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Dropshipping offshore

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  • Dropshipping offshore

    Originariamente Scritto da FabioG Visualizza Messaggio
    Visto che le vendite sarebbero tutte (o quasi) verso clienti finali, per la maggior parte in Italia non trovo vi sia un grosso problema a mettere una società semi-offshore direttamente in relazione con la clientela.

    In altre parole: la società che vende è offshore (forse non Panama, ma diciamo una società tipo Singapore, Hong Kong, Mauritius - oppure Gibilterra, per restare in ambito UE, ma fuori campo IVA).

    Per quanto riguarda la società che effettua servizi di gestione del sito, customer care, etc. questa potrebbe essere invece inglese. É questa infatti che apparirà in Italia (i.e. a questa sono fatturati da Piccio i servizi resi e da questa arrivano i pagamenti sul conto italiano di Piccio).

    L'inserimento di una ltd inglese permette quindi a Piccio di aver un rapporto di prestazione di servizi con una società UE e di rendere non visibile il suo rapporto con la società offshore.

    Infine, la società UK non produrrebbe quasi reddito (in UK la fiscalità è meno pesante che in Italia ma non è inesistente).

    Riguardo alle consulenze non ci dovrebbere essere considerazione IVA dato che - se la ltd è soggetto passivo IVA in UK - le prestazioni di servizi rese rientrano nell'art.7 c.4 del DPR 633/72. In UK non ci sarebbe IVA ne in addebito ne in accredito.

    Infine, i pagamenti dovrebbero avvenire su conti bancari esteri oppure su merchant account esteri (in primis: paypal).

    Mentre dall'1/1/08 tutti i conti italiani sono in formato IBAN (identico in tutta europa e oltre), il pagamento su un conto paypal estero (magari tramite poste pay, che tanto hanno tutti oramai) sarebbe identico sia in Italia che all'estero.

    E hai pensato a farti pagare per telefono? Voglio dire un numero premium internazionale (tipo 00678*****). É vero che le commissioni sono elevate, ma su acquisti di basso valore ed "impulsivi" potrebbe essere interessante. Ti lascio ovviamente fare le considerazioni del caso.


    Per concludere, é ovvio che l'obiettivo della struttura proposta è quello di semplificare anche la gestione amministrativa della struttura, pur garantendo legalità ed una fiscalità accettabile.

    Ricapitolando:





    Che ne pensate?

    Avendo rimescolato le ipotesi di Marzio e di Amedeo, mi piacerebbe anche avere un loro commento.

    Buona serata a tutti - FabioG
    Scusate se riesumo questo vecchio post ma stavo ricercando un po di informazioni in rete quando mi sono imbattuto in questo splendido forum trovando proprio tutto quello che occorre.
    Quindi il presente post solo per ringraziarvi per quanto state facendo.
    e
    Una domanda
    infondo a questa pagina sembrerebbe che il tread abbia anche la pagina 2 e la pagina 3, in realtà se clicco su 2 e 3 mi esce da questo tread e mi butta sull'indice.
    Lo fa anche a voi?
    Soltanto perchè trovo talmente interessanti le informazioni riportate su questo argomento che non vorrei perdermi le altre 2 pagine.

  • #2
    Ho creato una nuova discussione perché infatti dopo qualche anno le notifiche non arrivano più a nessuno

    Comment


    • #3
      Lasciate ogni speranza o voi che rimanete ! copio e incollo....
      Ecco il piano di Befera per combattere l’evasione fiscale




      di REDAZIONE

      Mappa delle diverse macro-tipologie di contribuenti e risk analysis mirate; interventi coerenti con i sistemi di analisi; contrasto dei fenomeni di evasione ed elusione piu’ pericolosi e diffusi; controlli ancora migliori sul piano della qualita’. Il tutto, sotto il segno di una costante collaborazione e coordinamento con la Guardia di Finanza e con gli altri enti coinvolti nel recupero dell’evasione. Con la circolare di oggi dell’Agenzia delle Entarte, il Fisco alza il sipario sulle strategie di prevenzione e contrasto all’evasione 2013 e detta gli indirizzi operativi alle sue strutture regionali e provinciali.
      L’obiettivo e’ migliorare ulteriormente la qualita’ dei risultati conseguiti negli anni precedenti per alzare l’asticella dell’importo mediano delle maggiori imposte accertate e definite. Grandi contribuenti, imprese di medie dimensioni, imprese minori e lavoratori autonomi, soggetti che beneficiano di regimi agevolati (come per esempio enti non commerciali, onlus e societa’ cooperative) e persone fisiche: a queste platee, nel 2013, l’Agenzia delle Entrate dedica attivita’ di controllo ad hoc, cui si affiancano le attivita’ trasversali come quelle antifrode, di contrasto all’evasione internazionale e in materia di riscossione.
      Sono 3.200 i “big” sottoposti al tutoraggio del Fisco nel 2013. La strategia, che consiste in un monitoraggio costante del comportamento fiscale di questi soggetti da parte di strutture dedicate dell’Agenzia (cosi’ da individuare tempestivamente fattori di rischio come fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva), ha consentito di raggiungere risultati importanti sia dal punto di vista dell’azione di contrasto all’evasione e all’elusione sia rispetto al livello di adempimento spontaneo. Ad ampliare il raggio di azione, il progetto pilota sul “Regime di adempimento collaborativo”, avviato dall’Agenzia a fine giugno, che mira a ridefinire i rapporti tra Amministrazione e grandi imprese, in coerenza con le piu’ importanti esperienze internazionali e con le indicazioni Ocse.
      Potenziare le attivita’ di controllo e migliorarne la proficuita’: con questi indirizzi l’Agenzia delle Entrate guarda alle imprese di medie dimensioni. A questo scopo, la circolare sottolinea la necessita’ di uno stretto coordinamento da parte delle Direzioni regionali, che dovranno supervisionare le analisi di rischio soprattutto sulle imprese medio-grandi (con fatturato superiore ai 25 milioni di euro), anche tramite l’immissione di personale esperto degli uffici regionali negli uffici controlli provinciali e un sempre piu’ stretto coordinamento con la Guardia di Finanza. Il tutto con l’ausilio di Radar e del nuovo Asso, una vera e propria banca dati dei soci delle imprese di medie dimensioni. Strategia che vince non si cambia: i risultati delle attivita’ di controllo realizzate nel 2012 hanno confermato un trend positivo con riferimento alla qualita’ dei controlli. Segno che le analisi di rischio, frutto di procedure e liste di ausilio all’accertamento, hanno colpito nel segno in maniera mirata. Restano quindi ferme le indicazioni gia’ diramate agli uffici, in cui e’ posto l’accento sulla necessita’ di selezionare soggetti con attivita’ economiche strutturate e non marginali, che operano da piu’ anni, o soggetti che svolgono di fatto attivita’ economiche in maniera totalmente irregolare. Con riferimento ai controlli sulla platea dei lavoratori autonomi, la circolare ribadisce l’opportunita’ di fare ricorso alle indagini finanziarie. Questo strumento, in ogni caso, dovra’ essere utilizzato solo a valle di una attenta attivita’ di analisi del rischio dalla quale emergano, soprattutto su un trend di anni, significative anomalie.
      Sul fronte dei controlli su enti non commerciali, organizzazioni non lucrative di utilita’ sociale (onlus) e altri soggetti che beneficiano di agevolazioni, la circolare sottolinea che, nel 2013, occorre consolidare i risultati positivi ottenuti nell’ultimo triennio. Intercettare chi abusa dei regimi agevolati, infatti, serve non solo a recuperare maggiori imposte evase, ma anche migliorare l’effetto deterrenza. Controlli formali (36 ter), accertamenti parziali automatizzati, controlli ordinari da liste selettive. Al ventaglio di strumenti a disposizione del Fisco si aggiunge, nel 2013, il nuovo accertamento sintetico (cd. redditometro) applicabile per i controlli relativi all’anno d’imposta 2009 e successivi. A questo proposito, la circolare ricorda che il nuovo strumento (che mette a confronto la spesa complessiva del contribuente con il reddito dichiarato) attribuisce particolare importanza al momento di confronto con il contribuente, attraverso il contraddittorio previsto per legge, e che, nella selezione dei contribuenti a maggior rischio di evasione, saranno presi in considerazione solo spese e dati certi, non compatibili con il reddito dichiarato.



      Davanti a preponderanti forze nemiche.... L'unica difesa è la fuga !



      se mi scrivi in privato ti do le coordinate latitudine longitudine da inserire nel navigatore satellitare per raggiungere Tortuga Stronghold

      è più vicina di quanto tu creda...

      unisciti alla confraternita dei “Fratelli della Costa”....

      qui filibustieri e bucanieri sono bene accolti...

      e non sarai solo in terra straniera, potenzialmente ostile....

      Siamo gia diversi... ognuno rispetta la libertà ed autonomia altrui...
      ( ognuno si fa i cazzi suoi ma ci si difende, se occorre, uniti )

      saresti il 4° Moschettiere !

      le mura sono solide e fuori dal tiro delle artiglierie Italiane...

      elemento da non trascurare: il vino è ottimo ed abbondante e...

      belle donne... ( se non ci credete, chiedete conferma ad afraton ! )

      a presto ...

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