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Dubbio su cartiere e negozi Elettrodomestici ed elettronica

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  • Dubbio su cartiere e negozi Elettrodomestici ed elettronica

    Avevo letto che i negozi di elettronica, fanno così. Invece di acquistare loro direttamente, antepongono una società con sede fuori dall'Italia tipo in Germania e fanno così:


    Bisogna acquistare 100 tv samsung:


    Società Tedesca acquista 100 sasmung dalla samsung corporation
    li compra a 100 euro + iva. Li cede poi alla società italiana: "Experti srl" e glieli fa pagare solo 100 euro compresa iva. Ora oltre al margine di vendita che applicherà la società Experti, ha già un 22% di margine di guadagno dato dall'iva, e quindi vende i suoi prodotti tranquillamente. Spesso accade che vengono fatte anche fatture false per farla uscire in perdita e questo si colloca molto spesso nei "sottocosti" che quando si arriva in negozio magicamente è tutto esaurito.


    Ora io mi chiedo, quando si fanno le fatture false come nel caso da me citato, a che serve? anche perché se si svuota il magazzino facendo solo un mucchio di scontrini senza che virtualmente nessuno ha pagato, come si alimenta la cassa? e poi facendo lo scontrino, non si deve pagare anche l'iva su quei prodotti che non hai mai avuto e non hai mai venduto?


    E poi la società tedesca può realmente fare questo "imbroglio", cioè posso farlo anche io se domattina vado in germania? e poi a chi si intesta la società tedesca se dopo pochi anni con tutti i debiti di iva fallisce?


    Aiutatemi a capire bene, perché sono un pò confuso. Grazie

  • #2
    Originariamente Scritto da 24mandrake Visualizza Messaggio
    Avevo letto che i negozi di elettronica, fanno così. Invece di acquistare loro direttamente, antepongono una società con sede fuori dall'Italia tipo in Germania e fanno così:


    Bisogna acquistare 100 tv samsung:


    Società Tedesca acquista 100 sasmung dalla samsung corporation
    li compra a 100 euro + iva. Li cede poi alla società italiana: "Experti srl" e glieli fa pagare solo 100 euro compresa iva. Ora oltre al margine di vendita che applicherà la società Experti, ha già un 22% di margine di guadagno dato dall'iva, e quindi vende i suoi prodotti tranquillamente. Spesso accade che vengono fatte anche fatture false per farla uscire in perdita e questo si colloca molto spesso nei "sottocosti" che quando si arriva in negozio magicamente è tutto esaurito.


    Ora io mi chiedo, quando si fanno le fatture false come nel caso da me citato, a che serve? anche perché se si svuota il magazzino facendo solo un mucchio di scontrini senza che virtualmente nessuno ha pagato, come si alimenta la cassa? e poi facendo lo scontrino, non si deve pagare anche l'iva su quei prodotti che non hai mai avuto e non hai mai venduto?


    E poi la società tedesca può realmente fare questo "imbroglio", cioè posso farlo anche io se domattina vado in germania? e poi a chi si intesta la società tedesca se dopo pochi anni con tutti i debiti di iva fallisce?


    Aiutatemi a capire bene, perché sono un pò confuso. Grazie
    Vedo che sei un pò confuso : se la società tedesca acquista in italia non paga l' iva solitamente fanno così : acquistano con società estera in italia quindi non pagano l' iva e poi il prodotto in realtà non uscirà mai dall' italia per essere rivenduto con un margine superiore al normale in questo caso la società tedesca non ha nessun problema il problema lo avrà poi la società italiana

    Comment


    • #3
      Originariamente Scritto da viper Visualizza Messaggio
      Vedo che sei un pò confuso : se la società tedesca acquista in italia non paga l' iva solitamente fanno così : acquistano con società estera in italia quindi non pagano l' iva e poi il prodotto in realtà non uscirà mai dall' italia per essere rivenduto con un margine superiore al normale in questo caso la società tedesca non ha nessun problema il problema lo avrà poi la società italiana
      Ah io invece pensavo che la società tedesca acquistasse i prodotti non in italia, ma bensi sempre in germania o in altri paesi UE e dopo li rivendesse alla società italiana... Invece, tu mi dici che costituiscono una società tedesca che acquista i prodotti da un fornitore italiano e poi dopo l'acquisto della merce effettiva, la rivendono ad una società italiana dove hanno loro i negozi.

      Ma sorge qualche dubbio, se la società tedesca acquista in italia da un fornitore estraneo alle due società, come fa la società tedesca a non pagare l'iva se l'iva è già sulla fattura?


      E poi, a tutto ciò stava il dubbio che dicevo degli scontrini e del magazzino.

      Grazie

      Comment


      • #4
        Originariamente Scritto da 24mandrake Visualizza Messaggio
        Ah io invece pensavo che la società tedesca acquistasse i prodotti non in italia, ma bensi sempre in germania o in altri paesi UE e dopo li rivendesse alla società italiana... Invece, tu mi dici che costituiscono una società tedesca che acquista i prodotti da un fornitore italiano e poi dopo l'acquisto della merce effettiva, la rivendono ad una società italiana dove hanno loro i negozi.

        Ma sorge qualche dubbio, se la società tedesca acquista in italia da un fornitore estraneo alle due società, come fa la società tedesca a non pagare l'iva se l'iva è già sulla fattura?


        E poi, a tutto ciò stava il dubbio che dicevo degli scontrini e del magazzino.

        Grazie
        Se una società estera acquista un prodotto in italia la fattura viene emessa senza iva per esportazione poi il discorso degli scontrini ecc è un pò più complesso

        Comment


        • #5
          Che io sappia i vari grandi gruppi di elettronica sono dei consorzi o anche gruppi d'acquisto. Praticamente i singoli negozi sono tipo dei franchising, che si riforniscono tutti da una grande società la quale a sua volta avendo più potere d'acquisto negozia prezzi migliori o fa quello che deve fare. In generale, sempre che io sappia, le marginalità sono comunque molto basse (5%).

          Comment


          • #6
            Originariamente Scritto da viper Visualizza Messaggio
            Se una società estera acquista un prodotto in italia la fattura viene emessa senza iva per esportazione poi il discorso degli scontrini ecc è un pò più complesso
            Ah ok. e chi paga la società italiana che dovrebbe rifornire la società tedesca? è irrilevante il pagamento da dove arriva?

            Mi piacerebbe approfondire il discorso degli scontrini e del magazzino (di cui ho specificato i miei dubbi sopra)spero mi potreste spiegare come avviene il meccanismo.
            Grazie mille

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            • #7
              Originariamente Scritto da Rob Visualizza Messaggio
              Che io sappia i vari grandi gruppi di elettronica sono dei consorzi o anche gruppi d'acquisto. Praticamente i singoli negozi sono tipo dei franchising, che si riforniscono tutti da una grande società la quale a sua volta avendo più potere d'acquisto negozia prezzi migliori o fa quello che deve fare. In generale, sempre che io sappia, le marginalità sono comunque molto basse (5%).
              Questa l'avevo sentita anche io, anche se prendi per esempio i grandi marchi come Euronics o Expert, la capogruppo compra per tutti e già solo expert conterà che so 200 negozi in italia. Però vorrei capire come avviene il meccanismo di elusione, cioè se esiste il discorso dei consorzi come si interpone una società che si fa carico dell'iva?

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              • #8
                ti faccio un esempio: La società tedesca acquista i prodotti in italia non paga l' iva i prodotti rimangono in italia quindi la società italiana ha materialmente i prodotti e ha risparmiato l' iva dopodichè non si fà problemi ad emettere gli scontrini tanto a magazzino c' è la disponibilità ovviamente verranno fatte delle fatture false e la società italiana andrà avanti finchè qualcuno non scopre il giochetto

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                • #9
                  Per comodità, ti riporto questa conversazione:

                  *Gamma è la cartiera*

                  R. Omega ltd, basata a Londra e controllata da Omega con sede a Panama, diventa il fornitore di Gamma.
                  D. Quindi vende a Gamma la merce che questa rivende ad Alfa, il negoziante?
                  R. Giusto. Merce fittizia, s’intende. Esistono solo le fatture, non i prodotti.
                  D. Chiudiamo il cerchio.
                  R. Il cliente Alfa acquista settimanalmente da Gamma. Un primo giro in cui si evade l’Iva. Secondo giro: Gamma acquista due volte al mese dalla Omega ltd, che quindi diventa l’incassatore finale.
                  D. Ma i prodotti dove finiscono? Con le fatture di Omega ltd i magazzini risultano pieni di merce.
                  R. Basta simulare le vendite. Ha presente tutte quelle offerte sensazionali per televisori a 100 euro?
                  D. Certo, peccato siano sempre solo dieci pezzi…
                  R. Oppure nessuno. Nel caso del mio cliente, Alfa, il numero dei prodotti in offerta è uguale a quelli che risultano acquistati da Omega ltd. In realtà, però, non esistono.
                  D. E quando arriva il compratore?
                  R. Basta dirgli: «La promozione è esaurita. Sa, con quei prezzi… ».
                  D. Ma per far sparire la merce ci vogliono gli scontrini.
                  R. Infatti, si battono. Ogni giorno le casse ne fanno un po’. Così esce la merce fittizia e, oltretutto, si realizza una minusvalenza.
                  D. Mi faccia un esempio.
                  R. Supponiamo che un computer costi 500 euro. Alfa, con la promozione, ne mette in vendita 100, tanti quanti gliene ha fatturati Omega ltd. Li fa pagare la metà, cioè 250 euro: per effetto dell’offerta avrà perso ricavi per 250 mila euro.
                  D. Quindi?
                  R. Quindi svuota il magazzino, almeno agli occhi della Finanza, e abbatte il fatturato: meno tasse. In più, la gente che entra a chiedere il computer e non lo trova magari compra qualcos’altro.
                  D. Ma Omega ltd che vantaggio ne ha?
                  R. Omega ltd accumula i proventi del falso giro di fatturazioni. E paga le tasse sugli utili. Ma non tutte.
                  D. Quanto paga?
                  R. Deve al fisco britannico, per legge, solo le tasse per la quota che è in capo al fiduciario londinese. Quindi, paga imposte sul 5% del valore complessivo degli utili.
                  D. E il restante 95%?
                  R. Viene depositato in Svizzera.
                  D. Come?

                  Io non ho capito:

                  -la questione degli scontrini, se viene pure un controllo i soldi della cassa dove stanno?

                  -la società italiana deve essere sempre in perdita?

                  - Come si alimentano i fondi neri dell'imprenditore, con quale operazione?
                  Last edited by 24mandrake; 22/11/2013, 23:09.

                  Comment


                  • #10
                    Originariamente Scritto da 24mandrake Visualizza Messaggio
                    Per comodità, ti riporto questa conversazione:

                    *Gamma è la cartiera*

                    R. Omega ltd, basata a Londra e controllata da Omega con sede a Panama, diventa il fornitore di Gamma.
                    D. Quindi vende a Gamma la merce che questa rivende ad Alfa, il negoziante?
                    R. Giusto. Merce fittizia, s’intende. Esistono solo le fatture, non i prodotti.
                    D. Chiudiamo il cerchio.
                    R. Il cliente Alfa acquista settimanalmente da Gamma. Un primo giro in cui si evade l’Iva. Secondo giro: Gamma acquista due volte al mese dalla Omega ltd, che quindi diventa l’incassatore finale.
                    D. Ma i prodotti dove finiscono? Con le fatture di Omega ltd i magazzini risultano pieni di merce.
                    R. Basta simulare le vendite. Ha presente tutte quelle offerte sensazionali per televisori a 100 euro?
                    D. Certo, peccato siano sempre solo dieci pezzi…
                    R. Oppure nessuno. Nel caso del mio cliente, Alfa, il numero dei prodotti in offerta è uguale a quelli che risultano acquistati da Omega ltd. In realtà, però, non esistono.
                    D. E quando arriva il compratore?
                    R. Basta dirgli: «La promozione è esaurita. Sa, con quei prezzi… ».
                    D. Ma per far sparire la merce ci vogliono gli scontrini.
                    R. Infatti, si battono. Ogni giorno le casse ne fanno un po’. Così esce la merce fittizia e, oltretutto, si realizza una minusvalenza.
                    D. Mi faccia un esempio.
                    R. Supponiamo che un computer costi 500 euro. Alfa, con la promozione, ne mette in vendita 100, tanti quanti gliene ha fatturati Omega ltd. Li fa pagare la metà, cioè 250 euro: per effetto dell’offerta avrà perso ricavi per 250 mila euro.
                    D. Quindi?
                    R. Quindi svuota il magazzino, almeno agli occhi della Finanza, e abbatte il fatturato: meno tasse. In più, la gente che entra a chiedere il computer e non lo trova magari compra qualcos’altro.
                    D. Ma Omega ltd che vantaggio ne ha?
                    R. Omega ltd accumula i proventi del falso giro di fatturazioni. E paga le tasse sugli utili. Ma non tutte.
                    D. Quanto paga?
                    R. Deve al fisco britannico, per legge, solo le tasse per la quota che è in capo al fiduciario londinese. Quindi, paga imposte sul 5% del valore complessivo degli utili.
                    D. E il restante 95%?
                    R. Viene depositato in Svizzera.
                    D. Come?

                    Io non ho capito:

                    -la questione degli scontrini, se viene pure un controllo i soldi della cassa dove stanno?

                    -la società italiana deve essere sempre in perdita?

                    - Come si alimentano i fondi neri dell'imprenditore, con quale operazione?
                    non hai capito il prodotto viene acquistato veramente quindi esiste solo che la società estera fa finta di esportare il prodotto in realtà non si muove dall' italia e viene rivenduto dalla società italiana che si ritrova il prodotto scontato del 22% in quanto l' iva non è stata pagata e non verrà mai pagata la società italiana farà una falsa fattura d' acquisto per avere in carico il prodotto e poi lo vende fà gli scontrini tranquillamente e non pagherà mai niente fino a quando riuscirà ad anadare avanti tieni presente che questa è un' operazione che fanno per grossi quantitativi perchè altrimenti non avrebbe senso

                    Comment


                    • #11
                      Originariamente Scritto da viper Visualizza Messaggio
                      non hai capito il prodotto viene acquistato veramente quindi esiste solo che la società estera fa finta di esportare il prodotto in realtà non si muove dall' italia e viene rivenduto dalla società italiana che si ritrova il prodotto scontato del 22% in quanto l' iva non è stata pagata e non verrà mai pagata la società italiana farà una falsa fattura d' acquisto per avere in carico il prodotto e poi lo vende fà gli scontrini tranquillamente e non pagherà mai niente fino a quando riuscirà ad anadare avanti tieni presente che questa è un' operazione che fanno per grossi quantitativi perchè altrimenti non avrebbe senso
                      si ma questo l'avevo capito che ha uno sconto del 22% già.

                      quello che non ho capito, e come fa ad alimentare i fondi neri che poi si porta in svizzera e che paga solo il 5% in UK e il resto lo deposita in svizzera. questo non ho capito come fa....

                      ed in particolare non ho capito questo giro:
                      R. Supponiamo che un computer costi 500 euro. Alfa, con la promozione, ne mette in vendita 100, tanti quanti gliene ha fatturati Omega ltd. Li fa pagare la metà, cioè 250 euro: per effetto dell’offerta avrà perso ricavi per 250 mila euro.
                      D. Quindi?
                      R. Quindi svuota il magazzino, almeno agli occhi della Finanza, e abbatte il fatturato: meno tasse. In più, la gente che entra a chiedere il computer e non lo trova magari compra qualcos’altro.
                      D. Ma Omega ltd che vantaggio ne ha?
                      R. Omega ltd accumula i proventi del falso giro di fatturazioni. E paga le tasse sugli utili. Ma non tutte.
                      D. Quanto paga?
                      R. Deve al fisco britannico, per legge, solo le tasse per la quota che è in capo al fiduciario londinese. Quindi, paga imposte sul 5% del valore complessivo degli utili.
                      D. E il restante 95%?
                      R. Viene depositato in Svizzera.

                      Comment


                      • #12
                        quello che intendo io è diverso a parte che 250 x 100 so 25000 e poi se uno paga 500 e vende a 250 dov' è il guadagno perde solo
                        soldi quindi non serve a niente , io intendo così la società italiana utilizza una società straniera per l'acquisto dei prodotti al fine di non
                        pagare l' iva e quindi avere più margine esempio se un prodotto viene venduto al pubblico a 500 euro la società che acquista per grossi quantitativi avrà un prezzo d' acquisto intorno ai 420 euro con un margine sul prezzo pieno di 80 lordi quindi non si può permettere di fare molti sconti altrimenti non avrà guadagno , mentre la società che fà il giochetto avrà un pezzo d' acquisto intorno ai 330euro potrà abbassare tranquillamente il prezzo al pubblico anche a 400/420 in questo modo abbatte la concorrenza e guadagna ovviamente poi non pagherà mai nessuna tassa tutto qua

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                        • #13
                          Originariamente Scritto da viper Visualizza Messaggio
                          quello che intendo io è diverso a parte che 250 x 100 so 25000 e poi se uno paga 500 e vende a 250 dov' è il guadagno perde solo
                          soldi quindi non serve a niente , io intendo così la società italiana utilizza una società straniera per l'acquisto dei prodotti al fine di non
                          pagare l' iva e quindi avere più margine esempio se un prodotto viene venduto al pubblico a 500 euro la società che acquista per grossi quantitativi avrà un prezzo d' acquisto intorno ai 420 euro con un margine sul prezzo pieno di 80 lordi quindi non si può permettere di fare molti sconti altrimenti non avrà guadagno , mentre la società che fà il giochetto avrà un pezzo d' acquisto intorno ai 330euro potrà abbassare tranquillamente il prezzo al pubblico anche a 400/420 in questo modo abbatte la concorrenza e guadagna ovviamente poi non pagherà mai nessuna tassa tutto qua
                          Si infatti era quello che ci siamo detti prima, allora siamo in due che non riusciamo a capire perchè nel caso sopracitato da me, si manda la società in perdita e si alimentano fondi neri che poi verranno portati in svizzera pagando solo il 5% della società UK.
                          Aspetto che qualche esperto mi spieghi il meccanismo...grazie

                          Comment


                          • #14
                            Originariamente Scritto da 24mandrake Visualizza Messaggio
                            Si infatti era quello che ci siamo detti prima, allora siamo in due che non riusciamo a capire perchè nel caso sopracitato da me, si manda la società in perdita e si alimentano fondi neri che poi verranno portati in svizzera pagando solo il 5% della società UK.
                            Aspetto che qualche esperto mi spieghi il meccanismo...grazie
                            non sò dove hai sentito il meccanismo che stai dicendo ma così come lo descrivi non serve a niente probabilmente ti hanno informato male

                            Comment


                            • #15
                              Originariamente Scritto da viper Visualizza Messaggio
                              non sò dove hai sentito il meccanismo che stai dicendo ma così come lo descrivi non serve a niente probabilmente ti hanno informato male
                              Spiegati meglio perchè così come hai descritto la società in perdita è alfa e tu mi dici che vantaggi ha Omega (fornitore) nessuno

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