Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Aiuto per Costituire una LTD in Malta o nel Regno Unito

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • Aiuto per Costituire una LTD in Malta o nel Regno Unito

    Buonasera vorrei gentilmente chiedere se fosse possibile costituire una LTD o una Società che presenta migliori caratteristiche con sede legale in Malta o nel Regno Unito.
    Premetto che non conosco l’inglese.
    Le leggi italiane sono molto restrittive e penalizzanti; inoltre in questo settore la normativa è ancora in divenire, con continue proroghe tipiche del legislatore italiano.
    Si tratterebbe di costituire una LTD o altra società indicatami, con sede legale nei suddetti Paesi, che opera solo in Italia nel settore finanziario per prestare ai risparmiatori
    - il servizio di investimento denominato "consulenza in materia di investimenti" di cui all'art. 1 comma 5 -septies del Dlgs 58/98 (Testo Unico della Finanza, modificato in seguito alla direttiva MIfid), ossia Annex punto 5) Directive 2004/39/CE, Investment Advice.
    - In poche parole il servizio consiste nel fornire ai risparmiatori dei consigli personalizzati, cioè tenendo conto delle loro caratteristiche, senza pote detenere, neanche in via temporanea il denaro o gli strumenti finanziari dei risparmiatori stessi.
    - DARE SOLO CONSIGLI SU COME INVESTIRE IL CAPITALE A DISPOSIZIONE, TENENDO CONTO DEL RISCHIO SOPPORTATO, DEL TEMPO, DEL REDDITO, DEGLI OBIETTIVI ETC.
    Essendo un servizio di investimento, è sottoposto a riserva di attività; ciò significa che può essere prestato solo da determinati soggetti, persone fisiche o giuridiche dotati di determinati requisiti stabiliti dalla legge, autorizzati dalle competenti autorità di vigilanza.
    Si tenga presente che la LTD autorizzata dalla FMSA o dalla FSA, opererebbe solo in Italia.
    La LTD può prestare in Italia, in maniera lecita, il suddetto servizio di investimento in due modi:
    1) Stabilisce la sede legale in Malta o nel Regno Unito e una succursale in Italia
    2) Stabilisce la sede legale in Malta o nel Regno Unito (dipende dalla convenienza) e nessuna succursale in Italia. In questo caso si dice che opera in libera prestazione di servizi.
    Nel caso del punto 1) è necessario che la FMSA o la FSA comunichi alla Consob l’intenzione della LTD di operare in Italia tramite lo stabilimento di una succursale. Il passo successivo è l’iscrizione della LTD e della Succursale Italiana presso l’albo tenuto dalla Consob, di cui all’art. 20 del Dlgs 58/98, nella sezione “Elenco Imprese di Investimento Comunitarie con succursale”.
    Nel caso del punto 2) è necessario che la FMSA o la FSA notifichi alla Consob l’intenzione che la LTD voglia operare in Italia senza stabilirvi una succursale. La LTD che opera in libera prestazione di servizi deve poi risultare iscritta nell'albo tenuto dalla Consob, previsto dall'art. 20 del d.lgs. n. 58/1998 delle imprese di investimento, nella sezione delle “Imprese di investimento senza succursale”.
    Tutto ciò in virtù dei principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi.
    Il mio problema non è di natura fiscale ma riguarda problemi relativi al capitale sociale minimo che richiedono in Italia, ai requisiti che richiedono agli amministratori, ai costi di costituzione, di amministrazione annuali etc.
    Fatte queste fondamentali premesse chiedo gentilmente se fosse possibile sapere, in base alla legge Maltese o Britannica, quali requisiti è necessario possedere per poter essere autorizzati dalla FMSA o dalla FSA a costituire la LTD e quindi a prestare il suddetto servizio di investimento solo in Italia.
    - a quanto ammonta il capitale sociale minimo che deve avere la Ltd, sia che operi solo in Italia ?
    - quali requisiti devono avere i soci della LTD?
    - quali sono i requisiti che devono avere gli amministratori della LTD?
    - i soci possono essere anche amministratori?
    - si può avere un solo socio e un solo amministratore?
    - i soci e gli amministratori possono risiedere in Italia?
    - è necessario nominare un Secretary, per adempiere a tutti gli adempimenti previsti dalla legge di Malta?
    - è necessario un organo di controllo interno o esterno alla LTD?
    - qual'è il costo di costituzione, di tenuta della contabilità e altri costi vari annuali, in linea di massima?
    Lo scopo delle mie domande è quello di verificare, se la costituzione di una Ltd che opera in quel determinato settore sottoposto alla vigilanza della "FMSA" o della “FSA”, è preferibile alla costituzione di una società (SIM SPA, SRL e SPA non SIM) in Italia.
    Ribadisco il concetto che la LTD opererebbe solo in Italia, con sede legale in Malta o nel Regno Unito.
    Dopo tanto peregrinare…spero di trovare la risposta in questo bel sito.
    Vi ringrazio per la collaborazione.

  • #2
    consiglio

    chiedi a questi che sono bravissimi www.ugtoffshore.com

    Comment


    • #3
      adesso provo, grazie. comunque se nel sito c'è qualcuno che mi può proporre strade alternative ben venga.

      Comment


      • #4
        Quante domende!
        Ma sinteticamente è possibile rispondere si a quasi tutte: Se il lato fiscale non è un problema allora sappi che amministratore e socio per le giurisdizioni che hai indicato può esser chiunque, la secretary in UK adesso mi pare sia obbligatoria solo oltre una certa cifra di fatturato (300 mila £) per Malta invece è richiesta. Capitale sociale sia per Malta che per Uk sono bassi -In UK una sterlina!- normalmente si costituiscono ltd con capitale 1000£ ma ricorda che una societa con capitale di 1000 agli occhi di banche, imprenditori ecc sarà sempre una società con capitale di 1000...
        Malta fiscalmente è più conveniente anche se è più complessa la procedura relativa al pagamento e al rimborso delle tasse (do per scontato che se parli di Malta sai quale è il sistema fiscale) Londra contabilmente è più semplice.
        Se operi con una succursale in Italia sarai ovviamente soggetto all'imposizione fiscale italiana.
        Il problema se invece operi all'estero è che la società che lì esiste non deve essere una "scatola vuota" telecomandata dall'Italia, ma deve esistere un minimo di struttura per non cadere nelle solita esterovestizione.
        Tutto quindi ruota attorno a quali sono gli utili che prevedi di realizzare, non dico dal primo anno ma in seguito: Il discorso dei costi e conseguente: parlando di UK sul web trovi anche chi ti iscrive una società alla company house per 30£... (la tassa è di 20 £ ) chiaro che poi con i servizi accessori dai quali non puoi prescindere vai attorno ai 2000 €, ma sei sempre in zona scatola vuota. E i molti che sul web offrono costituzione a X euro poi in ufficio ti parlano di tutt'altre cifre.
        Realisticamente i costi -dipende molto i quali mani ti metti e quanta professionalità c'è in quelle mani...- possono ruotare attorno ai 10.000 € all'anno, a volte più a volte meno dipende da quali esigenze avrai e quali servizi richiedi.
        Tempo addietro mi chiesero consiglio su un avvocato che offriva costituzione e gestione di società uk a 3000€ all' anno. Visitai il suo sito non mi entusiasmò particolarmente, ma preferii non dir nulla per non fare quello che vuole per forza indirizzare verso un determinato operatore. Dissi di provare visto che lo ritenevo un buon prezzo. Non so come sia andata, l'unica cosa che ho scoperto è che l'avvocato probabilmente non è un avvocato...
        Bisogna esser attenti!
        Saluti.
        Ho disabilitato i messaggi privati. Se volete comunicare con me, usate la telepatia (attenti a non sbagliare destinatario)

        Comment


        • #5
          Grazie per la risposta paperone rothschild. Ho avuto vari contatti ma di concreto ancora niente.
          La mia domanda non è poi così complessa:
          1) costituire la sede legale di una LTD in Malta o Regno Unito (dipende dalla convenienza) per offrire solo ai risparmiatori italiani un solo servzio di investimento di cui Annex I punto 5) Directive 2004/39/CE
          2) conoscere tutti gli adempimenti necessari sia in fase di costituzione che dopo e i costi
          3) stabilire una succursale in Italia dove opera la società.
          4) sfruttare regole meno severe in termini di capitale minimo e di requisiti degli amministratori (io sono laureato e anche Promotore finanziario, anche se non esercito).
          5) tutto ciò è possibile per due principi fondamentali UE; libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi ammessi al mutuo riconoscimento.

          Poi ovviamente la contabilità si tiene in Italia dove si pagano le imposte, poi lo stesso bilancio si depositerà all'estero...all'inizio il fatturato sarà modesto.

          Se sei in grado di segnalarmi una struttura seria che mi possa fare un preventivo e descrivere in dettaglio i servizi offerti (magari alcuni non mi servono), è bene accetto.

          Comment


          • #6
            ofc nuova zelanda

            Noi vorremmo consigliare all'utente,(peraltro abbastanza competente in materia) di valutare la costituzione di una limited neozelandese con oggetto sociale simile ad una sim italiana e poi aprirne sede secondaria in italia. Risoverà ogni problema, nel pieno rispetto della legalità. L'autorizzazione all'esesrcizio dell'attivtà finanziaria l'avrà in new zealand. Noi stiamo costituendo diverse limited perchè hanno un costo concorrenziale, sono pubbliche tutti i dati sono in linea e controllabili, sono in white liste, quindi emettono fatture deducibili in italia. Ci puo contattare per maggiori chiarimenti tramite il sito www.paradisifiscali.info (in aggiornamento con nuovi prodotti).
            in merito alle ltd inglesi le troverà sul web a £ 29 ma in realtà sono molto costose non in fase di costituzione ma di gestione, la gestione annua di una ltd non costa meno di € 1500,00. Noi forniamo anche ltd inglesi ma solo dopo aver spiegato gli adempimenti necessari, non sono società offshore ma europee con tutto quel che ne consegue, anche a livello burocratico. siamo a disposizione per approfondire l'argomento.
            Approfittiamo per evidenziare agli utenti del sito che vista la difficoltà ad aprire c/c bancari per le società offshore, forniamo società delaware, inglesi, new zealand, sud africane, panamensi e di qualunque altra giurisdizione con c/c bancario già aperto.
            www.paradisifiscali.info

            Comment


            • #7
              Innanzitutto grazie per "l'abbastanza competente" e per il vostro aiuto. Rilevo:
              - è da escludere la Nuova Zelanda, con apertura di succursale in Italia, perchè paese extracomunitario e senza entrare nei dettagli;
              - art. 28 Dlgs 58/98 richiama l'art. 19 Tuf lett. d,e,f,...quindi capitale minimo non inferiore a quello stabilito dalla B.I. etc...
              - sempre art. 28 Tuf 1° comma ...ci vuole autorizzazione Consob e non semplice comunicazione o notifica da parte di un'autorità di vigilanza UE; poi alla lett. b) si dice che si deve svolgere effettivamente l'attività in New Zeland...cosa impossibile etc...

              Se la Ltd inglese comporta un costo annuo di € 1.500,00 lo ritengo accettabile.
              Il mio problema è verificare:
              - capitale minimo necessario per essere autorizzati dalla FSA a prestare il servizio di consulenza in materia di investimenti, sia a clientela retail, sia istituzionale su tutti i prodotti finanziari;
              - discorso su stabilimento di succursale o meno
              - Possesso di requisiti per essere autorizzati dalla FSA, tenendo presente che non conosco, o meglio non sono in grado di interloquire bene in inglese
              - svolgimento dell'attività solo in Italia
              ....segue contatto

              Comment


              • #8
                Ciao, hai risolto la questione? Anch'io ho intenzione di intraprendere la medesima strada...

                Comment


                • #9
                  Ragazzi scusate ma perché avventurarsi in viaggi simili?
                  Il mio consiglio è e resta quello di rivolgersi ad uno studio competente.
                  In ogni modo aprire società all estero e poi fare una succursale italiana mi sembra un po' inutile, come mi sembra inutile dire che per operare in italia le tasse le paghi in italia e avere una società all estero a meno che tu non sia un grosso colosso ed abbia una finanziaria in Liechestin ( o come si scrive ) è solo una perdita di soldi e tempo.
                  Sono sicuro che ci sono siti di commercialisti e fiscalisti che sapranno aiutarti ma visto il campo delicato nel quale vuoi operare, consigli sugli investimenti, cerca una formula all inclusive.

                  In bocca al lupo.

                  mat.
                  L' abbondanza comincia nei nostri pensieri

                  Comment


                  • #10
                    Mi spiegate perchè scegliere il Regno Unito quando le tasse li si pagano lo stesso ?
                    Basterebbe scegliere un paese non della black list non soggetto a tassazione per l'operatività fuori dal territorio e fatturare un servizio anzichè una consulenza e il tuo cliente è tranquillo ( chiaramente il tutto accompagnato da un contratto "serio" tra le due parti )

                    Comment


                    • #11
                      Originariamente Scritto da panama77 Visualizza Messaggio
                      Mi spiegate perchè scegliere il Regno Unito quando le tasse li si pagano lo stesso ?
                      Basterebbe scegliere un paese non della black list non soggetto a tassazione per l'operatività fuori dal territorio e fatturare un servizio anzichè una consulenza e il tuo cliente è tranquillo ( chiaramente il tutto accompagnato da un contratto "serio" tra le due parti )
                      ....e quale sarebbe questo paese..................

                      Comment


                      • #12
                        Originariamente Scritto da skylukeee Visualizza Messaggio
                        ....e quale sarebbe questo paese..................
                        Per esempio PANAMA .

                        Comment


                        • #13
                          Originariamente Scritto da panama77 Visualizza Messaggio
                          Per esempio PANAMA .
                          e panama sarebbe non black list?????

                          Comment


                          • #14
                            Esatto ! Panama non è più nella black lista dal 2011, Leggi pure qui:
                            Panama e Costa Rica fuori dalla «black list» OCSEL’organizzazione di Parigi ha svolto il consueto
                            punto della situazione sull’adozione di corretti standard di scambio di informazioni tra Stati


                            Mercoledì 27 luglio 2011


                            L’OCSE ha reso noto lo scorso 6 luglio 2011 lo stato di avanzamento
                            sull’adozione di standard internazionali di
                            trasparenza
                            in materia fiscale e finanziaria.
                            A fornire lo spunto per l’aggiornamento del programma è stato l’esame delle azioni intraprese da due Stati centramericani (Costa Rica e Panama) storicamente non “collaborativi”.
                            Per quanto
                            riguarda la Costa Rica, il comunicato
                            dell’organizzazione di Parigi del 4 luglio ha annunciato il raggiungimento
                            dell’obiettivo minimo di 12 Trattati bilaterali
                            per lo scambio di informazioni, per effetto di appositi accordi con
                            l’Australia e alcuni Stati del Nord Europa.

                            Costa Rica e Panama storicamente non
                            “collaborativi”
                            Più articolato è stato, invece, il cammino di Panama, in considerazione della situazione di
                            partenza. Come riconosciuto in data 6 luglio dallo stesso Segretario Generale
                            dell’OCSE, Angel Gurria, la repubblica panamense, nonostante gli sforzi compiuti
                            nel modificare la legislazione interna in materia, non ha superato
                            la prima fase
                            della “peer review” prevista per valutare la conformità
                            delle norme dei singoli Stati agli obiettivi previsti per lo scambio di
                            informazioni ai fini fiscali (si veda “Ocse, parte il monitoraggio delle legislazioni mondiali sullo
                            scambio di informazioni
                            ” del 20 marzo 2010).
                            È stata, quindi, rinviata la “fase 2”, relativa alla corretta
                            implementazione delle misure, sino a che la prima fase non si sia conclusa con
                            esito positivo.
                            Con il raggiungimento del numero minimo di 12 Trattati bilaterali, ad ogni modo, Panama è uscito dalla “black list” OCSE.

                            Comment


                            • #15
                              Originariamente Scritto da panama77 Visualizza Messaggio
                              Esatto ! Panama non è più nella black lista dal 2011, Leggi pure qui:
                              Panama e Costa Rica fuori dalla «black list» OCSEL’organizzazione di Parigi ha svolto il consueto
                              punto della situazione sull’adozione di corretti standard di scambio di informazioni tra Stati


                              Mercoledì 27 luglio 2011


                              L’OCSE ha reso noto lo scorso 6 luglio 2011 lo stato di avanzamento
                              sull’adozione di standard internazionali di
                              trasparenza
                              in materia fiscale e finanziaria.
                              A fornire lo spunto per l’aggiornamento del programma è stato l’esame delle azioni intraprese da due Stati centramericani (Costa Rica e Panama) storicamente non “collaborativi”.
                              Per quanto
                              riguarda la Costa Rica, il comunicato
                              dell’organizzazione di Parigi del 4 luglio ha annunciato il raggiungimento
                              dell’obiettivo minimo di 12 Trattati bilaterali
                              per lo scambio di informazioni, per effetto di appositi accordi con
                              l’Australia e alcuni Stati del Nord Europa.

                              Costa Rica e Panama storicamente non
                              “collaborativi”
                              Più articolato è stato, invece, il cammino di Panama, in considerazione della situazione di
                              partenza. Come riconosciuto in data 6 luglio dallo stesso Segretario Generale
                              dell’OCSE, Angel Gurria, la repubblica panamense, nonostante gli sforzi compiuti
                              nel modificare la legislazione interna in materia, non ha superato
                              la prima fase
                              della “peer review” prevista per valutare la conformità
                              delle norme dei singoli Stati agli obiettivi previsti per lo scambio di
                              informazioni ai fini fiscali (si veda “Ocse, parte il monitoraggio delle legislazioni mondiali sullo
                              scambio di informazioni
                              ” del 20 marzo 2010).
                              È stata, quindi, rinviata la “fase 2”, relativa alla corretta
                              implementazione delle misure, sino a che la prima fase non si sia conclusa con
                              esito positivo.
                              Con il raggiungimento del numero minimo di 12 Trattati bilaterali, ad ogni modo, Panama è uscito dalla “black list” OCSE.
                              Quali sono i Paesi contenuti nell’elenco della Black List 2012?

                              I Paesi elencati nella Black List, sono i Paesi che godono di un regime fiscale particolarmente privilegiato rispetto a quello applicato in Italia come per esempio la Svizzera, Lussemburgo, Seychelles, Aruba. I Paesi contenuti nella Black List, vengono modificati annualmente dietro disposizioni dell’Agenzia delle Entrate e dal Ministero dell’Economia e Sviluppo, per l’anno 2012, salvo eventi eccezionali al momento non prevedibili, i paesi che rientrano nella black list e per i quali vige l’obbligo di comunicazione saranno per il 2012:
                              • Alderney
                              • Andorra
                              • Anguilla
                              • Antigua & Barbuda
                              • Antille Olandesi
                              • Aruba
                              • Bahamas
                              • Bahrein
                              • Barbados
                              • Belize
                              • Bermuda
                              • Brunei
                              • Costarica
                              • Dominica
                              • Emirati Arabi Uniti
                              • Ecuador
                              • Filippine
                              • Gibilterra
                              • Gibuti
                              • Grenada
                              • Guernsey
                              • Hong Kong
                              • le isole Vergini Britanniche
                              • di Man
                              • Cayman
                              • Cook e Marshall
                              • Jersey
                              • Libano
                              • Liber
                              • Liechtenstein
                              • Macao
                              • Malaysia
                              • Maldive
                              • Mauritius
                              • Monaco
                              • Montserrat
                              • Nauru
                              • Niue
                              • Oman
                              • Panama
                              • Polinesia Francese
                              • St. Kitts & Nevis
                              • St. Lucia
                              • St. Vincent & Grenadine
                              • Samoa, San Marino
                              • Sark
                              • Seychelles,
                              • Singapore
                              • Svizzera
                              • Taiwan
                              • Tonga
                              • Turks & Caicos
                              • Tuvalu
                              • Uruguay
                              • Vanuatu

                              Comment

                              Working...
                              X