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Vantaggi e svantaggi della VAT

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  • Vantaggi e svantaggi della VAT

    Ciao ragazzi, cercavo nel forum informazioni relative alle società/partnership UK soprattutto per il capitolo VAT. Per il mio tipo di business (consulenza B2B), ho grande interesse a mantenere basso il prezzo al cliente. Quindi, potendolo fare, vorrei evitare di dover applicare l'iva. Inoltre, lavorando online, non ho costi fissi praticamente, quindi non ho bisogno di scaricare l'IVA. In altre parole, nel mio caso specifico, ho vari vantaggi a non registrare la VAT. Mi chiedo (e vi chiedo), quali sono gli svantaggi? Se utilizzo una LLP senza VAT, per esempio, che genere di svantaggio avrei rispetto a registrarne una?

  • #2
    quanto prevedi di fatturare ?

    fino a 50mila€ (di fatturato lordo) in Slovenia puoi rientrare in regime di esenzione IVA...

    sia che tu sia intra che extra comunitario il tuo cliente riceve la tua fattura (mi riferisco ovviamente a B2B al di fuori dal paese di emissione) in esenzione e diventando soggetto passivo di IVA sarà lui a doverla assolvere versandola nel suo paese...
    se non la versa non può scaricarsi la fattura come costo...
    la differenza può essere più importante se chi riceve la tua fattura vuole che tu
    (se sei intracomunitario abbia un VIES) per poter operare nel regime intracomunitario
    < vedi articolo >

    Vies, Procedura di Controllo di un Operatore Comunitario

    Posted on 12 dicembre 2015 by Edmond_Dantès

    Se un’impresa intende effettuare delle operazioni intracomunitarie (di acquisto o di vendita) deve essere iscritta in un apposito registro che prende il nome di Vies (acronimo di Vat information exchange system). L’archivio Vies contiene l’elenco di tutte quelle imprese… Continue Reading →

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    • #3
      Originariamente Scritto da maryrepe Visualizza Messaggio
      Ciao ragazzi, cercavo nel forum informazioni relative alle società/partnership UK soprattutto per il capitolo VAT. Per il mio tipo di business (consulenza B2B), ho grande interesse a mantenere basso il prezzo al cliente. Quindi, potendolo fare, vorrei evitare di dover applicare l'iva. Inoltre, lavorando online, non ho costi fissi praticamente, quindi non ho bisogno di scaricare l'IVA. In altre parole, nel mio caso specifico, ho vari vantaggi a non registrare la VAT. Mi chiedo (e vi chiedo), quali sono gli svantaggi? Se utilizzo una LLP senza VAT, per esempio, che genere di svantaggio avrei rispetto a registrarne una?
      Se sei residente in UK ed hai clienti in UK puoi valutare di non fare la registrazione VAT prima di raggiungere la soglia limite ma se sei residente in Italia e stai usando la LLP per vendere a clienti italiani o comunque per transazioni intracomunitarie è ESSENZIALE che ti registri per VAT per due motivi:
      1. Operare intracom senza numero di VAT crea una incredibile confusione ai tuoi clienti che non sapranno bene come registrare le tue fatture oltre ad un problema di immagine a presentarsi senza numero di VAT
      2. Il numero di VAT "lega" territorialmente la LLP allo UK, questo è molto importante perché la LLP se posseduta da non residenti e operando solo fuori UK non ha "residenza fiscale" in UK, devi quindi creare più legami possibili con UK per evitare problemi di esterovestizione oltre al fatto che a detta del fiscalista al quale mi appoggiavo, c'è il grosso rischio che alla LLP venga attribuito un numero di VAT italiano se il principale mercato è quello (me lo disse il mio fiscalista ma sono passati diversi anni da allora).

      E' probabile che HMRC faccia storie per attribuirti la VAT se operi solo fuori UK ed i soci sono tutti non residenti. La cosa migliore è che prima di fare la registrazione VAT ti registri un marchio in UK e lo alleghi alla documentazione di apertura VAT asserendo che la tua intenzione è di operare anche in UK (cosa che ovviamente poi non farai).
      Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by. And that has made all the difference.

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      • #4
        Fermo restando il concreto rischio rischio di esterovestizione esposto da fabio al punto n.2 del suo intervento, relativamente alla registrazione delle fatture parla chiaro la CIRCOLARE N. 36/E 2010 dell'agenzia delle entrate. Una società ordinaria italiana (dunque non in regime dei minimi) che riceve una fattura da una società UK (oppure QUALSIASI ALTRA GIURISDIZIONE) priva di VAT (nel 2015 fatturato UK minore 82.000 GBP) NON DEVE VERSARE l'IVA in ITALIA e porta in detrazione la fattura inglese imputandola totalmente a costi. E' importante a tal proposito ottenere una dichiarazione dal fornitore inglese (rilasciata da HRMC o comunque documentazione equivalente) che certifichi la condizione di assenza VAT. Qualora il fornitore inglese (oppure altra giurisdizione) non potesse emettere questa dichiarazione, il cliente italiano dovrebbe emettere autofattura versando l'IVA. Per mantenere basso il costo al tuo cliente comunque il discorso sull'IVA non c'entra niente e non ci sarebbe alcun beneficio per il cliente finale. L'IVA, proprio per la sua natura, non rappresenta alcun fattore di costo nell’ambito della catena di transazioni aziendali, ma viene trattata come una “partita di giro”

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        • #5
          Originariamente Scritto da maryrepe Visualizza Messaggio
          Ciao ragazzi, cercavo nel forum informazioni relative alle società/partnership UK soprattutto per il capitolo VAT. Per il mio tipo di business (consulenza B2B), ho grande interesse a mantenere basso il prezzo al cliente. Quindi, potendolo fare, vorrei evitare di dover applicare l'iva. Inoltre, lavorando online, non ho costi fissi praticamente, quindi non ho bisogno di scaricare l'IVA. In altre parole, nel mio caso specifico, ho vari vantaggi a non registrare la VAT. Mi chiedo (e vi chiedo), quali sono gli svantaggi? Se utilizzo una LLP senza VAT, per esempio, che genere di svantaggio avrei rispetto a registrarne una?
          Per clientela business l ' iva non rappresenta un costo.

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          • #6
            Grazie a tutti delle risposte!
            Originariamente Scritto da fabio Visualizza Messaggio
            Se sei residente in UK ed hai clienti in UK puoi valutare di non fare la registrazione VAT prima di raggiungere la soglia limite ma se sei residente in Italia e stai usando la LLP per vendere a clienti italiani o comunque per transazioni intracomunitarie è ESSENZIALE che ti registri per VAT
            Ottimo spunto. Anche mantenere semplice la fatturazione ai clienti italiani/comunitari e non dare troppo nell'occhio, mi sembra un buon obiettivo. Il mio problema è che al momento sono residente in Italia. Sto già muovendomi per spostarmi (davvero) l'anno prossimo all'estero, possibilmente in un paese del commonwealth che ammetta la tassazione su remittance basis, però ci vuole del tempo: se apro ora una LLP, o una SLP, con il relativo conto bancario, lo faccio da residente in Italia quindi mi sembrerebbe prudente schermare la società. E mi è stato detto da un professionista inglese che le probabilità di ottenere il VAT in caso di società non residente con soci offshore è quasi nulla... Idee su come aggirare l'ostacolo?
            Originariamente Scritto da Giigimarchi Visualizza Messaggio
            Fermo restando il concreto rischio rischio di esterovestizione
            Se apro una società/partnership estera, sposto la residenza e vado a vivere all'estero. Il problema sarà il periodo di transizione. Una possibile soluzione per me poteva essere quella di schermare la società, ma non vorrei che ciò produca eccessiva diffidenza nei clienti e lungaggini burocratiche per registrare le fatture...

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            • #7
              Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
              Per clientela business l ' iva non rappresenta un costo.
              Certo, ma ne facevo una questione puramente di marketing. Psicologicamente è più facile vendere un servizio a €999 rispetto ad uno a €999+iva. Contabilmente è la stessa cosa, ma la propensione all'acquisto è diversa

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              • #8
                Lo vendi a 819 + iva . Se operi tramite adeguata struttura ( anche UK ) hai una tassazione ridicola e puoi abbassare il prezzo base

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                • #9
                  Originariamente Scritto da maryrepe Visualizza Messaggio
                  Certo, ma ne facevo una questione puramente di marketing. Psicologicamente è più facile vendere un servizio a €999 rispetto ad uno a €999+iva. Contabilmente è la stessa cosa, ma la propensione all'acquisto è diversa
                  Da questo punto di vista non cambierebbe niente lo stesso. Anche nel caso la tua società UK avesse VAT nel caso fatturi in UE (dunque Italia) le fatture verrebbero emesse senza IVA. Questo semmai è un fastidio per alcune aziende italiane che sarebbero costrette ad emettere il modello INTRA solo per acquistare da te (se invece già acquistano da altri fornitori UE il problema del fastidio non si pone)
                  Last edited by Giigimarchi; 15/12/2015, 14:35.

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                    Lo vendi a 819 + iva . Se operi tramite adeguata struttura ( anche UK ) hai una tassazione ridicola e puoi abbassare il prezzo base
                    Nelle transazione Intrastat non c'è IVA dunque le fatture che la UK emette nei confronti di Italia sono esenti IVA indipendentemente se la UK abbia VAT o meno. Solo nel caso il ricevente italiano fosse in regime dei minimi dovrebbe emettere autofattura e compensare IVA

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                    • #11
                      Appunto , poi sará il cliente italiano ad arrangiarsi con l iva . Lui fattura 819 .

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                      • #12
                        Ciao Afratton. Senza nulla togliere ai tuoi interventi che sono sempre utili e precisi, segnalo che il cliente italiano non deve arrangiarsi con l'IVA in quanto semplicemente non la paga. Il mio messaggio era riferito al fatto che da UK non fattura 819 (oppure 999) + IVA ma fattura 819(oppure 999) senza IVA. Dunque se é vero da una parte che l'IVA non è un costo (come avevo già segnalato e tu rilanciato e dunque ininfluente ) è altrettanto vero che nessun vantaggio si avrebbe in merito ad una propensione all'acquisto nel caso di uk priva di VAT number (poichè la fattura verrebbe comunque emessa senza IVA e neanche dunque porterebbe momentaneo vantaggio di cash flow fino al versamento mensile o trimestrale iva) ma anzi potrebbe essere un fastidio per alcune società italiane dover emettere modello INTRA nel caso non siano abituate a lavorare con l'estero. Aggiungo poi che per il caso in questione , se si è sicuri che il prossimo anno si cambia residenza, è possibile che la LLP non sia neanche la soluzione più adatta e valuterei una semplice LTD con con gestione più snella e meno costosa. Infine, soprattutto in previsione di un cambio di residenza, se si volesse essere ancora maggiormente competitivi sulle tariffe valuterei una giurisdizione con tasse ancora inferiori rispetto al 20% UK (che comunque non è male) e con più facilità di ottenere subito il VAT number
                        Last edited by Giigimarchi; 15/12/2015, 17:41.

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                        • #13
                          Originariamente Scritto da maryrepe Visualizza Messaggio
                          Grazie a tutti delle risposte! Ottimo spunto. Anche mantenere semplice la fatturazione ai clienti italiani/comunitari e non dare troppo nell'occhio, mi sembra un buon obiettivo. Il mio problema è che al momento sono residente in Italia. Sto già muovendomi per spostarmi (davvero) l'anno prossimo all'estero, possibilmente in un paese del commonwealth che ammetta la tassazione su remittance basis, però ci vuole del tempo: se apro ora una LLP, o una SLP, con il relativo conto bancario, lo faccio da residente in Italia quindi mi sembrerebbe prudente schermare la società. E mi è stato detto da un professionista inglese che le probabilità di ottenere il VAT in caso di società non residente con soci offshore è quasi nulla... Idee su come aggirare l'ostacolo? Se apro una società/partnership estera, sposto la residenza e vado a vivere all'estero. Il problema sarà il periodo di transizione. Una possibile soluzione per me poteva essere quella di schermare la società, ma non vorrei che ciò produca eccessiva diffidenza nei clienti e lungaggini burocratiche per registrare le fatture...
                          Il periodo di transizione può anche giocare a tuo vantaggio: l'Italia, differentemente da altri paesi, non prevede tu possa essere residente per una parte dell'anno. O sei residente o non lo sei.
                          In poche parole, puoi aprirti una società all'estero anche il primo gennaio 2016 se pensi di riuscire a fare armi e bagagli entro i primi sei mesi dell'anno, in questo modo non dovrai dichiarare nulla in Italia relativamente al nuovo business. Certo che se poi decidi di non partire più sono rotture perché hai già un business all'estero in piedi. Valuta bene quindi le tempistiche. Se vieni in UK, la LLP è preferibile coprirla con nominee in quanto in caso di controllo di HMRC risulterebbe non impossibile ma sicuramente problematico spiegare che sei residente in UK ma la LLP la gestisci da fuori UK.
                          Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by. And that has made all the difference.

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                          • #14
                            Originariamente Scritto da Giigimarchi Visualizza Messaggio
                            Da questo punto di vista non cambierebbe niente lo stesso. Anche nel caso la tua società UK avesse VAT nel caso fatturi in UE (dunque Italia) le fatture verrebbero emesse senza IVA. Questo semmai è un fastidio per alcune aziende italiane che sarebbero costrette ad emettere il modello INTRA
                            Non è così semplice: non tutti i miei clienti sono iscritti al VIES, quindi in quei casi l'IVA dovrei farla pagare. Inoltre alcuni di questi acquistano prodotti digitali, sui quali va applicata la VAT del paese di destinazione. Non registrando un VAT number, semplificherei la mia vita nel senso che tratterei tutti i clienti allo stesso modo e non fatturerei l'IVA. Restano però altri problemi, tra cui quelli che faceva notare Fabio: 1) i commercialisti dei clienti potrebbero fare confusione e non sapere come gestire la cosa; 2) fatture comunitarie senza iva sono anomale e attirano l'attenzione delle fiamme urina; 3) dovere produrre documenti per dimostrare che posso emettere fatture senza IVA, crea sfiducia nella transazione, specie se poi si chiede un pagamento su un c/c fuori da UK; 4) rischio di esterovestizione
                            Originariamente Scritto da Giigimarchi Visualizza Messaggio
                            se si è sicuri che il prossimo anno si cambia residenza, è possibile che la LLP non sia neanche la soluzione più adatta e valuterei una semplice LTD con con gestione più snella e meno costosa.
                            Finora, per i preventivi che ho visto, le partnership costano meno delle LTD. Peraltro io sposterei la residenza in un paese del commonwealth per sfruttare il regime su remittance basis, quindi in linea teorica non sarei tassabile con una LLP.
                            Originariamente Scritto da Giigimarchi Visualizza Messaggio
                            valuterei una giurisdizione con tasse ancora inferiori rispetto al 20% UK (che comunque non è male) e con più facilità di ottenere subito il VAT number
                            Ho pensato alla Bulgaria, per rendere tutto più alla luce del sole e semplice. Solo che la prospettiva di vivere a Sofia non mi fa impazzire di entusiasmo, diciamo...

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                            • #15
                              Originariamente Scritto da maryrepe Visualizza Messaggio
                              Ho pensato alla Bulgaria, per rendere tutto più alla luce del sole e semplice. Solo che la prospettiva di vivere a Sofia non mi fa impazzire di entusiasmo, diciamo...
                              Ma perchè ???? Vieni anche tu da noi !!!! Semplificati la vita !
                              P.S. Se ti servono info sulla Bulgaria non hai che da chiedere!

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