D'accordo i media , ma la vergogna vera sono i service provider...ormai ne viene bucato uno all'anno .

Dagospia



"Bermuda, Seychelles, British Virgin Islands, Singapore. Naturalmente, anche le isole Cayman. Sono solo alcune delle sedi, tutti paradisi fiscali, nei quali opera la Appleby, società che dichiara di prestare consulenza legale e tributaria a ricchi privati, imprese ma anche trust o istituzioni finanziarie che vogliono gestire i propri interessi o alcuni business milionari in zone offshore.

Quindi, al riparo da occhi indiscreti e dalla mano del Fisco. La società, che conta su 60 partner tra avvocati d' affari e consulenti, è finita al centro del nuovo scandalo dei Paradise Papers: da qualcuno dei suoi uffici (e di un' altra realtà simile, chiamata Asiacity Trust) provengono infatti gli oltre 13 milioni di file con attestazioni bancarie, scambi di mail, giri di fatture.

E poi i nomi, o meglio i codici di chi ha conti cifrati dove, appunto, non si pagano tasse. Un po' lo stesso ruolo che aveva avuto lo studio Mossack Fonseca nel precedente scandalo dei Panama Papers. Dal canto suo, ovviamente, la Appleby rigetta ogni accusa e fa sapere, attraverso il proprio sito Internet che non «c' è evidenza» che sia stato fatto qualcosa di illegale.

Fabio Sottocornola per il “Corriere della Sera”



Qualcuno dei "nostrani" fa parte del network Appleby


Ma come è possibile che una società di altissimo livello si faccia ciulare dati sensibilissssssimi in questo modo

Sì ma allora sti giornalisti se la cercano ...

L'ho sempre detto io, non è tanto differente da quelli che svelavano i segreti di mafia. Qui non è questione di giusto o sbagliato, ma che ad ogni azione corrisponde una reazione.

Saranno un sacco di balle inventate dai giornalisti .
Se voglio in 24 h intesto società offshore a tutto l’ordine dei giornalisti ( basta che qualcuno paghi ) senza che gli stessi non ne siano al corrente .
Strano che ancora non ci sia arrivato nessuno ...

Secondo me questa appleby aveva la password "pippo", un ragazzino tredicenne e' entrato nel loro sistema convinto di essere in quello della apple per configurare il suo nuovo iPhone ed e' successo il patatrac ahah

Cattivo ed a me non vuoi far fare la societa' per le auto con targa estera :-(

Vabbè dai , vediamo di studiarla .
Intanto se a qualche cliente Appleby serve qualcuno fidato faccia un fischio

"Nella mappa tracciata dai «Paradise Papers» spicca l' isoletta di Jersey, nello stretto della Manica. Qui l' amministratore delegato di Apple, Tom Cook, avrebbe dato ordine di trasferire «miliardi di dollari». Un' operazione lecita? È la domanda del giorno a Washington, negli uffici dell' amministrazione del Fisco e al Congresso. Nel 2013 lo stesso Cook si era presentato davanti a una Commissione del Senato, assicurando: «Non nascondiamo denaro in qualche isola dei Caraibi»."

Questa mi sembra davvero una bella risposta! Ancora una volta afratton si dimostra un vero signore.

certo che questi papponi di dagospia non capiscono che questi schemi societari sono normale pianificazione fiscale internazionale perfettamente legale ?
Devono dire al popolino ebete quanto siano bruttoni e cattivoni i ricchi... dai popolino bue fatti inc..are di tasse da renzi&c. e zitto!

Non è che hanno fatto una leggera confusione tra Sales Tax
(che non c'è tra l'altro in tutti gli stati appartenenti agli USA esattamente come la Corporate Tax)
e il VAT che non appartiene agli USA. :-)

Ormai Dagospia li leggo, ne scarto 5/6 e il restante lo metto su una bilancia per vedere quanto corrisponde al vero.

Difatti Jersey non sta ai Caraibi