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e-commerce integratori

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  • e-commerce integratori

    Per cominciare un saluto a tutti e un apprezzamento particolare agli amministratori e ai frequentatori del forum. Finalmente uno spazio in cui si leggono e si discutono argomenti interessanti in maniera piu che professionale.
    Mi sono appena iscritto e vorrei, se possibile porre un quesito.
    E' mia intenzione aprire in e-commerce dedicato alla vendita di integratori vitaminici ed estratti erboristici.
    I punti di forza di questa mia idea sono: l'assenza in Italia e in diversi paesi europei di molti principi attivi (non perche illegali, ma perche semplicemente non contemplati nell'elenco del Ministero della Salute o perchè non conosciuti (ma venduti liberamente se provenienti da un paese dell'UE, in quanto non soggetti a sdoganamento); vitamine ed antiossidanti ad alto dosaggio per l'ottenimento di un valido effetto terapeutico. Sono sostanze effettivamente che rendono inutile il ricorso a molti farmaci e che non hanno, in quanto naturali, nessun effetto collaterale. Un esempio è l'estratto della pianta Mucuna Pruriens il cui principio attivo è la L-dopa utile nel Parkinson. In Italia se ne è sentito mai parlare? Praticamente sconosciuta e/o comunque non utilizzata, causa il diffuso scetticismo nei confronti di tali prodotti. Mi direte funziona? Certo, l'ho usata personalmente su alcuni pazienti e funziona alla grande. IL sito fra l'altro conterrà anche consigli su come curare diverse patologie a carattere degenerativo e presenterà i relativi prodotti in vendita a prezzi molto competitivi. Il problema principale che si pone è il seguente: il sito non deve per nessun motivo figurare in Italia, paese in cui vige una legislazione molto rigida e restrittiva per un e-commerce del genere. I fornitori saranno essenzialmente statunitensi e indiani per i prodotti ayurvedici.
    Quale sarebbe la vostra strategia?
    - l'apertura del sito su un hosting anonimo in modo che non si possa ricondurre al sottoscritto la paternita del sito?
    - però i pagamenti che dovrebbero essere fatti con carta di credito o pay pal, verrebbero fatti in una banca italiana o
    verrebbe acceso un apposito c/c in un altro paese?
    - la sede della societa e/o del sito dovrebbero figurare in europa per due motivi. Il primo è che chi compra deve avere la certezza che i prodotti arrivino a destinazione in un tempo ragionevole, il secondo è che la merce deve entrare in europa e venduta gia sdoganata. Attualmente ordino i prodotti e li importo facendoli transitare attraverso la dogana inglese, poi con un servizio di mail forwarding li faccio arrivare in Italia e li consegno. Questo mi permette di pagare
    meno tasse doganali e soprattutto di non vedermi ogni volta bloccata la merce presso la dogana italiana; la dogana
    inglese è infatti molto più flessibile. Se siete a conoscenza di un paese in cui gli oneri doganali sono piu favorevoli...
    - E' possibile aprire un sito e-commerce usando una sede legale avente un indirizzo virtuale in un paese a tassazione
    leggera, tipo Malta, Slovenia, ecc? La sede legale non deve infatti avere nessun compito di natura logistica, le merci
    arriverebbero direttamente presso il mio indirizzo qui in Italia per essere smistate (sarebbe in pratica un deposito)
    Credo di aver sintetizzato alla meglio il mio progetto. E' una start up quindi non ho uno storico per fornire un'adeguata proiezione in termini di fatturato, ma l'obiettivo che mi pongo è per cominciare il raggiungimento di 5000 € mensili di fatturato.
    Un saluto a tutti e un grazie in anticipo a chiunque voglia aiutarmi a dipanare la matassa!

  • #2
    in effetti, potrei anche aprire la sede e-commerce in qualsiasi parte del mondo con valuta espressa in euro, tenendo presente le condizioni piu favorevoli (tassazione, burocrazia, ecc).
    La merce invece arriverebbe qui in Italia dove verrebbe smistata e spedita ai clienti.
    Siccome il pagamento verrebbe effettuato tramite carta di credito o paypal, la banca con la quale operare potrebbe anche essere in un altro Paese?
    E' sbagliato il concetto secondo voi?

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    • #3
      slovenia. un grosso sito ha fatto tutto lì, spediscono da trieste. è borderline, anche perché vendono prodotti legali lì e illegali qui (solita legislazione italiana ridicola). per me è l'unica via percorribile dal punto di vista di tasse e logistico.

      se vuoi avviare un'impresa vai lì e fai tutto lì. senza menate del tipo "tutto virtuale"....

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      • #4
        ciao philippe, grazie mille per la risposta. Sai come si chiama questo sito? Mi piacerebbe visitarlo.

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        • #5
          avevo messo l'indirizzo web ma l'ho tolto perche non so se contrasta con le regole del forum

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          • #6
            linkato in pvt

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            • #7
              thanks! Mi sapresti indicare chi puo assistermi per una cosa del genere e magari quali potrebbero essere i costi?

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              • #8
                philippe, funziona bene la logistica in slovenia?quindi gli consigli di aprire direttamente il magazzino li?

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                • #9
                  Ciao Raffaele,

                  E' mia intenzione aprire in e-commerce dedicato alla vendita di integratori vitaminici ed estratti erboristici.
                  I punti di forza di questa mia idea sono: l'assenza in Italia e in diversi paesi europei di molti principi attivi (non perche illegali, ma perche semplicemente non contemplati nell'elenco del Ministero della Salute o perchè non conosciuti (ma venduti liberamente se provenienti da un paese dell'UE, in quanto non soggetti a sdoganamento); vitamine ed antiossidanti ad alto dosaggio per l'ottenimento di un valido effetto terapeutico. Sono sostanze effettivamente che rendono inutile il ricorso a molti farmaci e che non hanno, in quanto naturali, nessun effetto collaterale. Un esempio è l'estratto della pianta Mucuna Pruriens il cui principio attivo è la L-dopa utile nel Parkinson. In Italia se ne è sentito mai parlare? Praticamente sconosciuta e/o comunque non utilizzata, causa il diffuso scetticismo nei confronti di tali prodotti. Mi direte funziona? Certo, l'ho usata personalmente su alcuni pazienti e funziona alla grande. IL sito fra l'altro conterrà anche consigli su come curare diverse patologie a carattere degenerativo e presenterà i relativi prodotti in vendita a prezzi molto competitivi.
                  idea interessante. considera l'apertura di uan società in una giurisdizione europea dove non esistonor egolamentazioni restrittive in mase alla tipologia di prodotto e anche nel momento in cui vai a proporre cosnigli curativi, che questi siano anch'essi contemplati nelle non restrizioni, oppure rilasciati da un medico (se non lo sei tu, ma forse si..)

                  Il problema principale che si pone è il seguente: il sito non deve per nessun motivo figurare in Italia, paese in cui vige una legislazione molto rigida e restrittiva per un e-commerce del genere.
                  questo è il minore dei problemi

                  I fornitori saranno essenzialmente statunitensi e indiani per i prodotti ayurvedici.
                  ok, tutti extra EU?

                  Quale sarebbe la vostra strategia?
                  - l'apertura del sito su un hosting anonimo in modo che non si possa ricondurre al sottoscritto la paternita del sito?
                  sicuramente.

                  - però i pagamenti che dovrebbero essere fatti con carta di credito o pay pal, verrebbero fatti in una banca italiana o
                  verrebbe acceso un apposito c/c in un altro paese?
                  tutto fuori, assolutamente. società e conto.

                  - la sede della societa e/o del sito dovrebbero figurare in europa per due motivi.
                  potrebbero anche non dover coincidere, ma questa è un'altra storia, prematura per una startup.

                  Il primo è che chi compra deve avere la certezza che i prodotti arrivino a destinazione in un tempo ragionevole, il secondo è che la merce deve entrare in europa e venduta gia sdoganata.
                  ok. puoi anche accordarti con una società che offra tali servizi.

                  Attualmente ordino i prodotti e li importo facendoli transitare attraverso la dogana inglese, poi con un servizio di mail forwarding li faccio arrivare in Italia e li consegno. Questo mi permette di pagare
                  meno tasse doganali e soprattutto di non vedermi ogni volta bloccata la merce presso la dogana italiana; la dogana
                  inglese è infatti molto più flessibile. Se siete a conoscenza di un paese in cui gli oneri doganali sono piu favorevoli...
                  puoi pensare ad aprire una socità in UK (anche se non mi piacciono le uk, se serve per la dogana...)
                  Cipro è un'ottima giurisdizione, da verificare il fattore dogana.

                  - E' possibile aprire un sito e-commerce usando una sede legale avente un indirizzo virtuale in un paese a tassazione
                  leggera, tipo Malta, Slovenia, ecc?
                  SI. Malta la eviterei. Slovenia, Croazia e tutto l'est europeo invece puoi prenderlo in considerazione. anche la lettonia per esempio..

                  La sede legale non deve infatti avere nessun compito di natura logistica, le merci
                  arriverebbero direttamente presso il mio indirizzo qui in Italia per essere smistate (sarebbe in pratica un deposito)
                  in questo caso devi organizzarti per far figurare un rapporto di collaborazione con l'azienda estera. se la emrce sta in italia viene spedita dall'italia serve un magazzino con smistamento della società estera. verifica i DTA delle varie giurisdizioni prese in considerazione che non vadano a considerare stabile costituzione il fatto di avere un magazzino (la magigor parte delle volte non è così e puoi operare tranquillamente in questo senso)

                  Credo di aver sintetizzato alla meglio il mio progetto. E' una start up quindi non ho uno storico per fornire un'adeguata proiezione in termini di fatturato, ma l'obiettivo che mi pongo è per cominciare il raggiungimento di 5000 € mensili di fatturato.
                  Un saluto a tutti e un grazie in anticipo a chiunque voglia aiutarmi a dipanare la matassa!
                  se è una startup e con fatturato previsto 60k annuo (c'è da capire l'utile) ti serve una struttura che sia conveniente anche da un punto di vista di gestione non solo di tassazione.
                  I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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                  • #10
                    Ciao David e grazie innanzitutto. Vorrei rappresentarti un possibile scenario.
                    Come la vedi sede legale, se possibile senza presenza fisica, perchè non è necessario, in quanto le fatturazioni e gli ordini li gestirei personalmente dall'Italia. Quindi magari un indirizzo presso un fiduciario (commercialista, avvocato, ecc) in qualsiasi parte del mondo (Nevis, Delaware ecc) con relativo sito a questo punto anch'esso coincidente con l'indirizzo della sede legale. Il mercato di riferimento è Italia e Europa in generale (gli Usa non avrebbe senso perche non sarei competitivo), per cui la valuta sarebbe espressa in Euro. La merce parte dal fornitore, viene sdoganata in UK e con il servizio di mail forwarding di cui mi avvalgo ora e viene spedita in Italia presso il mio domicilio. I pagamenti dal sottoscritto ai fornitori e dai clienti al sottoscritto vengono fatti tramite banca estera. Ci sarebbe da considerare solo il trasferimento delle merci da UK a Italia ma non dovrebbero destare sospetti in quanto figurerebbero come spedizione privata. La merce viene inviata poi dal sottoscritto ai clienti tramite poste o corriere.
                    Un saluto Raffaele

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                    • #11
                      Domanda , il servizio mail forwarding non potrebbe gestirti le spedizioni ai clienti finali ?

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                      • #12
                        no, costerebbe troppo fare spedizioni singole.
                        Ma visto che io sono per le cose semplici e concrete, sto pensando di avviare il business aprendo un hosting offshore che mi consenta l'anonimato e un c/c presso una banca offshore. Tutto a mio nome, eventualmente con i dati della mia attuale attività che si occupa di tutt'altro. Questo mi permetterebbe di osservare per un periodo di tempo (limitato) l'andamento degli affari, cosi da decidere con dati alla mano le scelte più giuste da fare. Fattibile?

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                        • #13
                          finchè il giro è limitato tutto o quasi si può fare . Mi preoccupano non poco le spedizioni che arrivano da te , tanto più trattandosi di prodotti non legali in Italia .

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                          • #14
                            non illegali, solo non contemplati nell'elenco del Ministero della Salute. Equivale ad un vuoto normativo più o meno

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                            • #15
                              Non è che mi tranquillizzi molto . Finchè si tratta di poca roba potresti passare liscio , ma se il giro prende una buona piega c'è da starci attenti

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