Ciao, mi sono appena iscritto. Conosco il forum da un po' ed ho imparato a conoscere un po' di chi lo frequenta. Siete forti.
Devo sinceramente ancora comprendere come possa esista un sito del genere nel clear web, ho ancora la sensazione che tra gli avventori ci sia qualche "travestito", quindi meglio usare Tails. Questo è anche il motivo per il quale impiegherò del tempo per rispondere ai messaggi, vi avviso.
Venendo subito al dunque, mi occorre sapere come fare per rendere lo stipendo impignorabile, o almeno fare in modo che sia massimamente difficoltoso da attuare e, vista la cifra non elevata, renderlo poco appetibile.
Ovviamente mi riferisco ad Equitalia.
Vi chiedo scusa ma al momento non mi va di lasciare troppi dettagli. Ci sarebbe davvero molto da dire, ma ciò che serve sapere è che sono stato amministratore di una società, in giovane età (cioè qualche anno fa), ma ero sostanzialmente un prestanome. Mi vergogno un po' a dirlo ma diciamo che ero circonvenuto da soci occulti. Ora finalmente, grazia anche a qualcuno che mi ha aperto gli occhi, ne sono uscito. Non è stato semplice, non avevo a che fare con persone "buone".
La società è fallita con molti debiti. Era una srl, e tralasciando i creditori diciamo di tipo commerciale, erano molti anche i debiti di natura tributaria e legati in qualche modo allo stato.
I fantasmi del passato iniziano ora ad affiorare: equitalia si sta facendo sentire, con spese legali di processi, mancati versamenti, multe, sanzioni, ecc...
Ora posso dire di avere voltato pagina: mi sono messo in gioco, cercando un impiego nel settore che preferisco e che - evidentemente - avrei dovuto scegliere fin da giovane. Sono attualmente assunto con un contratto a termine, al quale ne mancano circa 25 per terminare.
Sono del nord Italia.
Le cifre che mi viene chiesto di pagare sono elevate. Lo stipendio mensile si aggira sui 1200 euro. Le somme da pagare attualmente sono sull'ordine dei 20 mila euro, ma molte ne devono ancora arrivare. Contando tutto, spannometricamente, direi che supereremo tranquillamente i 130 mila.
Ciò che chiedo è un consiglio, anzi due:
- Come occultare il rapporto di lavoro ad equitalia/chiunque
- Come/dove aprire il conto al quale far accreditare lo stipendio.
E' importante che il mio datore di lavoro abbia meno fastidi ed errate percezioni possibili. Sono abbastanza bravo in quel che faccio (ed anche per questo mi rode non averlo fatto dal principio, non avrei questi problemi ora), ma la società farebbe poca fatica a trovarne un altro, neo laureato, senza tutti questi problemi. La mia bravura non giustifica ancora le seccature.
Se io fossi equitalia non perderei tempo alla ricerca di conti e depositi, oppure magari lo farei anche, ma verificando da subito nella banca dati se lavoro per qualcuno (credo sia l'ìnps, o c'è un DB più preciso?)
Ho letto nel Dark il consiglio di chi diceva di convertire il rapporto di lavoro in rapporto determinato di durata annuale, in quanto equitalia avrebbe accesso ai dati sull'occupazione solo il marzo dell'anno successivo. Questo, oltre che espormi a licenziamenti in caso di fluttuazione della società, non so quanto sia utile se l'anno successivo e quello successivo ancora, il rapporto viene rinnovato (posto che credo ci sia anche un limite ai rinnovi). Su due piedi direi che rimane quindi solo la partita iva, ma oltre ad essere altamente ingorda di tasse e balzelli vari, nel caso specifico credo sia utile come la forfora. Diverso sarebbe se la partita iva fosse estera, che dite ?
Riguardo al conto, non ho problema alcuno a vivere sottotraccia (intendo dire senza emergere dalla mischia), anche perchè detesto le appariscenze.
Non ho problemi a prelevare tutto lo stipendio non appena arriva in conto corrente, anche se ritengo che un conto estero risolverebbe il problema. Quali problemi potrei avere al riguardo ?
Per il momento non mi pongo il problema - che pure tra qualche anno dovrò affrontare - relativo ad una futura sistemazione (intendo la necessità di attingere a finanziamenti, mutui, prestiti in genere). Col tempo magari affronteremo anche questo argomento, ma credo che la cosa migliore sia il trasferimento - anche solo fittizio - in Svizzera.
Attendo impaziente i vostri commenti, anche perchè ho 3 cartelle che scadono nel mese di Agosto, e dovrò decidere la strategia, unitamente all'avvocato che mi sta seguento - ma che tuttavia non ritengo adatto allo scopo.
Ed a questo proposito vi chiedo informazioni in merito a qualcuno di bravo, seppur relativamente economico.
Mi piacerebbe avere il parere di tutti ma in particolare di afratton, fabio, il matto di elusione-fiscale (perdonami, in questo momento non mi ricordo il tuo nick).
Ciao, grazie a tutti.
Marlon
Devo sinceramente ancora comprendere come possa esista un sito del genere nel clear web, ho ancora la sensazione che tra gli avventori ci sia qualche "travestito", quindi meglio usare Tails. Questo è anche il motivo per il quale impiegherò del tempo per rispondere ai messaggi, vi avviso.
Venendo subito al dunque, mi occorre sapere come fare per rendere lo stipendo impignorabile, o almeno fare in modo che sia massimamente difficoltoso da attuare e, vista la cifra non elevata, renderlo poco appetibile.
Ovviamente mi riferisco ad Equitalia.
Vi chiedo scusa ma al momento non mi va di lasciare troppi dettagli. Ci sarebbe davvero molto da dire, ma ciò che serve sapere è che sono stato amministratore di una società, in giovane età (cioè qualche anno fa), ma ero sostanzialmente un prestanome. Mi vergogno un po' a dirlo ma diciamo che ero circonvenuto da soci occulti. Ora finalmente, grazia anche a qualcuno che mi ha aperto gli occhi, ne sono uscito. Non è stato semplice, non avevo a che fare con persone "buone".
La società è fallita con molti debiti. Era una srl, e tralasciando i creditori diciamo di tipo commerciale, erano molti anche i debiti di natura tributaria e legati in qualche modo allo stato.
I fantasmi del passato iniziano ora ad affiorare: equitalia si sta facendo sentire, con spese legali di processi, mancati versamenti, multe, sanzioni, ecc...
Ora posso dire di avere voltato pagina: mi sono messo in gioco, cercando un impiego nel settore che preferisco e che - evidentemente - avrei dovuto scegliere fin da giovane. Sono attualmente assunto con un contratto a termine, al quale ne mancano circa 25 per terminare.
Sono del nord Italia.
Le cifre che mi viene chiesto di pagare sono elevate. Lo stipendio mensile si aggira sui 1200 euro. Le somme da pagare attualmente sono sull'ordine dei 20 mila euro, ma molte ne devono ancora arrivare. Contando tutto, spannometricamente, direi che supereremo tranquillamente i 130 mila.
Ciò che chiedo è un consiglio, anzi due:
- Come occultare il rapporto di lavoro ad equitalia/chiunque
- Come/dove aprire il conto al quale far accreditare lo stipendio.
E' importante che il mio datore di lavoro abbia meno fastidi ed errate percezioni possibili. Sono abbastanza bravo in quel che faccio (ed anche per questo mi rode non averlo fatto dal principio, non avrei questi problemi ora), ma la società farebbe poca fatica a trovarne un altro, neo laureato, senza tutti questi problemi. La mia bravura non giustifica ancora le seccature.
Se io fossi equitalia non perderei tempo alla ricerca di conti e depositi, oppure magari lo farei anche, ma verificando da subito nella banca dati se lavoro per qualcuno (credo sia l'ìnps, o c'è un DB più preciso?)
Ho letto nel Dark il consiglio di chi diceva di convertire il rapporto di lavoro in rapporto determinato di durata annuale, in quanto equitalia avrebbe accesso ai dati sull'occupazione solo il marzo dell'anno successivo. Questo, oltre che espormi a licenziamenti in caso di fluttuazione della società, non so quanto sia utile se l'anno successivo e quello successivo ancora, il rapporto viene rinnovato (posto che credo ci sia anche un limite ai rinnovi). Su due piedi direi che rimane quindi solo la partita iva, ma oltre ad essere altamente ingorda di tasse e balzelli vari, nel caso specifico credo sia utile come la forfora. Diverso sarebbe se la partita iva fosse estera, che dite ?
Riguardo al conto, non ho problema alcuno a vivere sottotraccia (intendo dire senza emergere dalla mischia), anche perchè detesto le appariscenze.
Non ho problemi a prelevare tutto lo stipendio non appena arriva in conto corrente, anche se ritengo che un conto estero risolverebbe il problema. Quali problemi potrei avere al riguardo ?
Per il momento non mi pongo il problema - che pure tra qualche anno dovrò affrontare - relativo ad una futura sistemazione (intendo la necessità di attingere a finanziamenti, mutui, prestiti in genere). Col tempo magari affronteremo anche questo argomento, ma credo che la cosa migliore sia il trasferimento - anche solo fittizio - in Svizzera.
Attendo impaziente i vostri commenti, anche perchè ho 3 cartelle che scadono nel mese di Agosto, e dovrò decidere la strategia, unitamente all'avvocato che mi sta seguento - ma che tuttavia non ritengo adatto allo scopo.
Ed a questo proposito vi chiedo informazioni in merito a qualcuno di bravo, seppur relativamente economico.
Mi piacerebbe avere il parere di tutti ma in particolare di afratton, fabio, il matto di elusione-fiscale (perdonami, in questo momento non mi ricordo il tuo nick).
Ciao, grazie a tutti.
Marlon
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