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Come scegliere?

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  • Come scegliere?

    È da qualche mese che leggo questo forum e altre risorse in rete perchè vorrei poter cominciare a lavorare tranquillo con la mia attività online. Cerco di informarmi perchè non mi piace affidarmi ciecamente a nessuno, nemmeno a persone dalla provata competenza e onestà. Un minimo devo essere informato. Devo dire che non è sempre facile, anche perchè a volte i pareri mi sembrano (comprensibilmente) di parte. Allora come scegliere il consulente giusto? La giurisdizione giusta? Come dovrebbe muoversi secondo voi un piccolo imprenditore?

  • #2
    Se non fatturi più di 25k annuali mettiti l'anima in pace e goditi i tuoi soldi. La forbice fra i 6.000 che puoi guadagnare senza pagare le tasse e i 25.000 tassati hanno lo stesso guadagno netto. dopo, eventualmente, potrai pensare a mettere su un'azienda.

    Per l'area grigia (6.000-25.000) appoggiati ad esempio a Multiplo che ti permette di fatturare senza troppe storie.

    In altre parole, non aprire azienda sotto i 25k perché altrimenti tasse e balzelli prosciugano tutto il guadagno e non ti resta nulla!

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    • #3
      Intanto inizia ad incassare ! Buon business

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      • #4
        Grazie per le risposte e chiedo scusa perchè mi sono reso conto di essermi espresso male. In realtà già sto lavorando, è solo che vorrei cominciare a farlo in maniera tranquilla dato che al momento la mia posizione fiscale è inesistente.

        Originariamente Scritto da Banzai Visualizza Messaggio
        Se non fatturi più di 25k annuali mettiti l'anima in pace e goditi i tuoi soldi. La forbice fra i 6.000 che puoi guadagnare senza pagare le tasse e i 25.000 tassati hanno lo stesso guadagno netto. dopo, eventualmente, potrai pensare a mettere su un'azienda.

        Per l'area grigia (6.000-25.000) appoggiati ad esempio a Multiplo che ti permette di fatturare senza troppe storie.

        In altre parole, non aprire azienda sotto i 25k perché altrimenti tasse e balzelli prosciugano tutto il guadagno e non ti resta nulla!
        Da quello che avevo capito, lavorando offshore è possibile trovare giurisdizioni in cui non si è soggetti a tassazione nel paese (se non si fa business lì). Le uniche tasse ricorrenti sono quelle fisse annuali per la società, più le spese eventuali del conto. Ovviamente gli utili andrebbero dichiarati nel paese di residenza, ma facciamo che questo è un discorso a parte....... Ho capito male?

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        • #5
          Originariamente Scritto da bobbym Visualizza Messaggio
          .....lavorando offshore
          A. intendi dire " lavorando in Italia con una struttura offshore "

          è possibile trovare giurisdizioni in cui non si è soggetti a tassazione nel paese (se non si fa business lì).
          B. Se lavori in Italia con una struttura offshore le giurisdizioni in cui non è soggetti a tassazione nel paese le hai già trovate : sono quelle della struttura offshore.
          C. In realtà costituendo una società offshore sei soggetto a tassazione dato che le tasse di costituzione e mantenimento le paghi + tutte le tasse che i professionisti ti accolleranno con le loro competenze

          (se non si fa business lì).
          D. Il business lo fai li e lo fai con il Paese creando una struttura che ti permette di creare reddito al di fuori del Paese.
          E. Quello che non puoi fare é creare reddito all interno di quel Paese ovvero lavorare.

          Le uniche tasse ricorrenti sono quelle fisse annuali per la società, più le spese eventuali del conto.
          Vedi punto C

          Ovviamente gli utili andrebbero dichiarati nel paese di residenza,

          Se ci sono ovvero se ricorrono i requisiti di imputabilita fiscale previsti nel Paese di residenza.

          ma facciamo che questo è un discorso a parte.......
          Escludendo la soluzione di prelevare soldi da offshore nel proprio Paese tramite carte di debito o credito offshore perché in questo modo le violazioni sono almeno 3 e cioè
          - il non aver dichiarato l utile
          - il possesso e l uso di carte, non dichiarate , in quanto anonime o intestate alla società offshore
          - il prelievo , non dichiarato , dell utile con queste carte

          Ho capito male?
          La soluzione sbagliata é generalmente una soluzione a una domanda sbagliata .
          Correggi la domanda in una forma legittima e lecita e troverai la soluzione idonea .
          Last edited by fabioc; 30/07/2014, 04:26.

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          • #6
            Promosso , hai capito tutto perfettamente . In poche parole con qualche centinaio di euro l'anno di tasse sei a posto ,se ci sommiamo anche i costi di mantenimento di un conto offshore con 500 -600 euro " All Inclusive" annue te le cavi . Il risparmio poi lo hai anche in termini pratici , non devi tenere nessuna contabilità ,nè presentare dichiarazione dei redditi . Ogni anno , ti paghi la tua quota di tasse tramite carta di credito o bonifico e i tuoi obblighi fiscali son finiti lì

            Originariamente Scritto da bobbym Visualizza Messaggio
            Grazie per le risposte e chiedo scusa perchè mi sono reso conto di essermi espresso male. In realtà già sto lavorando, è solo che vorrei cominciare a farlo in maniera tranquilla dato che al momento la mia posizione fiscale è inesistente.



            Da quello che avevo capito, lavorando offshore è possibile trovare giurisdizioni in cui non si è soggetti a tassazione nel paese (se non si fa business lì). Le uniche tasse ricorrenti sono quelle fisse annuali per la società, più le spese eventuali del conto. Ovviamente gli utili andrebbero dichiarati nel paese di residenza, ma facciamo che questo è un discorso a parte....... Ho capito male?

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            • #7
              nota

              Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
              Promosso , hai capito tutto perfettamente . In poche parole con qualche centinaio di euro l'anno di tasse sei a posto ,se ci sommiamo anche i costi di mantenimento di un conto offshore con 500 -600 euro " All Inclusive" annue te le cavi . Il risparmio poi lo hai anche in termini pratici , non devi tenere nessuna contabilità ,nè presentare dichiarazione dei redditi . Ogni anno , ti paghi la tua quota di tasse tramite carta di credito o bonifico e i tuoi obblighi fiscali son finiti lì
              Quindi a parte le tasse di mantenimento e il costo del conto bancario non ci sono altre spese o carte da compilare e conservare.

              Puoi fare un esempio di un Paese dove non c è bisogno nè del registered agent ne del professionista fiscalista locale ?

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              • #8
                Il registered agent c'è ed è già nel computo presentato il quale non si prende più di un centinaio di euro l'anno .
                Penso non sia un segreto , la più conosciuta di tutte è il Delaware ( lavorando entro certi parametri ovviamente ,altrimenti serve fiscalista e dichiarazione ) . E poi abbiamo le caraibiche

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                • #9
                  Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                  Ogni anno , ti paghi la tua quota di tasse tramite carta di credito o bonifico e i tuoi obblighi fiscali son finiti lì
                  Però io non la farei proprio così semplice, soprattutto agli occhi di chi è inesperto e cerca informazioni. Io non direi "i tuoi obblighi fiscali sono finiti li", perché forse è proprio li che cominciano gli obblighi fiscali. E per di più mi preoccuperei anche da quale conto parte il bonifico delle tasse annuali o da quale carta di credito viene fatto il pagamento soprattutto quando si usano strutture con fiduciarie e prestanome vari. E' vero che se incorpori una offshore per fare un business da pochi spiccioli l'anno non dai nell'occhio a nessuno, ma al primo errore commesso devi essere cosciente del fatto che hai in mano un castello di sabbia.

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                  • #10
                    Parte ovviamente tutto dal conto aziendale , offshore .
                    Io la faccio semplice perchè parto dal presupposto che se uno cerca una offshore ha una ( seppur minima o vaga ) idea di cosa significa ciò .
                    Converrai che se per ogni discussione aperta , ogni volta si ripartono dalle basi intasiamo il forum e diventiamo pazzi a ripetere all'infinito le solite cose .
                    In questo caso l'utente svolge un attività online ,nessuna presenza sul territorio che gli rende qualche migliaio di euro l'anno (finora esercitata senza nessuna struttura ) .
                    Le alternative son 2 :
                    A - si adegua ,aprendosi partita iva italiana ,paga le sue tasse e con il rimanente ci vive tranquillo ( si fa per dire )
                    B - utilizza strutture offshore rimanendo sconosciuto al fisco italiano , con ovviamente tutti i contro che fabioc potrà ben elencare .

                    Riguardo i castelli di sabbia... si possono creare strutture iper-complesse da migliaia di euro ,ma tutto è destinato a crollare se non si usa un minimo di cervello nei propri comportamenti .

                    A titolo informativo , sapete da dove sono partite il 99% delle contestazioni per esterovestizioni ,elusioni ed evasione fiscale in Italia negli ultimi anni ? Da ispezioni in aziende o sedi societarie ,poste sul suolo italiano nel corso di normali verifiche .
                    In parole povere ,la GDF arriva per un ispezione e trova negli uffici della società , documenti ,atti , certificati di società offshore . Da lì fare 2+2 è un attimo e parte una serie di verifiche .
                    Il miglior modo per farsi fregare è proprio quello di cercare di dichiarare parte di proventi esteri .
                    Quindi ,in conclusione :
                    O si ha un business REALMENTE internazionalizzato ,con sedi , uffici ,dipendenti ,attività ,oggetto sociale ,sparsi per il mondo ( o quanto meno con la maggior parte fuori italia ) e quindi si utilizza una struttura adeguata ( Vertigo , come ti ho spiegato in PM ) ,dimostrando che l'amministrazione avviene fuori Italia e tutto il resto , e quindi si paga il dovuto ....
                    oppure non si è in grado di impostare quanto sopra ,e quindi si mantiene tutto off .
                    Sicuramente , a meno di non combinare colossali cazzate ( perdonate il francesismo ) ,nessuno si sognerà mai di indagare su una società estera .

                    Comment


                    • #11
                      Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                      Il registered agent c'è ed è già nel computo presentato il quale non si prende più di un centinaio di euro l'anno .
                      Al tempo...tu hai esclusivamente computato 2 uniche voci e te le evidenzio in neretto

                      Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                      Promosso , hai capito tutto perfettamente . In poche parole con qualche centinaio di euro l'anno di tasse sei a posto ,se ci sommiamo anche i costi di mantenimento di un conto offshore con 500 -600 euro " All Inclusive" annue te le cavi . Il risparmio poi lo hai anche in termini pratici , non devi tenere nessuna contabilità ,nè presentare dichiarazione dei redditi . Ogni anno , ti paghi la tua quota di tasse tramite carta di credito o bonifico e i tuoi obblighi fiscali son finiti lì
                      Pertanto hai solo computato le tasse statali per il mantenimento in vita della company e il costo del conto bancario .
                      Del registered agent e del fiscalista nemmeno l ombra.
                      Vorrai convenire che il costo del R.A. e del fiscalista non sono mica compresi nelle tasse statali o nel costo del conto bancario.
                      A meno che tu non intendevi per costo del conto bancario anche il costo del R.A. per la company e per il conto .
                      In questo caso mi paiono un po mescolate le questioni...

                      Penso non sia un segreto , la più conosciuta di tutte è il Delaware ( lavorando entro certi parametri ovviamente ,altrimenti serve fiscalista e dichiarazione ) . E poi abbiamo le caraibiche
                      Se puoi dire quali sarebbero questi parametri é possibile verificare
                      Last edited by fabioc; 30/07/2014, 12:24.

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                      • #12
                        Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                        Sicuramente , a meno di non combinare colossali cazzate ( perdonate il francesismo ) ,nessuno si sognerà mai di indagare su una società estera .
                        Ma si, concordo sul discorso, quoto quest'ultima parte solo per ribadire che non volevo che passasse il concetto secondo il quale "vado offshore => non pago le tasse => sto a posto così", secondo me è opportuno che tutti abbiano chiaro il concetto che non è affatto vero che stai a posto così. Che poi i piccoli "giri d'affari" non danno nell'occhio e ti consentono di "farla franca" è chiaro, ma si tratta pur sempre di "farla franca" e non di "stai a posto così". C'è chi ha il timore di bonificare 2000 euro dai caraibi all'italia o viceversa o di prelevare per andarsi a fare una vacanza e si inventa giri strani e ATM offshore anonime (il cui uso è molto più pericoloso). Non destano attenzione gli EFT al di sotto di certe soglie nell'arco di un certo periodo di tempo e possono essere fatti pure alla luce del sole (direi magari se provenienti e/o destinati a primarie banche e non a tante banchette che ho letto in giro, che sono di per se già attenzionate), ma che ci si debba "preoccupare" è opportuno tenerlo in debito conto perché come è vero che nessuno ti chiederà conto di un bonifico di un paio di migliaia di euro da una banca caraibica all'italia, il giorno che ti dovessero chiedere informazioni devi essere molto convincente su quel che racconti (e se in mano non hai nulla per essere convincente ecco che il castello di sabbia si sgretola).
                        Ecco, tutte queste cose generalmente non si dicono in giro.

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                        • #13
                          Originariamente Scritto da Vertigo Visualizza Messaggio
                          Però io non la farei proprio così semplice, soprattutto agli occhi di chi è inesperto e cerca informazioni. Io non direi "i tuoi obblighi fiscali sono finiti li", perché forse è proprio li che cominciano gli obblighi fiscali. E per di più mi preoccuperei anche da quale conto parte il bonifico delle tasse annuali o da quale carta di credito viene fatto il pagamento soprattutto quando si usano strutture con fiduciarie e prestanome vari. E' vero che se incorpori una offshore per fare un business da pochi spiccioli l'anno non dai nell'occhio a nessuno, ma al primo errore commesso devi essere cosciente del fatto che hai in mano un castello di sabbia.
                          Il bonifico per pagare le tasse di mantenimento e altre spese legate all offshore company dovrebbero e devono partire dal conto bancario della company offshore.
                          Tutto sta a vedere chi ha potere esclusivo di firma quindi .

                          L altro problema è da quale conto partono i soldi che vanno a finire nel conto offshore se , in effetti, non si deve avere legami con la offshore company .

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                          • #14
                            Originariamente Scritto da fabioc Visualizza Messaggio
                            L altro problema è da quale conto partono i soldi che vanno a finire nel conto offshore se , in effetti, non si deve avere legami con la offshore company .
                            ...e quì casca l'asino...chi risponde in modo chiaro ed esaustivo?

                            Comment


                            • #15
                              Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                              Parte ovviamente tutto dal conto aziendale , offshore .
                              Io la faccio semplice perchè parto dal presupposto che se uno cerca una offshore ha una ( seppur minima o vaga ) idea di cosa significa ciò .
                              Converrai che se per ogni discussione aperta , ogni volta si ripartono dalle basi intasiamo il forum e diventiamo pazzi a ripetere all'infinito le solite cose .
                              In questo caso l'utente svolge un attività online ,nessuna presenza sul territorio che gli rende qualche migliaio di euro l'anno (finora esercitata senza nessuna struttura ) .
                              Le alternative son 2 :
                              A - si adegua ,aprendosi partita iva italiana ,paga le sue tasse e con il rimanente ci vive tranquillo ( si fa per dire )
                              B - utilizza strutture offshore rimanendo sconosciuto al fisco italiano , con ovviamente tutti i contro che fabioc potrà ben elencare .

                              Riguardo i castelli di sabbia... si possono creare strutture iper-complesse da migliaia di euro ,ma tutto è destinato a crollare se non si usa un minimo di cervello nei propri comportamenti .

                              A titolo informativo , sapete da dove sono partite il 99% delle contestazioni per esterovestizioni ,elusioni ed evasione fiscale in Italia negli ultimi anni ? Da ispezioni in aziende o sedi societarie ,poste sul suolo italiano nel corso di normali verifiche .
                              In parole povere ,la GDF arriva per un ispezione e trova negli uffici della società , documenti ,atti , certificati di società offshore . Da lì fare 2+2 è un attimo e parte una serie di verifiche .
                              Confermo.
                              Queste cose capitano perché la gente che ci lavora non aveva chiaro il proprio ruolo e i propri limiti.
                              E ci rifacciamo sempre al fatto che si dichiara A mentre poi si fa Z.
                              Sono cose che sono scritte anche sui libri per dummies per le llc con pieno riferimento ai criteri con cui le Corti di giustizia di diritto anglosassone "peirce the veil" ovvero ti tolgono la responsabilità limitata.
                              Domanda: cosa ci sarebbe voluto per evitare questo genere di problemi ?
                              Poco ma è la mentalità che non cambia .
                              Il fatto che non si vuole pagare il dovuto


                              Il miglior modo per farsi fregare è proprio quello di cercare di dichiarare parte di proventi esteri .
                              Anche quello .

                              Quindi ,in conclusione :
                              O si ha un business REALMENTE internazionalizzato ,con sedi , uffici ,dipendenti ,attività ,oggetto sociale ,sparsi per il mondo ( o quanto meno con la maggior parte fuori italia ) e quindi si utilizza una struttura adeguata ( Vertigo , come ti ho spiegato in PM ) ,dimostrando che l'amministrazione avviene fuori Italia e tutto il resto , e quindi si paga il dovuto ....
                              oppure non si è in grado di impostare quanto sopra ,e quindi si mantiene tutto off .
                              Sicuramente , a meno di non combinare colossali cazzate ( perdonate il francesismo ) ,nessuno si sognerà mai di indagare su una società estera .
                              Vedi conferma sopra

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