modo.
4) Vista l'impossibilità dei genitori di viaggiare, è anche complicato pensare di andare a chiudere il conto e risolvere in qualche altra maniera (bitcoin?). La banca non intende collaborare in alcun modo, ha posto forti limiti al prelievo contanti e per ora non ha indicato nessuna soluzione per la chiusura conto senza la presenza dei titolari in loco.
5) L'immobile è intestato ad uno solo dei genitori. Mentre i conti correnti sono intestati ai due genitori più una delle figlie.
A vostro avviso quali sono le strade per queste ragazze per regolarizzare questa posizione spendendo il meno possibile?
Attualmente, per assistere entrambi i genitori hanno venduto l'attività di famiglia e sono in grosse difficoltà.
Ho già consigliato loro di rivolgersi ad un avvocato fiscalista, ma temo non lo faranno, per i costi e anche perché sono allo stremo delle forze.
Ho seriamente paura che finiscano con nei guai con questa storia dell'OECD, e veramente ne hanno già fino al collo di problemi, se perdono questi soldi (o una buona parte) non sanno più come assistere i genitori, di fatto questi sono gli ultimi risparmi rimasti alla famiglia per affrontare il futuro, dopo 40 anni di lavoro di questi sfortunati genitori.
Ho capito che ci potrebbero essere varie strade per regolarizzare questa situazione.
A vostro avviso quale potrebbe essere la soluzione migliore e quali costi aspettarsi?
Se può essere utile saperlo, questa famiglia vive a Roma.
Grazie a tutti.
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