Un saluto a tutti, da 3 anni ho una ditta individuale di internet marketing nel regime dei minimi, attualmente pago circa il 22% all'inps e il 5% del rimanente di tasse.
Negli ultimi tempi ho guadagnato in media 5000 euro/mese, questo mese però sono salito di parecchio... tanto che sarei costretto a entrare nel regime ordinario che mi porterebbe via quasi tutto.
In pratica pubblicizzo alcuni prodotti venduti online attraverso i miei siti internet e ricevo commissioni sulle vendite generate ogni volta che un utente, passato attraverso il mio sito, poi finisce in un negozio online e compie un acquisto. A pagarmi sono società europee (UK, ES, NL) e USA, nessuna italiana. L'hosting è attualmente in Italia e i siti sono rivolti a utenti italiani ma eventualmente potrei spostarli.
Dal momento che la mia attività è al 100% digitale, non ho nè ufficio nè magazzino (lavoro in casa e da solo) e non ho rapporti con ditte italiane a parte l'hosting, stavo considerando di spostarmi altrove aprendo una società all'estero.
Sono alla ricerca di una minore pressione fiscale, ma anche di una contabilità semplice e di leggi meno restrittive di quelle italiane. Stavo pensando alle Seichelles.
Potrei portare legalmente in Italia almeno parte dei guadagni della società offshore, eventualmente pagando le dovute tasse allo stato italiano?
Le società che mi pagano, con cui sono in ottimi rapporti, conoscono il mio nome, i miei dati e ho fatto numerose fatture... se cambiassi semplicemente l'intestatario e i dati di pagamento, probabilmente in caso di controllo (in UK) risulterebbe che l'account ha cambiato intestatario... devo in qualche modo "ripulirlo" creandone uno nuovo per la società oppure un controllo italiano nella sede di una ditta UK è impossibile?
Mi conviene mantenere attiva la mia ditta individuale in regime dei minimi per fatturare parte dei guadagni complessivi?
Grazie a tutti!
Negli ultimi tempi ho guadagnato in media 5000 euro/mese, questo mese però sono salito di parecchio... tanto che sarei costretto a entrare nel regime ordinario che mi porterebbe via quasi tutto.
In pratica pubblicizzo alcuni prodotti venduti online attraverso i miei siti internet e ricevo commissioni sulle vendite generate ogni volta che un utente, passato attraverso il mio sito, poi finisce in un negozio online e compie un acquisto. A pagarmi sono società europee (UK, ES, NL) e USA, nessuna italiana. L'hosting è attualmente in Italia e i siti sono rivolti a utenti italiani ma eventualmente potrei spostarli.
Dal momento che la mia attività è al 100% digitale, non ho nè ufficio nè magazzino (lavoro in casa e da solo) e non ho rapporti con ditte italiane a parte l'hosting, stavo considerando di spostarmi altrove aprendo una società all'estero.
Sono alla ricerca di una minore pressione fiscale, ma anche di una contabilità semplice e di leggi meno restrittive di quelle italiane. Stavo pensando alle Seichelles.
Potrei portare legalmente in Italia almeno parte dei guadagni della società offshore, eventualmente pagando le dovute tasse allo stato italiano?
Le società che mi pagano, con cui sono in ottimi rapporti, conoscono il mio nome, i miei dati e ho fatto numerose fatture... se cambiassi semplicemente l'intestatario e i dati di pagamento, probabilmente in caso di controllo (in UK) risulterebbe che l'account ha cambiato intestatario... devo in qualche modo "ripulirlo" creandone uno nuovo per la società oppure un controllo italiano nella sede di una ditta UK è impossibile?
Mi conviene mantenere attiva la mia ditta individuale in regime dei minimi per fatturare parte dei guadagni complessivi?
Grazie a tutti!
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