Ciao,
Non so se interessa a qualcuno, ma a me sta cosa sta tornando oltremodo comoda, ordunque la condivido.
Nel 2015 mi trasferisco in Irlanda come dipendente, ed apro contestualmente una Limited Company, operazione che ha una complessitá equivalente piú o meno a giocare una schedina del superenalotto.
Trasferisco in Irlanda anche la mia residenza, comunicandolo all'AIRE.
L'azienda rimane dormiente per alcuni mesi, ma nel 2016 inizio l'attivitá, che rende discretamente: circa 50K di profitti annui netti.
Ora, a parte l'imposizione fiscale al 12,5% che di per sé é il Bengodi, ma ho trovato una scappatoia grandiosa per portare i soldi sul mio conto corrente personale senza pagare un euro di tasse, ed abbattendo anche l'utile della societá.
Praticamente il Director dell'azienda puó farsi rimborsare dall'azienda stessa le cosiddette "Subsistence Expenses" in caso di viaggi di lavoro.
Ci sono due formule distinte: nel primo caso, presenti le ricevute: tanto spendi, tanto l'azienda ti rimborsa, esentasse per il director, e deducibile fiscalmente per l'azienda.
Nel secondo caso, invece, si va a forfait: per ogni notte spesa fuori sede, l'azienda puó rimborsarti un TOT indipendentemente dalle spese realmente sostenute.
La logica é quella dello snellimento della burocrazia: se puoi dimostrare che hai viaggiato in quel posto (ad esempio con biglietti aerei) allora l'azienda puó liquidare subsistence expenses senza stare a registrare ogni singola fattura da 10 € l'una.
La parte interessante é che per i viaggi internazionali, a seconda delle localitá, queste subsistence expenses possono arrivare a 300 € erotti per notte.
Io non
(per un elenco completo degli overnight rates, vedi qui: https://www.revenue.ie/en/employing-...ces-abroad.pdf ).
La cosa mi puzzava e non mi fidavo troppo del commercialista, dunque ho avuto modo di contattare gli uffici della revenue in diverse occasioni, ma tutti mi confermano la questione.
Conclusione: l'azienda presenta dei bilanci in perdita sparata, il mio conto in banca cresce a dismisura, nessuno paga tasse o contributi, e ogni volta che devo abbattere l'utile tutto quello che devo fare é farmi una settimana a Barcellona).
Per 30 giorni di missione commerciale a Milano sono 9000 € che l'azienda puó pagarmi esentasse, deducendone i costi.
Nel frattempo invece é agosto ed io sono a casa dei miei in montagna, a spassarmela con mammá.
Questo é un semplice strumento, vedrete voi se puó tornarvi utile.
Saluti
Non so se interessa a qualcuno, ma a me sta cosa sta tornando oltremodo comoda, ordunque la condivido.
Nel 2015 mi trasferisco in Irlanda come dipendente, ed apro contestualmente una Limited Company, operazione che ha una complessitá equivalente piú o meno a giocare una schedina del superenalotto.
Trasferisco in Irlanda anche la mia residenza, comunicandolo all'AIRE.
L'azienda rimane dormiente per alcuni mesi, ma nel 2016 inizio l'attivitá, che rende discretamente: circa 50K di profitti annui netti.
Ora, a parte l'imposizione fiscale al 12,5% che di per sé é il Bengodi, ma ho trovato una scappatoia grandiosa per portare i soldi sul mio conto corrente personale senza pagare un euro di tasse, ed abbattendo anche l'utile della societá.
Praticamente il Director dell'azienda puó farsi rimborsare dall'azienda stessa le cosiddette "Subsistence Expenses" in caso di viaggi di lavoro.
Ci sono due formule distinte: nel primo caso, presenti le ricevute: tanto spendi, tanto l'azienda ti rimborsa, esentasse per il director, e deducibile fiscalmente per l'azienda.
Nel secondo caso, invece, si va a forfait: per ogni notte spesa fuori sede, l'azienda puó rimborsarti un TOT indipendentemente dalle spese realmente sostenute.
La logica é quella dello snellimento della burocrazia: se puoi dimostrare che hai viaggiato in quel posto (ad esempio con biglietti aerei) allora l'azienda puó liquidare subsistence expenses senza stare a registrare ogni singola fattura da 10 € l'una.
La parte interessante é che per i viaggi internazionali, a seconda delle localitá, queste subsistence expenses possono arrivare a 300 € erotti per notte.
Io non
(per un elenco completo degli overnight rates, vedi qui: https://www.revenue.ie/en/employing-...ces-abroad.pdf ).
La cosa mi puzzava e non mi fidavo troppo del commercialista, dunque ho avuto modo di contattare gli uffici della revenue in diverse occasioni, ma tutti mi confermano la questione.
Conclusione: l'azienda presenta dei bilanci in perdita sparata, il mio conto in banca cresce a dismisura, nessuno paga tasse o contributi, e ogni volta che devo abbattere l'utile tutto quello che devo fare é farmi una settimana a Barcellona).
Per 30 giorni di missione commerciale a Milano sono 9000 € che l'azienda puó pagarmi esentasse, deducendone i costi.
Nel frattempo invece é agosto ed io sono a casa dei miei in montagna, a spassarmela con mammá.
Questo é un semplice strumento, vedrete voi se puó tornarvi utile.
Saluti
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