Al centro dell'inchiesta la "massiccia vendita nel brevissimo termine, da parte dell'istituto, di 7 degli 8 miliardi di euro di titoli di Stato italiani che all'inizio del 2011 aveva in portafoglio
20 settembre 2017*TRANI -*Il pm tranese Michele Ruggiero, ha fatto notificare un avviso di conclusione delle indagini per manipolazione del mercato*a cinque ex top manager di Deutsche Bank Italia e allo stesso istituto di credito. Il reato contestato, noto da tempo, si riferisce al periodo gennaio-luglio 2011.
Sono indagati gli ex vertici dell'istituto di credito: l'ex presidente*Josef Ackermann, gli ex co-amministratori delegati*Anshuman Jain*e*Jurgen Fitschen, l'ex capo dell'ufficio rischi*Hugo Banziger, e*Stefan Krause, ex direttore finanziario.
Al centro dell'indagine la*"massiccia" vendita "nel brevissimo termine", da parte della Deutsche Bank, di 7 degli 8 miliardi di euro*di titoli di Stato italiani che all'inizio del 2011 aveva in portafoglio, vendita che fu compiuta - secondo quanto era scritto nell'avviso di garanzia - con "condotte artificiose, a carattere informativo ed operativo, da ritenere manipolative del mercato". La vendita - secondo il pm Ruggiero - ha alterato il valore di mercato dei titoli stessi perché*è stata fatta violando la normativa in vigore. L'istituto di credito da tempo afferma che l'indagine è "priva di fondamento".
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20 settembre 2017*TRANI -*Il pm tranese Michele Ruggiero, ha fatto notificare un avviso di conclusione delle indagini per manipolazione del mercato*a cinque ex top manager di Deutsche Bank Italia e allo stesso istituto di credito. Il reato contestato, noto da tempo, si riferisce al periodo gennaio-luglio 2011.
Sono indagati gli ex vertici dell'istituto di credito: l'ex presidente*Josef Ackermann, gli ex co-amministratori delegati*Anshuman Jain*e*Jurgen Fitschen, l'ex capo dell'ufficio rischi*Hugo Banziger, e*Stefan Krause, ex direttore finanziario.
Al centro dell'indagine la*"massiccia" vendita "nel brevissimo termine", da parte della Deutsche Bank, di 7 degli 8 miliardi di euro*di titoli di Stato italiani che all'inizio del 2011 aveva in portafoglio, vendita che fu compiuta - secondo quanto era scritto nell'avviso di garanzia - con "condotte artificiose, a carattere informativo ed operativo, da ritenere manipolative del mercato". La vendita - secondo il pm Ruggiero - ha alterato il valore di mercato dei titoli stessi perché*è stata fatta violando la normativa in vigore. L'istituto di credito da tempo afferma che l'indagine è "priva di fondamento".
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