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    Inchiesta Berlusconi
    Nuovi documenti dalla Svizzera



    La Svizzera consegnerà al Ministero pubblico italiano nuovi documenti bancari per l'inchiesta sulla holding di Silvio Berlusconi, ovvero la Fininvest.

    Il Tribunale federale ha infatti respinto due ricorsi contro la consegna di questi nuovi elementi alla giustizia italiana. Su un terzo ricorso non è entrato in materia.

    Per l'ex presidente del Consiglio italiano, proprietario di un impero economico, la macchina della giustizia può dunque seguire il suo corso. E' da oltre dieci anni, ossia dal 1996, che la Procura di Milano indaga sull'impero dei media di Silvio Berlusconi.

    I diritti di pellicole americane

    Il filone principale dell'inchiesta avviata dalla procura di Milano riguarda l'acquisto da parte di Mediaset dei diritti di diffusione di pellicole americane negli anni Novanta ( 1994 e 1995), attraverso società "off shore" basate in paradisi fiscali e usate come intermediarie.

    Secondo le indagini svolte dalla Guardia di Finanza italiana, i diritti cinematografici, venduti dalle case cinematografiche americane attraverso un complesso giro, sarebbero stati acquistati dalle due società off-shore. Poi, con altri passaggi tra le società estere, acquistati nel '94 da Mediaset a un prezzo di 171 milioni di dollari superiore a quello reale.

    In questo modo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato gonfiato il loro valore e la spesa ritenuta fittizia sarebbe stata esposta nelle dichiarazioni. Il sospetto è anche quello che, in tal modo, sarebbe stato possibile costituire fondi neri per almeno 170 miliardi.

    Assistenza giudiziaria

    Su questo caso la Svizzera ha risposto positivamente a diciotto domande di assistenza giudiziaria a partire dal 2002. E in relazione a questo incarto si calcola che circa 150 milioni di franchi sono stati bloccati su diversi conti in Svizzera.

    Lo scorso 3 febbraio, il Ministero pubblico della Confederazione aveva dato il suo accordo per la trasmissione di alcuni documenti sequestrati a Lugano. Inoltre, alcune somme legate a una vasta operazione di evasione fiscale sarebbero state versate su conti aperti in una banca di Lugano.

    Il Ministero pubblico della Confederazione ha pure aperto una propria procedura per fare luce su sospetti di riciclaggio di denaro.

    Molte opposizioni

    Alcuni titolari di questi conti sospetti, di cui la Procura di Milano ha chiesto la confisca, si erano opposti alla consegna dei documenti da parte della Svizzera.

    Le persone che hanno inoltrato ricorso al Tribunale federale hanno addotto, tra le diverse motivazioni, anche la decisione di un giudice milanese che il 7 luglio dell'anno scorso ha sospeso una procedura contro Silvio Berlusconi e altre persone sospettate di falsificazione in bilancio e appropriazione indebita perché i reati sono entrati in prescrizione.

    Il Tribunale federale non ha tenuto conto di queste motivazioni poiché secondo la giustizia italiana sono tuttora in corso procedure legate ad altri fatti legati ad epoche diverse. In questo caso specifico, annotano i giudici di Mon Repos, la domanda di assistenza giudiziaria – presentata dall'Italia nel 1996 - diventa priva di oggetto sono se lo Stato interessato ritira la domanda.

    Sullo sfondo di questa vicenda giudiziaria si sono innestati anche dei versamenti di svariati milioni di franchi all'UEFA per i diritti di diffusione delle partite di calcio.

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