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Residenza fiscale e "managed and controlled rules" per società holding

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  • Residenza fiscale e "managed and controlled rules" per società holding

    Salve a tutti,

    Ho un interrogativo e spero voi possiate risolverlo.

    Se aprissi una società o una fondazione da qualche parte (es. Seychelles) e questa entità si occupasse esclusivamente di ricevere dei pagamenti per royalties sulla base di contratti firmati con altre aziende in giro per il mondo, e al massimo, di possedere delle quote in altre società worldwide e ricevere i relativi dividendi, dove si considererebbe residente fiscalmente?
    Farebbe peso la residenza del suo amministratore?
    Si applicherebbero lo stesso le "managed and controlled rules" visto che l'entità non svolgerebbe effettiva attività ma si limiterebbe a ricevere bonifici (quindi non è che ci sarebbe tutto questo managing)?

    Grazie

  • #2
    dipende dalla residenza dell'amministratore.se è italiano si. se l'amministratore unico residente fiscale in italia sta più di 183 giorni in italia allora salvo prova contraria verrai attaccato. nella normativa non si fa riferimento a "non c'è tutto questo managing".. ..è managing,quello che la struttura necessita,e questo basta. se la holding viene attaccata con successo,avrai danni collaterali su tutta la struttura per via del art 2359 controllate e collegate straniere. e a seconda di come hai scritto lo statuto,i beneficiari,e i poteri del protettore,se illimitati o meno,potrebbe essere considerato come controllore ultimo(cfc >50% del controllo) a quel punto avrai pure infranto tutti i modelli possibili rw di dichiarazione dei titolari effettivi sia sulla fondazione che a catena su tutte le controllate. secondo me ha senso usare un nominee a livello della holding proprio perchè l'attività svolta è così bassa che non si può assumere solo dal prezzo del contratto col nominee che egli sia un nominee.se proprio vuoi evita di piazzare un conto bancario alla fondazione. costruire male la holding per un residente fiscale italiano è un errore con enormi reazioni a catena. l'offshore legale per residenti fiscali in paesi fiscalmente aggressivi è difficile e non economico se non emigri.

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    • #3
      Originariamente Scritto da Nominee Visualizza Messaggio
      dipende dalla residenza dell'amministratore.se è italiano si. se l'amministratore unico residente fiscale in italia sta più di 183 giorni in italia allora salvo prova contraria verrai attaccato. nella normativa non si fa riferimento a "non c'è tutto questo managing".. ..è managing,quello che la struttura necessita,e questo basta. se la holding viene attaccata con successo,avrai danni collaterali su tutta la struttura per via del art 2359 controllate e collegate straniere. e a seconda di come hai scritto lo statuto,i beneficiari,e i poteri del protettore,se illimitati o meno,potrebbe essere considerato come controllore ultimo(cfc >50% del controllo) a quel punto avrai pure infranto tutti i modelli possibili rw di dichiarazione dei titolari effettivi sia sulla fondazione che a catena su tutte le controllate. secondo me ha senso usare un nominee a livello della holding proprio perchè l'attività svolta è così bassa che non si può assumere solo dal prezzo del contratto col nominee che egli sia un nominee.se proprio vuoi evita di piazzare un conto bancario alla fondazione. costruire male la holding per un residente fiscale italiano è un errore con enormi reazioni a catena. l'offshore legale per residenti fiscali in paesi fiscalmente aggressivi è difficile e non economico se non emigri.
      Ciao, sono stato assente e leggo ora la risposta e ti ringrazio per quest'ultima.

      Mi incuriosisce sapere se il solo fatto di essere residente in Italia comporti in automatico l'assunzione del management della holding dall'Italia.
      Mi spiego meglio: se io fossi amministratore di una holding a Panama e allo stesso tempo residente in Italia (sia per l'anagrafe che per il fatto che trascorrerei più di 183 giorni in Italia), basterebbe questo a far scattare la presunzione del fatto che la holding è amministrata dall'Italia?
      La holding come già detto non avrebbe bisogno di una management day to day, ma soltanto probabilmente di un meeting annuale, che provvederei ovviamente a svolgere nel paese di residenza della holding, conservando scrupolosamente le prove del viaggio.
      In definitiva, la mia domanda è: esistono leggi o linee guida sulla presunzione del luogo di management and control e in ogni caso la residenza del director da sola costituisce elemento sufficiente per presumere il luogo di controllo?

      Grazie ancora e buona serata.

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      • #4
        Semplice :
        - A Panama hai un ufficio reale ?
        - Nell'ufficio reale ci sono dipendenti reali ( almeno 1 ) ,realmente stipendiati ?
        - Questi dipendenti svolgono un reale lavoro autonomo per la holding ?
        - Ultimo ma più importante , tutte ( e sottolineo tutte ) le decisioni d'impresa vengono da te prese in quell'unica riunione annuale ?
        Se hai risposto sì a tutte sei a cavallo .

        Comment


        • #5
          Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
          Semplice :
          - A Panama hai un ufficio reale ?
          - Nell'ufficio reale ci sono dipendenti reali ( almeno 1 ) ,realmente stipendiati ?
          - Questi dipendenti svolgono un reale lavoro autonomo per la holding ?
          - Ultimo ma più importante , tutte ( e sottolineo tutte ) le decisioni d'impresa vengono da te prese in quell'unica riunione annuale ?
          Se hai risposto sì a tutte sei a cavallo .
          Ti ringrazio per la risposta.
          Sarebbe bello rispondere sì a tutte, ma provo a proporre delle risposte alternative per sondare l'esito:

          1. Probabilmente no, visto che la holding, in quanto holding (che non è la Berkshire) non svolge nessuna attività. Si limiterebbe a ricevere dividendi e capital gains.

          2. Probabilmente no, per lo stesso motivo descritto alla 1.

          3. Stessa risposta. Non ci sarebbe bisogno di dipendenti.

          4. Probabilmente si, se intendi il luogo in cui vengono "ufficializzate" le prese di posizione. Verrebbero fatte da me in persona che sarei in quel luogo con tanto di prove che lo dimostrerebbero.

          Riguardo il dipendente ed eventuale director stipendiato che farebbe tutto al posto mio, la domanda è: ma costui non farebbe tutto quello che gli dico io? Ovvio che non si può dimostrare e quindi... Ma in realtà seppur ci fosse questa figura non avrebbe penso un ruolo effettivamente "autonomo".
          Parlando di holding soprattutto, naturalmente sarei io a dettare gli investimenti da fare...

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          • #6
            Tu dovresti dettare gli investimenti da fare in quell'unica riunione annuale .
            Poi il direttore locale ed i dipendenti mandano avanti autonomamente il tutto per i restanti 364 giorni . Puoi anche fare riunioni semestrali , trimestrali , mensili , basta che siano svolte lì o - comunque - non in Italia .
            Tu , dall'Italia non devi muovere un dito nè prendere nessuna minima decisione . Se dall'Italia parte una sola mail con scritto " fate così ,sono io che decido " ,la holding diventa amministrata dall'Italia .

            La sostanza prevale sulla forma , sempre .

            La forma dice che la holding è Panamense , ma la sostanza ci dice che a Panama non c'è nessuna attività reale , non ci sono dipendenti e tutte le attività sono in realtà svolte dall'unica persona all'interno della società , da casa propria in Italia ( tu ) .

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            • #7
              Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
              Tu dovresti dettare gli investimenti da fare in quell'unica riunione annuale .
              Poi il direttore locale ed i dipendenti mandano avanti autonomamente il tutto per i restanti 364 giorni . Puoi anche fare riunioni semestrali , trimestrali , mensili , basta che siano svolte lì o - comunque - non in Italia .
              Tu , dall'Italia non devi muovere un dito nè prendere nessuna minima decisione . Se dall'Italia parte una sola mail con scritto " fate così ,sono io che decido " ,la holding diventa amministrata dall'Italia .

              La sostanza prevale sulla forma , sempre .

              La forma dice che la holding è Panamense , ma la sostanza ci dice che a Panama non c'è nessuna attività reale , non ci sono dipendenti e tutte le attività sono in realtà svolte dall'unica persona all'interno della società , da casa propria in Italia ( tu ) .
              Ti ringrazio ancora per la risposta.

              Credo di aver capito tutto. Intravedo uno spiraglio nella tua frase "o almeno non in Italia" e mi viene da farti una domanda: cosa succede se viene presa una decisione in un luogo terzo? Ed eventualmente Il quali paesi sono meno "curanti" della regola del managed and controlled?

              Grazie ancora

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              • #8
                Per statuto puoi prevedere che le riunioni abbiano atto ovunque tu voglia nel mondo , a tua ( del direttore ) discrezione di volta in volta .
                Il problema del dove non si pone , potresti anche scegliere di indire la riunione in un 5* a Dubai .
                Quello che però importa ,è il conto bancario che andrai ad aprire per la holding ( altrimenti i dividendi come li prende ? ) . Il fase di due diligence dovrai CHIARAMENTE dimostrare una sede REALE e FISICA da qualche parte nel mondo , in mancanza di ciò verrà indicato per default il tuo personale indirizzo di casa . E questo farà fede ai fini AEOI .
                Se dietro a tutto , stringi stringi ci sei solo tu , il managed and controlled è un falso problema : il 100% del controllo passa a te e come tale vieni tassato ( specie in Italia ) .
                Per essere al sicuro - quasi - al 100% dovresti :
                - 1- costituire holding : se devi detenere partecipazioni in società EU , la holding dovrà essere europea . In questo modo sottostai alla direttiva madre-figlia e porti i dividendi esenti tasse alla holding .
                - 2- dare alla holding reale presenza nel suo Paese di incorporazione ,avendo anche cura di nominere un direttore con potere di firma sul conto bancario , il quale provvederà alla regolare gestione amministrativa .
                - 3- Distribuire e pagare successivamente i dividendi della holding verso un tuo conto bancario personale e con quello spendere e spandere .
                -3b- alternativa - distribuire e pagare verso una parent extra UE , possibilmente senza contabilità e bilanci , con cui spendere e spandere come sopra .

                Chiaramente per il 3 ed il 3b ,per fare le cose per bene avresti poi bisogno di una residenza in Paese che non ti tassa i dividendi percepiti ( tipo Malta ) .

                Comment


                • #9
                  Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                  Per statuto puoi prevedere che le riunioni abbiano atto ovunque tu voglia nel mondo , a tua ( del direttore ) discrezione di volta in volta .
                  Il problema del dove non si pone , potresti anche scegliere di indire la riunione in un 5* a Dubai .
                  Quello che però importa ,è il conto bancario che andrai ad aprire per la holding ( altrimenti i dividendi come li prende ? ) . Il fase di due diligence dovrai CHIARAMENTE dimostrare una sede REALE e FISICA da qualche parte nel mondo , in mancanza di ciò verrà indicato per default il tuo personale indirizzo di casa . E questo farà fede ai fini AEOI .
                  Se dietro a tutto , stringi stringi ci sei solo tu , il managed and controlled è un falso problema : il 100% del controllo passa a te e come tale vieni tassato ( specie in Italia ) .
                  Per essere al sicuro - quasi - al 100% dovresti :
                  - 1- costituire holding : se devi detenere partecipazioni in società EU , la holding dovrà essere europea . In questo modo sottostai alla direttiva madre-figlia e porti i dividendi esenti tasse alla holding .
                  - 2- dare alla holding reale presenza nel suo Paese di incorporazione ,avendo anche cura di nominere un direttore con potere di firma sul conto bancario , il quale provvederà alla regolare gestione amministrativa .
                  - 3- Distribuire e pagare successivamente i dividendi della holding verso un tuo conto bancario personale e con quello spendere e spandere .
                  -3b- alternativa - distribuire e pagare verso una parent extra UE , possibilmente senza contabilità e bilanci , con cui spendere e spandere come sopra .

                  Chiaramente per il 3 ed il 3b ,per fare le cose per bene avresti poi bisogno di una residenza in Paese che non ti tassa i dividendi percepiti ( tipo Malta ) .
                  Grazie per la risposta.
                  Visto che hai citato Malta, ti confesso che queste domande sulla holding mi sono venute in mente proprio mentre valutavo la possibilità di costituire una Ltd a Malta e beneficiare del rimborso dei 6/7 con holding estera titolare del 100% della maltese.
                  Tutto questo spostando la residenza mia personale a Malta in regime non-dom.

                  In questo caso, come dovrebbe essere configurata la holding estera che riceve dividendi dalla Maltese, per non essere fiscalmente residente a Malta (cosa che farebbe perdere il rimborso dei 6/7 immagino)?.

                  Riguardo i dividendi da società EU, in caso di business ad esempio in Italia, penso sia utile usare una holding Maltese per ricevere dividendi dalla italiana senza ritenuta e altre tasse (stando alla direttiva madre-figlia), e poi pagare i dividendi dalla maltese alla eventuale offshore che possiede la maltese, tutto esentasse visto che Malta a quanto ne so non ha WHT per i dividendi. Dico bene?

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                  • #10
                    Che percentuale azionaria andrai a detenere con la holding ?

                    Comment


                    • #11
                      Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                      Che percentuale azionaria andrai a detenere con la holding ?
                      Gli scenari sono due:

                      Il primo è un business italiano con società italiana SRL dalla quale ricevere dividenti all'intero di società maltese che sarebbe titolare di più del 25% della italiana. La maltese sarebbe posseduta al 100% da una offshore, a sua volta posseduta al 100% da me.

                      Nel secondo caso una Ltd maltese svolgerebbe attività digitali via internet. Questa ltd sarebbe posseduta da società offshore completamente.

                      La domanda è: come far sì che alle offshore non venga appioppata la residenza maltese se il suo director è residente a Malta, in modo tale da non compromettere il rimborso dei 6/7?

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                      • #12
                        Dovresti avere in rimborso del 100% essendo partecipazione qualificata e non dei 6/7.
                        Nel secondo caso invece hai rimborso dei 6/7 .
                        Il rimborso non viene in nessun caso compromesso , dovrebbe essere passata la nuova legge che consente il rimborso anche ad azionisti residenti e parifica così il trattamento tra shareholder residenti e non . ( ma devo verificare ) .

                        Comment


                        • #13
                          Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                          Dovresti avere in rimborso del 100% essendo partecipazione qualificata e non dei 6/7.
                          Intendi dire solo dalla italiana alla maltese o anche poi dalla maltese alla offshore?

                          Nel secondo caso invece hai rimborso dei 6/7 .
                          Il rimborso non viene in nessun caso compromesso , dovrebbe essere passata la nuova legge che consente il rimborso anche ad azionisti residenti e parifica così il trattamento tra shareholder residenti e non . ( ma devo verificare ) .
                          Intendi per i residenti non domiciliati, vero?
                          In ogni caso, non vorrei comunque che venisse appioppata la residenza a tutta la offshore che potrebbe avere altri profitti da altre parti del mondo.

                          Grazie ancora per le tue risposte.

                          Comment


                          • #14
                            Non abbiamo tassazione sui dividendi distribuiti . E nessuno appioppa nulla , non sei in Italy

                            Comment


                            • #15
                              Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                              Non abbiamo tassazione sui dividendi distribuiti . E nessuno appioppa nulla , non sei in Italy
                              Ecco, era quello che mi aspettavo

                              Posso chiederti come siete messi con la tassazione sulle royalty?

                              Grazie per tutte le tue risposte!

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